Leonardo da Vinci apre a Montréal

Costato oltre 14 milioni di dollari, questo gioiello d’architettura dà lustro ai 250 mila italiani raccolti in 350 associazioni.
05 Settembre 2002 | di

Montréal

«Oggi possiamo dire che siamo riusciti a realizzare un sogno durato vent";anni». Con queste semplici ma significative parole, Silvio De Rose e Giuseppe Borsellino, i due principali realizzatori del progetto, hanno annunciato, il 31 maggio scorso, l";apertura ufficiale del Centro Leonardo da Vinci, a Montréal. «Nella realtà , questo Centro servirà  anche per un riavvicinamento interculturale, fornendo stimoli all";apprendimento e al sapere», aggiunge il direttore generale Pasquale Iacobacci.

Le nostre comunità , già  ampiamente integrate e affermate nella vita sociale ed economica di questo Paese, per soddisfare il desiderio di mantenere la propria identità  hanno bisogno di grandi realizzazioni, ossia di mezzi validi ed efficaci che servono a mantenere vivo quel filo conduttore socio-culturale necessario per affermarsi in Canada.

In questi ultimi tempi, il discorso sul mantenimento della nostra identità  si va facendo sempre più ampio e interessante perché i giovani stanno venendo fuori dall";ampio crogiolo della nostra comunità . Ci sono molti fattori che oggi, più di ieri, contribuiscono a far venir fuori i giovani. Il Canada è stato e rimane ancora oggi un Paese d";emigrazione in cui circa 50 etnie diverse riescono a convivere insieme e nel quale, in virtù del multiculturalismo, un po"; tutte sono libere di esprimersi nella loro maniera. Ed ecco che nel composito mosaico canadese si fa strada una società  dai volti molteplici, arricchita dal contributo culturale di tutti.

I nostri giovani, che con i mezzi di comunicazione odierni riescono a mettersi in contatto con mezzo mondo, vanno scoprendo l";italianità  delle loro radici, la ricchezza della loro cultura e delle loro tradizioni ma, per farne un emblema, hanno bisogno di stimoli creativi. E uno di questi stimoli arriva dal Centro Leonardo da Vinci, appena inaugurato, dove tutto parla italiano perché è stato edificato dagli italiani per gli italiani.

Con l";inaugurazione ufficiale del Centro Leonardo da Vinci, si è dato il via ad un processo di rivalutazione e arricchimento del nostro patrimonio socio-culturale già  esistente, di cui sono interessati l";insieme dei 250 mila italiani, raggruppati in 350 associazioni che attualmente vivono nella metropoli di Montréal.

Come popolazione siamo pressappoco un settimo dell";intera popolazione della grande Montréal e come tale i nostri rappresentanti occupano posti di rilievo e di prestigio in tutti i settori, siano essi pubblici che privati per irradiarsi, poi, anche fuori dai confini di questa città  toccando il campo provinciale e quello nazionale.

Ma questo sogno di cui parlavano De Rose e Borsellino è diventato realtà  perché questi due uomini hanno avuto al loro fianco un gruppo di altri validissimi collaboratori come Mario Galella, Luigi Liberatore, Lino Saputo, Tony Metu, Enzo Reda, Salvatore Nicastro e tanti altri tra cui la schiera di oltre un centinaio di governatori e amministratori cittadini tra cui Frank Zampino, che hanno assicurato il finanziamento del progetto che è costato 14,2 milioni di dollari.

Oltre alla Fondazione Comunitaria Canadese-Italiana del Quebec che conta tra le sue fila oltre cento capitani d";industrie e uomini d";affari, hanno contribuito alla realizzazione finanziaria del progetto il governo provinciale del Quebec e il governo federale con lo stanziamento congiunto di 6,5 miliomi di dollari. Poi c";è stato l";Arrondissement di St. Leonard che ha concesso ai promotori del progetto un";enfiteusi per l";utilizzo dei terreni, e infine la Comunità  Italiana nel suo insieme che ha provveduto per il restante dei fondi. Uno dei massimi contribuenti è stato Lino Saputo a cui, insieme alla moglie Mirella, è stato intitolato il teatro.

Il Centro è dedicato a Leonardo da Vinci, artista, scienziato, matematico, architetto, ingegnere, grande genio del Rinascimento italiano, le cui opere rappresentano un patrimonio di inestimabile valore legate alla comunità  mondiale.

Il Centro Leonardo da Vinci, è situato nel cuore di un grande complesso di edifici amministrativi e sportivi dell";Arrondissement di St. Leonard ed è impreziosito, nel fronte, da una scultura di Laura Santini: una gigantesca cazzuola con in cima un tuffatore. All";interno si apre con una piazza dove chiunque, in qualsiasi ora, può liberamente andare, incontrare amici, bere un caffè. E in questa piazza sono rappresentate, su pannelli artistici, le regioni in cui è divisa l";Italia.

Il vero gioiello di questo Centro è costituito dal lussuoso teatro da 550 posti che potrà  essere adibito a qualsiasi tipo di spettacolo, sia esso lirico, jazzistico o teatrale. È già  usato per la celebrazione di tre messe domenicali. Una parte molto ampia di questo Centro è dedicata agli sport. Uno di questi è il gioco delle bocce. Accanto alla piazza è stato costruito un bocciodromo dove si possono disputare anche incontri internazionali.

Poi c";è il Centro Sportivo dove si possono praticare molte attività : dall";aerobica alla danza, fino alla ginnastica e al basket. Tutto su uno spazio di circa 700 metri quadrati. Il Centro sportivo è collegato con un Centro di medicina sportiva.

C";è una cappella riservata alle messe e all";insegnamento del catechismo ai bambini la quale, insieme ad un locale riservato all";asilo-nido, rappresenta un valido sostegno umano e spirituale alla famiglia.

Lo spazio riservato alla cultura è notevole. Oltre al teatro, c";è una galleria riservata alle mostre d";arte o ad altri avvenimenti culturali di varia natura. Ci sono persino aule per i corsi di lingua italiana che, a partire dal prossimo settembre, saranno gestiti al PICAI. Il Centro ha riservato alcuni locali particolari ai giovani i quali possono fare riunioni e meeting per pianificare i loro programmi. In questo Centro, oltre agli uffici amministrativi di esso e della Fondazione Comunitaria, vi sono anche uffici di altri 13 organismi, e la possibilità  per tutte le associazioni di programmare le loro riunioni. Insomma è attrezzato per una vasta gamma di attività  di cui tutta la comunità  potrà  usufruire: dai giovani agli anziani. In tutto ci sono stati tre giorni di festeggiamenti nel corso della sua apertura. Il 31 maggio c";è stato il Gala dei Governatori nel corso del quale il vescovo ausiliare della diocesi di Montréal, monsignor Antony Mancini, ha dato la sua benedizione, seguita dal taglio simbolico del nastro a cui hanno partecipato il sindaco di Montréal, Gerald Tremblay, l";ambasciatore d";Italia a Ottawa, Marco Colombo e altre autorità  civili. La serata si è conclusa con un concerto dei Musici di Montréal.

Nel corso della seconda serata è stato dato uno spettacolo in onore di tutti i sostenitori e i finanziatori. In questa occasione, il Coro Alpino di Montréal, dopo un interessante concerto ha cantato in prima assoluta il canto «Leonardo», le cui parole sono state scritte da Ermanno La Riccia e la musica da Giovanna Furci riscuotendo un grande successo. Infine, il terzo giorno, è stata abbinata ai festeggiamenti per il Centro, la Festa della Repubblica Italiana. A questa manifestazione hanno partecipato, in veste ufficiale, la governatrice del Quebec, Lise Thibeault; il ministro provinciale dell";Educazione, e l";ambasciatore Colombo. Insieme ad essi una marea di persone, oltre diecimila, quasi tutti italiani. 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017