New York, studiare l’italiano si può
Il 3 aprile, presso il Consolato generale d’Italia di New York, si è tenuto un interessante incontro sul bilinguismo scolastico. Oltre duecento persone hanno ascoltato con attenzione le esperienze di educatori e genitori che hanno scelto per i loro figli, fin dall’infanzia, il bilinguismo negli istituti pubblici.
«L’idea dell’evento – sostiene la vice console Lucia Pasqualini – mi è venuta leggendo un articolo apparso su “The New York Times”, nel quale si annunciava la nascita di alcune scuole bilingue sostenute dall’Ambasciata francese. Ho quindi contattato i colleghi diplomatici d’Oltralpe, anche alla luce della grande richiesta che il nostro Consolato riceve da parte di tanti italiani e italoamericani che hanno a cuore lo studio della lingua italiana. Infatti, trasmettere la nostra cultura alle giovani generazioni permette di legare la nuova emigrazione a quella classica. Esiste una forte richiesta di mantenere l’identità italiana attraverso la lingua. In quest’ottica, abbiamo deciso di intraprendere una nuova iniziativa volta a creare sezioni bilingue inglese-italiano nelle scuole pubbliche di New York, nell’ambito del Dual Program attivato dalla municipalità. Insieme potremo comprendere i vantaggi del bilinguismo e favorire l’iter burocratico e organizzativo per creare classi bilingue nelle scuole pubbliche. Siamo consapevoli che il successo dell’iniziativa passa attraverso il coinvolgimento e l’interesse della comunità italiana e italoamericana, senza la quale è molto difficile intraprendere questo nuovo e importante passo. Se riusciremo a concretizzare il progetto, le famiglie di origine italiana potranno continuare a mantenere le proprie radici nell’ambito del sistema educativo americano, offrendo una possibilità in più ai propri figli». Il positivo riscontro avuto dall’evento testimonia quanto sia richiesta l’«italianità» a New York.