MAI PIÙ SENZA FIATO

08 Marzo 1999 | di

L'asma è un disturbo in aumento progressivo in tutti i paesi industrializzati, compreso il nostro. Può avere molte cause, ma ci si può convivere bene, basta mettere in atto, a seconda della gravità  dei casi, terapie preventive o farmacologiche. Ne parliamo con il professor Franco Salviati, primario di broncopneumologia dell'ospedale Forlanini di Roma.

 Professor Salviati, vuole spiegarci esattamente cos'è l'asma?
È una manifestazione dovuta a una reazione esagerata dei bronchi davanti a una serie di stimoli della più diversa natura. La muscolatura bronchiale si contrae in maniera alterata, le cellule che producono il muco bronchiale aumentano la secrezione per cui il respiro diventa affannoso.

Quali sono i principali stimoli che provocano le crisi d'asma?
Bisogna distinguere due tipi d'asma. L'asma allergica è provocata da reazioni di allergia a determinate sostanze, come polline, piume, pelo di animale, acari della polvere. L'altro tipo è l'asma non allergica o aspecifica, cioè dovuta a un concorso di fattori: umidità  o secchezza dell'aria, sforzi, colpi di tosse, polverosità  dell'ambiente, fumo passivo, freddo, inquinamento atmosferico, postumi di infezioni virali alle vie respiratorie. L'asma allergica compare generalmente in età  infantile, quella aspecifica è più frequente in età  adulta.

Come si combatte l'asma allergica?
Trattandosi di una reazione d'intolleranza dell'organismo verso determinate sostanze, si puoi combattere con gli stessi metodi con cui si curano altre forme di allergia, vale a dire attraverso l'individuazione della sostanza responsabile e con la messa in atto delle opportune terapie di desensibilizzazione.

In tutte le forme d'asma aspecifica, che cosa si può fare, invece, a scopo preventivo?
Poiché i fattori che causano la crisi di questo tipo d'asma sono tanti, è necessario potenziare le difese naturali dell'organismo nei loro confronti, facendo arrivare alle mucose bronchiali un'aria carica il meno possibile di particelle stimolanti. Innanzitutto bisogna evitare gli stimoli dovuti all'aria fredda, esponedovisi quindi il meno possibile e respirando soprattutto con il naso, sia perché in questo modo l'aria viene pre-riscaldata prima di arrivare ai bronchi, sia perché il naso funge da filtro depuratore trattenendo, in parte, le particelle estranee.

L'aria che si respira in casa ha un ruolo importante nel processo asmatico. Come dovrebbe essere?
È molto importante, specie per chi trascorre molto tempo della giornata in ambienti chiusi, assicurare un adeguato ricambio d'aria e soprattutto ottenere una idonea umidificazione né troppo secca né troppo umida. Infine, dato che il fumo attivo e passivo è tra gli altri fattori scatenanti, bisognerebbe evitarlo.

Parliamo ora delle cure farmacologiche. Quali sono le più efficaci?
Cominciamo col dire che prima ancora dei farmaci è opportuno assicurare, attraverso l'alimentazione, un adeguato apporto di vitamine A, C ed E. La prima soprattutto assicura alle cellule bronchiali un buono stato di salute. Un elemento importante per la cura dell'asma e la prevenzione è rappresentato dalla necessità  di mantenere normale il muco bronchiale. Nei pazienti asmatici questo muco risulta più viscoso. In questi casi bisogna impiegare farmaci in grado di fluidificare la secrezione bronchiale, comunemente chiamati mucolitici, che si somministrano con aerosol, con sostanze prese per bocca oppure con iniezioni.

Come viene affrontato, invece, l'altro aspetto del problema, vale a dire la contrazione della muscolatura bronchiale?
Esistono varie categorie di farmaci impiegati come dilatatori bronchiali. I più diffusi appartengono alle famiglie degli aminofillicini, dei beta-due adrenergici e dei corticosteroidi. È sempre opportuno rivolgersi al medico per la loro prescrizione.

Esistono farmaci che possono essere somministrati localmente?
Per evitare, ad esempio, l'abuso di cortisonici esistono pomate bronchiali a base di cortisone che, spalmate sul petto, agiscono solo sulla mucosa bronchiale evitando di interessare il resto dell'organismo.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017