Non basta arrabbiarsi

Se abbiamo pagato per un servizio o un prodotto, dobbiamo esigere che sia quello pattuito. Non è solo una questione di rispetto, ma di diritto. Le associazioni di consumatori ci danno la possibilità di ristabilire la giustizia.
09 Gennaio 1997 | di


Quando nel 1994, nel suo rapporto sulla situazione sociale del paese, il Censis dichiarò che tra i soggetti da cui gli italiani si sentono maggiormente rappresentati ci sono - dopo la magistratura - le associazioni dei consumatori e utenti, più di un dirigente di queste rimase piacevolmente sorpreso. Poi i sociologi del Centro studi aggiunsero che ben 17 milioni di cittadini sarebbero disposti a pagare per sostenere l'attività  di queste benemerite associazioni. E allora la sorpresa dei dirigenti si trasformò in rabbia. Perché i conti non tornano: i numeri degli iscritti e simpatizzanti delle varie associazioni sono oltre un milione e tutti gli altri? Che fanno, guardano?

La storia del movimento consumerista del nostro paese è abbastanza recente. In altri stati, il rispetto dei diritti quotidiani, quelli che «incontrano» dal salumiere quando si acquista la mortadella «a peso netto», o dalla lavanderia che ha rovinato il giaccone, o dal falegname che consegna il mobile non «a regola d'arte», o dalla Telecom che chiede il pagamento di una bolletta stratosferica, è cosa affermata nella mentalità  e nella consuetudine giudiziaria. Da noi si è sempre pensato che la giustizia riguardasse solo i fatti di grande criminalità . Per il resto, arrangiarsi è stato il motto vincente. Ora le cose stanno cambiando. Il soggetto assume sempre più la consapevolezza che non è tanto una questione di soldi, ma di diritto di ricevere un bene o un servizio corrispondente alle richieste e per quello che ha pagato. La sciatteria, l'approssimazione, la noncuranza non sono solo offese, ma veri e propri torti.

Ora il consumatore intende difendersi, ma le armi che ha a disposizione sono spuntate. La giustizia civile in Italia è una chimera: la corte di giustizia di Strasburgo ci ha più volte aspramente condannati perché le cause da noi possono anche durare quindici anni, e tutto a favore dei furbi. Ecco perché il ruolo delle associazioni è andato man mano crescendo.

Per parlare di chi è il consumatore oggi in Italia, quali sono le sue esigenze e quali le strade migliori per difendere i diritti, si sono riunite alla fine di ottobre scorso, su iniziativa della Consulta delle associazioni dei consumatori e utenti promossa dal ministero dell'Industria, i rappresentanti di tutte le organizzazioni. La prima conferenza nazionale ha elaborato un documento con una serie di proposte precise: tra le più importanti, una legge quadro che disciplini il settore, riconosca alle associazioni la rappresentanza nelle sedi produttive (vedi camere di commercio) e in giudizio; la creazione di enti terzi che possano fare i test comparativi (costosissimi se fatti bene); un maggior impegno del governo per le Autorità  per i servizi di pubblica utilità , per poter garantire un buon rapporto qualità  del servizio-prezzo; un monitoraggio sull'applicazione della «Carta dei servizi» (la magna charta dei servizi pubblici, ancora solo ai primi passi). Sono alcune delle proposte, terreno comune di un impegno che è giusto rimanga diversificato ma coordinato.

Nei giorni della conferenza è però rimasta sullo sfondo una domanda: ma questo consumatore, chi è? Tanti quanti sono le persone che comprano, si servono dei mezzi pubblici, viaggiano, si divertono e studiano. È difficile tracciarne un identikit unico. Più difficile ancora sarà  capire con quali strategie dovranno muoversi coloro che li organizzano e ne tutelano gli interessi e i diritti.

Le associazioni a tutela dei consumatori

Consulta delle associazioni tel. 06 / 4819792
Adiconsum tel. 06 / 4417021
Acu tel. 02 / 70630668
Adog tel.  06 / 4753239
Unione nazionale consumatori tel. 06 / 39737021/2
Federconsumatori tel. 06 / 39736084-107-101
Comitato difesa consumatori tel. 02 / 668901
Adusbef tel. e fax 06 /   4818632/3
Assoconsumatori tel. 06 / 3240125
Arco tel. e fax 085 / 35142  
Assoutenti tel. 06 / 70450594 - 4819196
Lega con. Acli* tel. 02 /   48303659 - 7723230
Movimento difesa cittadino tel. 06 / 3214230
Movimento difesa consumatori tel. 02 / 5456551
Adug tel. 055 /   2302266 - 290606
Codacons tel. 06 / 3725809
Confconsumatori tel. 0521 / 230134 - 233583
Coop tel. 06 / 8610171
Legambiente tel. 06 / 862681
Tribunale dei diritti del malato tel. 06 / 3225318
                               

                                * mattina tel. 02 / 78015942.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017