Non è sport di serie B
In questo mese di settembre si svolgono le Olimpiadi 2000 in Australia, a Sidney. Un evento straordinario che si ripete ogni quattro anni. Accanto a questo appuntamento ormai rituale se ne svolge un altro: le Paraolimpiadi, giochi olimpici riservati ad atleti con disabilità . Dico «accanto» e non «insieme», e da questa distinzione faccio trapelare il mio disappunto a «relegare» le Paraolimpiadi in un periodo differente dagli altri giochi olimpici. Le Paraolimpiadi, infatti, si svolgeranno, sempre a Sidney, dal 18 al 29 ottobre. Le motivazioni di questa doppia collocazione temporale sono sempre molte e apparentemente convincenti: da problemi logistici e tecnici di organizzazione, a difficoltà di gestione di un numero così elevato di atleti, all' impossibilità di creare un programma di gare snello e facilmente gestibile per il pubblico presente e quello televisivo e radiofonico.
Temo, però, che, accanto a queste motivazioni ufficiali, si nasconda, ben celata, una non volontà di affrontare il problema. Conosco molti atleti che parteciperanno alle Paraolimpiadi; la loro grinta, la loro preparazione atletica, i risultati raggiunti da molti di loro sono eccezionali, tanto che spesso possono essere messi in competizione con quelli degli atleti senza disabilità . Per questo sarebbe auspicabile che i responsabili del Comitato olimpico internazionale prendessero in serio esame l' opportunità di rischiare una contemporaneità dei giochi con le Paraolimpiadi. Ci saranno forse più problemi logistici e organizzativi, ma nulla è insuperabile. Dall' altra parte, saranno meno evidenti le diversità e verranno ulteriormente abbattuti sciocchi muri. Per la risposta, attendiamo Atene 2004.
PER CONTATTI E PER SAPERNE DI PIà
F.i.s.d.
Federazione italiana sport disabili 06/399471.
Ricordate il film di Robin Williams, Patch Adams - campione di incassi in America e non solo - che raccontava l' avventura di un medico che intendeva aiutare i propri piccoli pazienti vestendosi da pagliaccio? In Italia la situazione si è completamente rovesciata: esiste, infatti, un gruppo di clown che si vestono da dottori, cercando di portare nelle corsie di molti ospedali un po' di serenità e di sorriso. E i risultati sono incredibili e inattesi. Questo «Soccorso clown» opera ormai da alcuni anni e ha ottenuto notevoli riconoscimenti da molti professionisti. E non sono rari i casi di pazienti che, grazie all' intervento terapeutico-ludico di questi professionisti della risata, hanno affrontato meglio e spesso superato situazioni difficili e a volte definite senza via d' uscita. Trapianti di nasi... rossi e trasfusioni di... cioccolata al posto di trattamenti medici più seri e complicati! PER METTERSI IN CONTATTO CON I CLOWN DOTTORI
CLOWN IN CORSIA
«Soccorso Clown» Via Dino Compagni, 19 - 50133 Firenze, tel. 055/583714 http://www.soccorsoclown.it
e-mail : soccorsoclown@tin.it
GLI UOMINI DELLA NOTTE L i chiamano «gli uomini della notte» e sono obbligati ad amare il buio. Ma non sono vampiri o pipistrelli. Sono persone affette da xeroderma pigmentoso, una malattia cutanea che compare durante la prima infanzia. È caratterizzata da una fotosensibilità talmente acuta alla luce del sole da provocare pigmentazione estesa nelle zone del corpo esposte. E spesso queste «macchie indelebili» si trasformano in tumori maligni come melanomi o carcinomi. Fin dal primo anno di vita i bambini di entrambi i sessi possono esserne colpiti e sono in studio terapie adeguate sia per prevenire sia per curare. Ne esistono diverse forme, ma ognuna è causata da una errata capacità di riparazione del Dna danneggiato dalla luce. PER SAPERNE DI PIà |