Paraguay. Pensionati, ma all’estero

20 Marzo 2015 | di

I sogni non hanno età. E neppure le sfide, come quella di mollare tutto, lasciare la propria terra e diventare un emigrante. Ne sono convinti i numerosi ultrasessantenni che, dopo una vita nel Bel Paese e con una pensione minima insufficiente per sbarcare il lunario, decidono di far parte della cosiddetta emigrazione in età anziana. Una tendenza in aumento che coinvolge uomini e donne in cerca di un luogo fuori d’Italia in cui il costo della vita sia più vantaggioso, il clima accogliente e il sistema sanitario agevolato. Secondo l’INPS, ci sono 400 mila pensionati italiani con un reddito tra i 650 e i 1.500 euro al mese che riescono a vivere più dignitosamente all’estero.

«Il primo passo può essere difficile, ma uno deve valutare se è meglio vivere da ricchi in un Paese del terzo mondo o da poveri, a casa propria, in un Paese sviluppato» afferma Carlo Polla, 77 anni e 620 euro di pensione al mese.  «Com’è cambiata la mia vita? In meglio. Via lo stress delle grandi città, la mala politica, le tasse, la corruzione. Anche se, tutto sommato, è un gran peccato perché l’Italia è il più bel Paese del mondo». Polla si è trasferito a Encarnación, in Paraguay, dove è insegnante di inglese e italiano, oltre che guida turistica. Ci è arrivato dopo un’accurata ricerca: «La scelta è ricaduta sul Paraguay: un Paese con un basso costo della vita, ma con infrastrutture moderne, una burocrazia snella per le pratiche d’immigrazione e un clima sub tropicale».

Chi sa molto sui «pensionati in fuga» è Alessandro Castagna, creatore del sito «Voglio Vivere Così» (www.voglioviverecosi.com), una piattaforma on line che, da otto anni, raccoglie testimonianze e dà consigli alle persone che hanno avuto il coraggio di emigrare per cambiare vita e a quelle che hanno intenzione di farlo in futuro. «Inizialmente era una fuga da una vita non soddisfacente. Adesso una grande percentuale di persone lascia l’Italia per necessità, come nel caso dei pensionati – dice Castagna –. I soldi della pensione non bastano e molti non riescono ad arrivare alla fine del mese. Se poi devono pagare un affitto in una grande città, sono proprio al limite della sussistenza. Buona parte va a vivere nei Paesi dell’Est Europa, come la Bulgaria. Altri preferiscono trasferirsi nelle isole Canarie, dove il clima è migliore».

Ed è proprio il clima mite ad aver fatto diventare alcuni luoghi, come Malta, Cipro, Spagna, Thailandia, Messico, Belize, Costarica e Panama dei veri e propri paradisi dei pensionati italiani all’estero. «Rispetto a venti o trent’anni fa, adesso si arriva a 70, 80 anni in buona salute, con energia e voglia di rimettersi in gioco – dice Castagna –. Al punto da essere disposti a “vedere” e “parlare” con i propri nipoti attraverso Skype». 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017