A Melbourne la next generation
Melbourne
Ha avuto luogo a Melbourne il primo Convegno continentale d’Australia dei giovani di famiglie originarie del Friuli-Venezia Giulia, dal titolo: «Friuli-Venezia Giulia, una Regione nel mondo». La scelta di Melbourne è stata dettata dal fatto che è la città australiana con il maggior numero di emigrati friulani, triestini e di altre parti della regione, comprese le terre dell’Istria e della Dalmazia.
La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia, approvando il progetto del convegno, ha chiesto e ottenuto che tutte le associazioni di corregionali fossero rappresentate senza campanilismi. Al presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo, Dario Locchi, è stato affidato il ruolo di «capo cordata». Le Associazioni rappresentate erano l’Associazione Giuliani nel Mondo, l’Ente Friuli nel Mondo, l’Unione Emigrati Sloveni, l’Associazione Lavoratori Emigrati Friulani, l’Ente Friulano Assistenza Sociale e Culturale Emigrati, l’Ente Regionale ACLI. Queste associazioni hanno selezionato un totale di circa 90 giovani in vari Stati australiani. Sostanziosa e qualificata anche la presenza dei giovani di Sydney e Perth, ma anche di Adelaide, Brisbane e Canberra.
Il convegno si è svolto presso la sede del CoAsIt che ha messo a disposizione il Grollo Theatre con gli impianti di traduzione simultanea, e la nuova sala-ristorante, offrendo un servizio globale molto apprezzato.
Indirizzi di saluto sono stati rivolti all’assemblea dal console generale d’Italia, Francesco De Conno, dal presidente del Comites del Victoria, Sauro Antonelli, dal deputato del Parlamento italiano (eletto in Australia), Marco Fedi.
La preoccupazione degli organizzatori era quella di non riuscire a capire, nella sua «lunghezza d’onda», la realtà dei giovani italoaustraliani, e nel caso specifico originari del Friuli-Venezia Giulia, e sentirsi dire che loro, i giovani, di discorsi ne avevano già ascoltati tanti, ed era sempre la stessa musica, lo stesso ritornello sulla cultura, le tradizioni, la lingua, ecc.
Molto chiaro è stato Roberto Antonaz, assessore regionale all’Istruzione, Cultura, Sport e Pace: «Siamo venuti anche e soprattutto con la disponibilità di ascoltare i giovani e capire le loro esigenze e richieste».
Dopo le prime relazioni sulla storia dell’emigrazione, sulla valorizzazione delle identità, ecc., i giovani non hanno tardato a farsi sentire. Dirà Antonaz alla conclusione del convegno: «Eravate elementi passivi, avete imposto al convegno una svolta pratica e concreta, e lo state risolvendo da voi. Avete avanzato una raffica di proposte straordinarie».
Le relazioni di Dario Locchi, Roberto Antonaz e Marco Stolfo (direttore del Servizio della Regione per le Identità Linguistiche e Culturali) erano mirate a far capire che la storia dell’emigrazione del Friuli-Venezia Giulia è stata caratterizzata in Australia, come nel resto del mondo, dai sacrifici e dal duro lavoro: un fenomeno di «successo» dal punto di vista socioculturale ed economico. Tra i relatori vi erano anche lo storico Gianfranco Cresciani; il vicepresidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Pierantonio Varutti; il direttore marketing e relazioni internazionali di Area Science Park, Gabriele Gatti; il presidente dell’Alef, Elvio Ruffino.
Una Regione che vuole crescere ancora
L’assessore Antonaz ha presentato ai giovani le opportunità offerte dal Friuli-Venezia Giulia di oggi: una Regione che è tra le più ricche d’Europa. «Senza dimenticare – ha affermato Antonaz – che esistono ancora aree della regione bisognose di crescere e di svilupparsi. La regione si è trasformata nel corso di questi ultimi decenni puntando su tecnologia, innovazione e ricerca con importanti centri di eccellenza come le Università di Trieste e Udine. Siamo sempre stati una Regione di confine, un punto d’incontro tra culture diverse: mediterranea, slovena e tedesca. Se in passato tali peculiarità sono state a volte fonte di problemi, oggi possiamo sostenere di essere al centro dell’Europa unita, crocevia tra realtà plurali, e proprio per questo in grado di affrontare meglio le sfide del multiculturalismo e dell’immigrazione. Negli ultimi anni, infatti, il Friuli-Venezia Giulia è diventato terra d’insediamento per numerosi immigrati, e oggi la regione accoglie circa 60 mila stranieri, vale a dire il 5% della popolazione complessiva».
Il Friuli-Venezia Giulia ha un potenziale enorme di sviluppo e vuole farlo conoscere ed apprezzare ai giovani d’origine friulana in modo che siano essi i primi a poter usufruire di servizi di accoglienza, di studio, di ricerca, di sperimentazione tecnologica. «Non siamo qui per fare del nazionalismo, e dire che siamo migliori degli altri – ha detto Antonaz – ma solo per presentarvi una realtà alla quale voi potete liberamente attingere per arricchire la vostra cultura e la vostra creatività».
Alcune iniziative per i giovani e i laureati sono attive da anni, come il progetto «Visiti» dell’Ente Friuli nel Mondo, il corso «Origini» della Management International Business School di Trieste, l’ospitalità offerta dal Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale, e gli interscambi con scuole superiori australiane. Bisogna andare oltre: si chiede ai giovani in Australia di organizzarsi e di creare loro stessi dei progetti da attuare grazie alla disponibilità di risorse che la Regione mette nelle loro mani.
Internet come occasione di dialogo
«La porta sempre aperta, la luce sempre accesa»: parole di una canzone che si applicano a pennello allo spirito e alle finalità del convegno di Melbourne. Il portale aperto è quello di nuovi siti internet che costituiscono un ponte di informazioni e di dialogo per tutti, e in tutti i Paesi del mondo.
A parlare delle nuove tecnologie della comunicazione è stato Marco Stol-fo che si è presentato salutando i giova-ni in italiano, furlan, sloveno e in altre lingue. La Regione è presente su Inter-net con due siti rivolti ai friulani e ai giuliani. Su www.emigrazione.regione.fvg.it è possibile reperire informazioni su diritti, cittadinanza, pensioni, ma anche eventi, manifestazioni, spettacoli, concerti, ecc. Ancora più mirato è invece il sito www.ammer-fvg.org, l’Archivio Multimediale della Memoria dell’Emigrazione Regionale. In questo caso, l’utente può consultare testi storici, ricercare fotografie, leggere e anche visionare interviste ai protagonisti dell’emigrazione friulana e giuliana nel mondo.
Dopo due giorni intensi di relazioni, dibattiti, proiezioni di film, tavole rotonde, l’assessore Antonaz ha riassunto le proposte dei giovani, molte delle quali mirate a progetti nei settori dell’arte e dell’artigianato, del cinema e della musica contemporanea, della moda e dello sport. Progetti che la Regione sarà ben lieta di prendere in considerazione. «Andiamo verso una nuova stagione – ha concluso l’assessore –. Una stagione che rappresenti lo sviluppo di quello che è stato seminato e ha dato frutto finora. Le Associazioni e i Circoli del Friuli-Venezia Giulia (che sono una quarantina in Australia), devono continuare ad esistere perché sono un baluardo indispensabile e una garanzia di continuità. Da essi i giovani assorbono quella linfa vitale che li rende forti e orgogliosi delle proprie radici».
I giovani presenti al convegno hanno dato vita ad un gruppo di lavoro denominato «FVG Next» e cioè «Friuli Venezia Giulia… Dopo». Hanno già eletto i rappresentanti dei vari Stati, e stabilito la data della prima riunione. Sono impegnati a fare le cose sul serio, con gioia e determinazione. Il «dopo» è tutto da inventare, ma il buon giorno si vede dal mattino!