Longarone, capitale mondiale del gelato

L’edizione numero 52 della Mostra internazionale del gelato artigianale è in programma a Longarone dal 27 al 30 novembre. Il centro bellunese conferma la leadership della qualità e dell’inventiva della nostra produzione.
15 Luglio 2011 | di

Per i gelatieri italiani in Germania, la primavera di quest’anno è stata memorabile. Sole e luce hanno cancellato un lunghissimo inverno di neve e di freddo, impegnando gli esperti in una schermaglia di analisi statistiche: si è trattato oppure no, da quando si raccolgono dati sul clima, della primavera più calda e soleggiata? Al semplice cronista è bastato osservare, giorno dopo giorno, i tavolini sempre occupati, sulle piazzette, e il via vai ai banconi, dove bambini e adulti venivano attirati dalle decine di variopinte vaschette colme di gelato. E poi via, a sciamare nelle aree pedonali e nei parchi gustando, passo dopo passo, l’irresistibile dolce freddo.
Il gelatiere, fino a qualche decennio fa, era considerato un artigiano stagionale. Si racconta che si spostasse seguendo «la periodicità delle rondini». Il suo arrivo in una città o in un paese segnalava il sopraggiungere della stagione calda nel modo più dolce, con l’offerta di un prodotto dagli squisiti ingredienti creato da un artista del freddo. Le foto in bianco e nero che ritraggono gelatieri bellunesi e italiani nelle gelaterie di Vienna, Berlino, Parigi, Londra o lungo la costa adriatica, sembrano risalire a un’epoca lontanissima. I leggendari carrettini che proteggevano e trasportavano la massa gelata che avrebbe reso felici grandi e piccini, sono ormai esposti nei musei. A condurli, dapprima spingendoli, poi pedalando e, infine, usando una moto Lambretta o un furgoncino, erano molti degli antenati di chi si ritrova, oggi, alla Mostra internazionale del gelato artigianale (Mig) di Longarone. Un evento che, nel corso degli anni, è diventato un punto di riferimento a livello mondiale, attirando operatori di circa cinquanta Paesi e vantando più di 30 mila presenze, a testimonianza della qualità di un appuntamento dal ricchissimo calendario.
Al Mig si presenta un settore particolare dell’industria italiana: quello relativo a macchine, attrezzature e arredamenti; un comparto che registra un fatturato di un miliardo di euro, e ha una posizione di leadership mondiale grazie a qualità e design. A Longarone Fiere, in occasione della Mostra, si incontra chi ha contribuito e contribuisce, decennio dopo decennio, a diffondere all’estero non solo un prodotto del made in Italy, ma anche storia e cultura del Belpaese. Basterebbero i nomi scelti per denominare le gelaterie sparse nei vari angoli del pianeta per rendersi conto della capillarità di un fenomeno che sembra sfuggire, fin dal suo sorgere, alle particolari regole della moderna pianificazione ed espansione. Nel mezzo secolo trascorso, la Mostra internazionale del gelato ha saputo valorizzare un prodotto e i suoi artigiani. Non mancano poi altre iniziative, come il Campionato italiano gelatieri, riservato alle gelaterie operanti sul territorio italiano, organizzato dall’Accademia della gelateria italiana e dalla rivista «Gelato artigianale»; oppure come il concorso Coppa d’oro e gelateria in web, dedicato ai migliori siti internet della gelateria; o ancora come il concorso nazionale Festival d’autore, sulla preparazione e presentazione delle coppe di gelato da parte degli allievi degli istituti alberghieri italiani. Sono tutti concorsi che completano e danno lustro al Mig.
Infine, a sottolineare l’importanza sociale, economica e culturale dei gelatieri italiani nel mondo, il Premio internazionale mastri gelatieri, attribuito ogni anno ad artigiani che abbiano dato un apporto concreto alla promozione e alla valorizzazione del gelato artigianale italiano, grazie alle capacità imprenditoriali e alle qualità professionali. Nell’albo d’oro figurano gelatieri e famiglie operanti in Austria, Olanda, Spagna, Germania, Argentina, Ungheria, Grecia, Francia e Stati Uniti. La Mostra internazionale del gelato è ancora la vetrina più importante per un prodotto italiano che ha invaso i continenti, e che punta i riflettori non solo sui gelatieri, ma anche sui fornitori di prodotti e materie prime, come sulla storia, sui sacrifici e sulla fantasia di eccellenti artigiani.         
 
Intervista al presidente di Longarone Fiere
 
De Bona: forti sul mercato
 
Msa. La Mig ha oltre mezzo secolo di storia. Ha raggiunto lo scopo per cui è nata?
De Bona. Da quel lontano dicembre del 1959, la Mostra internazionale del gelato artigianale ha fatto tanta strada e ora richiama a Longarone migliaia di gelatieri da ogni parte del mondo. L’iniziativa partì, per volontà di gente del luogo e con appena 18 aziende espositrici, in quello che era il tradizionale punto d’incontro dei gelatieri della Valle di Zoldo e del Cadore i quali, nel periodo invernale, facevano ritorno alle loro case, al termine della stagione di lavoro trascorsa nelle gelaterie in Germania, Austria, Olanda o altrove. La Mostra cominciò a crescere fin da subito con vigore, ma il 9 ottobre 1963 tutto si fermò a causa della catastrofe della diga del Vajont. Nonostante il disastro, la Mostra ha avuto la forza di ripartire e, negli anni, ha assunto un ruolo sempre più importante, divenendo un qualificato punto d’incontro per il mondo del gelato internazionale, e un riferimento fondamentale non solo per i gelatieri dell’area storica della Valle di Zoldo e del Cadore ma – come dimostrano le circa 30 mila presenze annuali, di cui quasi la metà costituite da operatori stranieri di una cinquantina di Paesi – anche per i gelatieri artigiani di tutto il mondo. Lo testimonia poi il forte legame instaurato proprio con i gelatieri e le loro associazioni, che riconoscono nella Mig la loro «casa» naturale. È significativo che Artglace, la confederazione che riunisce le organizzazioni dei gelatieri artigiani dei Paesi dell’Unione Europea, abbia fissato la propria sede a Longarone Fiere.
L’emigrazione dei gelatieri bellunesi è all’origine dell’espansione capillare di questa attività artigianale. Negli ultimi decenni la loro presenza nel mondo è andata diminuendo?
Dopo il boom di alcuni decenni fa, l’emigrazione bellunese legata alla diffusione del gelato artigianale nel mondo ha subito un fisiologico rallentamento, dovuto anche al ricambio generazionale. Dati ufficiali non ne abbiamo. Comunque la loro presenza è ancora forte.
Si può considerare il Premio internazionale mastri gelatieri come il segno distintivo di una passione e di un prodotto?
Il Premio mastri gelatieri, assegnato ogni anno a una famiglia o a una persona che abbia contribuito alla promozione del gelato artigianale nel mondo, è uno dei riconoscimenti più significativi che Longarone Fiere assegna a coloro che si sono distinti nella valorizzazione del prodotto. Negli anni ha ottenuto sempre maggiore prestigio, richiamando a Longarone gelatieri dai cinque continenti.  
 
Riconoscimenti alle nostre eccellenze nel mondo
 
Il Premio maestri gelatieri
 
In occasione dell’edizione numero 52 del Mig verrà consegnato il 16° Premio internazionale mastri gelatieri, attribuito ogni anno da Longarone Fiere, per segnalare al mondo del gelato artigianale persone o famiglie che abbiano dato un apporto concreto alla promozione e alla valorizzazione del gelato artigianale italiano, dimostrando indubbie capacità imprenditoriali ed elevate qualità professionali. Nel 2010 il riconoscimento è andato ad Aldo Faidutti, titolare della catena di gelaterie artigianali Sorbetto, in Ecuador. Nel 2009 è stato premiato Biagio Settepani della gelateria Bruno, a New York, che lavora negli Stati Uniti da circa trent’anni. Nel 2008 il premio è stato attribuito a Ottorino Pace, siciliano, che nel 1980 aprì La Casa del gelato a Melbourne.
Tra i premiati compaiono anche Federico, Nello e Angelino Bortolot. Alla premiazione, nel 2004, Federico Bortolot dichiarò: «Con la mia famiglia siamo partiti nel 1958, con 105 lire in tasca. Dopo il lungo viaggio ci ritrovammo a dormire in sei in una stanza. Eppure rifarei tutto, fin dall’inizio, e senza esitare. La nostra piccola gelateria in Argentina è stata un successo».

Albo d’oro

1996
Famiglia Molin Pradel, Austria - 1997 Famiglia Italo De Lorenzo e Mario Talamini Brugo, Olanda - 1998 Famiglia Bez e Olivier Bez, Spagna - 1999 Famiglia Giacomo De Lorenzo e Pietro Panciera, Germania - 2000 Alma Magris De Bernardo e gelatiera Caffè e Gelato, Germania - 2001 Vincitori Concorso internazionale Coppa d’oro, dal 1970 al 1990 - 2002 Vincitori Concorso internazionale Coppa d’oro, dal 1991 al 2000 - 2003 Orazio Pomposi e Lino Pasca - 2004 Federico, Nello e Angelino Bortolot, Argentina - 2005 Lorenzo Desiderato, Ungheria - 2006 Franco Ambruoso, Grecia. - 2007 Pellegrino Gaeta, Francia - 2008 Ottorino Pace, Australia - 2009 Biagio Settepani, Stati Uniti d’America - 2010 Aldo Faidutti, Ecuador.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017