Pellegrinaggi: quello che i numeri non dicono

Sono stati resi noti i dati del «movimento spirituale» della basilica del Santo. Numerosi i pellegrinaggi dall’Italia e dall’estero. Storie di fede e di devozione.
06 Marzo 2003 | di

La voglia di pellegrinaggio sembra più che mai inarrestabile. Almeno stando ai dati raccolti presso il santuario antoniano da fra Marcello. Oltre a presidiare la sacrestia, fra Marcello ha la passione delle statistiche e, puntuale, ha registrato tutti i gruppi e i pellegrinaggi degli ultimi anni.
«Non possiamo tenere il conto dei milioni di visitatori della basilica `€“ dice fra Marcello `€“. Ci limitiamo a raccogliere i dati dei gruppi organizzati, delle messe celebrate e delle comunioni che vengono distribuite». Da questi calcoli risulta che più di 2 milioni di persone hanno partecipato nel 2002 a una delle 14 mila 500 concelebrazioni tenute in basilica. Pur mancando dati certi, possiamo dire che con tutta probabilità  il numero di persone passate per il Santo, compresi i turisti, si aggira sui 5 milioni.
Dopo la paura di viaggiare del 2001, dovuta all`€™ansia da terrorismo, l`€™anno trascorso ha visto un considerevole ritorno di pellegrini verso la basilica di Padova, 8835 gruppi rispetto ai 7262 dell`€™anno prima: un incremento del 17,8 per cento.
I numeri poi, se ben analizzati, ci dicono che in Italia la devozione e l`€™interesse per il nostro Santo sta aumentando. Infatti i pellegrinaggi italiani nel 2002 hanno superato abbondantemente la metà  del totale, attestandosi sulla considerevole cifra di 4618. Ciò è davvero sorprendente, visto che nel 2001 erano stati solo 2073 (quelli stranieri 5189) e nell`€™anno del Giubileo appena 1684 (7318 i gruppi arrivati dall`€™estero).
Per quanto riguarda la provenienza dei pellegrini, non è detto che Lombardia e Veneto, almeno per la vicinanza, facciano la parte del leone. L`€™attaccamento dei pugliesi al Santo di Padova è invece confermato dai 198 gruppi (per non parlare dei singoli) che hanno attraversato la penisola per esprimere di persona il loro affetto ad Antonio.
Ma non c`€™è solo l`€™Italia. Anche se il flusso dei visitatori dall`€™estero è in lieve calo, è interessante notare come il numero delle nazioni da cui arrivano gli amici di sant`€™Antonio sia notevole: 70 Paesi diversi, hanno avuto qualche loro rappresentante tra i pellegrini giunti a Padova. In aumento i Paesi dell`€™America Latina, tranne il Venezuela e l`€™Argentina. Quest`€™ultima, travagliata dalla crisi economica, ha visto i suoi pellegrini calare dell`€™86 per cento in un solo anno (10 gruppi appena).
Spuntano con più frequenza nomi di nazioni africane e dell`€™estremo oriente (Madagascar, Togo, Ghana, Corea, Cina, Thailandia`€¦). Il Santo è molto popolare anche in Russia, da cui sono venuti 112 gruppi.
Certo noi possiamo fare i conti e il censimento delle presenze, ma tutto questo resterebbe solo uno sfizio o un modo per inorgoglirsi `€“ come fa la Tv con i successi dell`€™Auditel `€“ se non avessimo la certezza che in ogni persona passata per la basilica il Signore ha seminato la sua Parola e la sua presenza, anche tramite il nostro Santo. Possiamo infatti contare tante cose, ma i prodigi di conversione che Dio opera nel nascosto delle coscienze, la gioia delle miriadi di preghiere esaudite, le confessioni sincere e le lodi di ringraziamento, tutto questo fa parte di quella «contabilità  della grazia» che sfugge a ogni calcolo umano. Per fortuna al Signore non sfugge, e i numeri che possiamo vedere noi, in qualche modo, ci parlano dell`€™incontro importante che tante e tante persone hanno avuto con Gesù, sotto le cupole della Basilica, vicino al marmo verde dell`€™Arca di Antonio.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017