L’EUROPA DI WOJTYLA

01 Settembre 1996 | di

Seguendo i pellegrinaggi di Giovanni Paolo II nei paesi europei, e riflettendo sui contenuti dei suoi messaggi, emerge il contributo che papa Wojtyla vuole offrire all'Europa, per aiutarla a riscoprire le sue radici cristiane.


Basta rileggere i discorsi tenuti in occasione dei recenti viaggi nei paesi baltici, nella repubblica Ceca, in Boemia, in Moldavia e in Germania; e tener presente il significato dei prossimi appuntamenti: a Reims, per ricordare la cristianizzazione della Francia, in concomitanza con il centenario del battesimo del re franco Clodoveo; nel 1997, nella repubblica Ceca, per ricordare il primo millennio del martirio di Adalberto e, forse, in Gran Bretagna, per l'anniversario dei 1400 anni dall'inizio dell'evangelizzazione del mondo anglosassone.
Sono tappe di un cammino di fede che il pontefice propone all'attenzione di tutti i cristiani, in preparazione al grande Giubileo del Duemila. «Tutta la storia cristiana ci appare come un unico fiume, al quale molti affluenti recano le loro acque - scrive Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente. - L'Anno 2000 ci invita a incontrarci con rinnovata fedeltà  e con approfondita comunione sulle sponde di questo grande fiume: il fiume della rivelazione, del cristianesimo, della chiesa».
Dopo la caduta dei sistemi totalitari, l'Europa, se vuole rifiorire, deve riappropriarsi del patrimonio di valori umani e spirituali legati alla sua storia millenaria. C'è bisogno di una coraggiosa spinta verso l'unità ; di un rapporto fruttuoso fra i cristiani, e con i credenti di altre religioni. C'è bisogno di un recupero d'identità , di una nuova coscienza europea per andare contro-corrente rispetto a una società  materialista e individualista che soffoca la spinta e la vitalità  dell'insegnamento cristiano, annullando il suo progetto per l'uomo, la famiglia e la società .
La memoria del recente passato può offrire un valido orientamento e dei segnali d'incoraggiamento per le future responsabilità . La visita pastorale in Germania è stata salutata come incoraggiamento per tutti i cristiani ad assumere responsabilità  nella politica, nell'economia e nella società . La visita era quasi concomitante con due incontri di grande rilevanza internazionale: il vertice dei capi della Comunità  europea di Firenze, e il summit del G7 a Lione, dove i rappresentanti dei paesi più industrializzati del mondo hanno affrontato questioni emergenti, quali la lotta alla disoccupazione e la ripresa economica.
«Doveri del cristiano e doveri del cittadino non sono scindibili fra di loro: e questo vale anche per la costruzione dell'Europa - ha sottolineato Helmut Kohl, nel suo saluto al papa davanti alla Porta di Brandeburgo. Sono stati soprattutto dei cristiani profondamente radicati nella loro fede e impegnati nell'ecumenismo, che dopo la seconda guerra mondiale si sono apprestati a edificare la Comunità  europea, nella parte libera del nostro continente». È sulla loro scia che anche noi, oggi, siamo invitati a ricostruire l'Europa; a formare una comunità  basata sulle sue radici culturali e cristiane; rispondendo alla nuova domanda di unità , non con l'assorbimento dei paesi dell'Est da parte di quelli dell'Ovest, ma con una solidale condivisione di valori comuni e di problemi sociali da risolvere.
«L'uomo è chiamato alla libertà  - ha proclamato Giovanni Paolo II a Berlino. Ma non c'è libertà  senza verità , senza sacrificio, senza solidarietà . Crollano così le barriere dell'egocentrismo, e si trova la gioia dell'impegno comune per fini superiori». E riferendosi alla memoria della Porta di Brandeburgo, come simbolo di libertà  e di pace, il papa ha concluso: «La nuova casa Europa ha bisogno di una Berlino e di una Germania libere. Ha bisogno di uomini convinti che aprano le porte allo spirito della pace e della libertà ; di uomini che tutelino la libertà  mediante la solidarietà  e la responsabilità . Non solo la Germania, ma tutta l'Europa ha bisogno per questo contributo indispensabile dei cristiani».

 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017