Non è amore
I dati sono impressionanti: 3.200 donne uccise in Italia dal 2000 ad oggi. Novantaquattro nei primi nove del 2018: una ogni tre giorni. Nel 78 per cento dei casi la violenza avviene in ambito familiare. In tutto sono 7 milioni le donne che hanno subito violenza tra i 16 e i 70 anni.
A loro è dedicata la «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne», in programma il 25 novembre. Un fenomeno che registra morti, ma anche tanto dolore. Spesso le vittime vengono picchiate, abusate, insultate, da mariti, compagni, fratelli, padri.
La Polizia di Stato ha avviato recentemente una campagna di prevenzione «Questo non è amore». Con buoni risultati: quasi 80 mila contatti con vittime di violenza, nei camper della Polizia per informazioni, suggerimenti per mettere fine a un calvario che annienta.
Servono le denunce, ma soprattutto una presenza e un aiuto concreto dello Stato. Perché alla denuncia possa seguire un vero percorso di «rinascita». È il lavoro che da anni portano avanti associazioni e Centri antiviolenza D.i.Re: 85 sparsi sul territorio nazionale (di cui 55 dotati di case rifugio). C’è bisogno, però, di maggior supporto a queste strutture perché possano attuare fino in fondo il loro programma di assistenza alle donne in difficoltà. Lo scorso anno ne sono state accolte oltre 20 mila. E tra queste c’è chi ce l’ha fatta, come Maria, Teresa, Paola, Michela. Donne uscite dal tunnel con l’aiuto di altre donne. Storie di riscatto. «Risurrezioni» possibili. Con l’impegno di tutti.