Messico. Mario, judo e mozzarella
18 Maggio 2015
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Sono circa 13mila, secondo una stima Aire del 2012, gli italiani che hanno scelto di vivere in Messico, la maggior parte nella capitale. Tra loro anche Mario Cifinelli, nato a Napoli, diplomato geometra e appassionato imprenditore.
«Sono arrivato nel 2013 per una serie di circostanze – racconta –. Nell’azienda in cui lavoravo ero finito in cassa integrazione. Inoltre, sono sposato con una messicana. Si chiama Gabriela ed è un medico. Abbiamo deciso insieme di tentare una nuova strada professionale, e non solo, nella sua terra natale». Nella grande metropoli, che conta varie strutture culturali e sociali (come l’Istituto Italiano di Cultura, la Dante Alighieri, le Casas de Italia e i Círculos de emigrados), Mario si è reinventato imprenditore puntando su una delle eccellenze del made in Italy gastronomico: la mozzarella. «Ho aperto un’attività imprenditoriale e produco mozzarella di latte vaccino fresca. La mia azienda si chiama “Mozzarella Vesuvio”. I prodotti vengono distribuiti ai ristoranti e ai negozi di alimentari. La mia attività è ancora agli inizi, ma il prodotto è molto apprezzato, soprattutto dagli italiani e dalle famiglie oriunde».
In un Paese che conta 1 milione 850 mila messicani di origine italiana (in gran parte eredi degli emigranti trentini e veneti che formarono colonie agricole sul finire del XIX secolo) e che vanta riviste storiche come «Punto d’Incontro», la famiglia di Cifinelli si divide tra l’impegno di Gabriela, medico pediatra immunologo e l’impresa di Mario, senza però tralasciare la grande passione sportiva di quest’ultimo: il judo. «Sono un maestro di judo – precisa l’imprenditore napoletano –. Per questo motivo, appena arrivato in Messico, ho deciso di aprire una palestra, la Star Judo Club. Il mio progetto è quello di offrire la pratica gratuita ai ragazzi poveri nell’ambito del Progetto Maddaloni, sposato in pieno dal maestro campione olimpico di judo, al quale sono legato da stima e amicizia. La nostra idea è quella di sottrarre i bambini alla strada e alla criminalità, aiutandoli a superare il disagio sociale attraverso la pratica di uno sport che trasmette valori importanti di lealtà e correttezza».
Cifinelli torna spesso a Secondigliano (NA), luogo di residenza dei famigliari e, in casa, non tralascia nulla delle abitudini italiane, dal cibo alle letture. «In Messico l’istruzione è scarsa e la criminalità è altissima. Il Paese è il secondo al mondo per corruzione. Quando parlo di questi problemi, mi invitano ad andarmene, a gettare la spugna. Ma io voglio rimanere e impegnarmi per dare una mano a far emergere anche le tante cose belle di questa comunità».
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017