Piccola Venezia tra gli aceri

Il sodalizio si distingue nel campo dell'associazionismo regionale. Molteplici le iniziative sociali e culturali che rispecchiano il ricco patrimonio della terra d'origine.
30 Luglio 2008 | di

Toronto
Mi trovai per caso ad assistere all’assemblea generale annuale della Federazione Veneta dell’Ontario il 16 marzo scorso, e fin dall’inizio della riunione, dalla cortese e amichevole accoglienza degli oltre 300 membri che riempivano la lussuosa Sala Rialto, ho capito perché questa Federazione ha raggiunto traguardi impressionanti che solo pochi altri organismi sociali hanno potuto eguagliare.
Fondata ufficialmente nel 1984, la Federazione si prepara a festeggiare il suo 25° anniversario con un senso di giustificata soddisfazione per le importanti realizzazioni che, anno dopo anno, sono state ottenute con il volontariato e l’appoggio incondizionato dei numerosi membri. Fortunati di poter operare all’interno di un ampio terreno di circa 75 acri, ottenuto dal governo federale nella municipalità di Vaughan, i veneti costruirono il loro Centro ricreativo e culturale con lo scopo di tenere insieme tutti i veneti emigrati in questa terra, ma anche di avere una maggiore autorevolezza nei contatti con la regione d’origine. Ed ecco che dal 1987, ampi padiglioni e molteplici attrezzature cominciano a sorgere in questo vasto terreno, circondato da pini maestosi e situato nel cuore di Woodbridge. Infatti, dopo l’immenso capannone coperto, si passò alla costruzione della lussuosa Sala Rialto, capace di ospitare oltre 300 persone, per banchetti e feste sociali. Intanto, attorno a questi edifici fondamentali, viene allestito un immenso parco ricreativo con numerosi tavoli da pic-nic riservato alle scampagnate estive che include, fra l’altro, un campo sportivo per il pallone, un altro per il baseball, alcuni campi da tennis coperti, e un ampio spazio di terreno riservato a 8 campi di bocce.
Tutto questo era sufficiente per favorire quelle attività sociali e ricreative a cui i veneti erano affezionati. Alla Federazione, tuttavia, stava a cuore anche la salvaguardia della ricchezza culturale della regione d’origine. Bisognava trovare i mezzi per promuovere questa cultura e salvaguardarla per le future generazioni. Fu così che, nel 2003, fu inaugurata «La Fenice»: un complesso educativo modernissimo che, oltre alla grande sala per le riunioni del consiglio d’amministrazione e alcuni uffici dotati di moderne attrezzature, comprende anche una spaziosa sala d’incontro per i giovani, con bar, biliardi e moderni sistemi audiovisivi, alcune sale di esposizioni d’arte e pittura, e una modernissima biblioteca che sfoggia numerosi volumi di storia e cultura veneta. Inoltre, sempre all’interno del Complesso Culturale «La Fenice», si trovano tre aule scolastiche riservate a un asilo nido, frequentato da una sessantina di bambini ai quali, oltre a un’attenzione e a un’educazione di qualità, vengono impartite anche lezioni di canto e di lingua italiana.
Appare, perciò, evidente che la Federazione Veneta non è una semplice Associazione che cerca di far rivivere in terra canadese tradizioni e ricordi della patria d’origine, ma gestisce un complesso valutato in parecchi milioni di dollari, investiti proficuamente affinché si possa tutelare e tramandare la cultura veneta. «Il lavoro serve a qualcosa» – ha affermato Domenico Angaran, un imprenditore originario di Fonzaso, in provincia di Belluno, coinvolto nella costruzione e nello sviluppo del Centro Veneto sin dal 1988 che, da oltre 16 anni, in qualità di presidente, dirige con passione e determinazione. Coadiuvato da validi collaboratori che con lui formano il consiglio esecutivo, Angaran arriva ad amalgamare le varie associazioni venete dell’Ontario con prudenza ed equilibrio, lasciando loro una certa autonomia per quanto riguarda il funzionamento e le attività specifiche intraprese, ma intervenendo energicamente quando una decisione difficile deve essere presa per il bene della collettività. Sono infatti numerose le decisioni da prendere per coordinare tutte le attività svolte all’interno di questo enorme complesso che raggruppa cinque club e un numero ancora più grande di Comitati, avente ognuno scopi precisi di organizzazione e funzionamento.
Il Centro Veneto è un luogo molto frequentato dai membri non solo in occasione di attività proprie di ciascun club per incontrarsi e trascorrere alcune ore serene, ma specialmente ogni venerdì sera quando le varie sale sono gremite di uomini e donne provenienti dai quattro angoli della città per una serata di svago e giochi sociali. Anche durante il giorno, specialmente il mercoledì, il Centro è frequentato da donne venete: un gruppo alquanto numeroso e costante che, oltre al pranzo comune, passa alcune ore a fare lavoretti ai ferri e all’uncinetto, insieme a qualche esercizio di yoga e al gioco della tombola o delle carte. Fondato da Ginette Pravato nel 1995, e attualmente presieduto da Elia Aggio, questo gruppo organizza l’annuale festa della donna nel mese di marzo, spettacoli di moda e frequenti gite turistiche in autobus, a cui numerose signore venete partecipano con vivo entusiasmo.
Il fiore all’occhiello della Federazione Veneta è, però, il Comitato culturale, il cui compito principale è proprio quello di promuovere la cultura veneta nel territorio canadese. Presieduto da Clara Ceolin, il Comitato è formato da un numero ristretto di volontari molto intraprendenti, e ha il ruolo specifico di escogitare e coordinare le varie attività culturali, compresi gli scambi culturali con la regione d’origine. Nella sua relazione all’assemblea annuale, la presidente Ceolin, dopo aver ringraziato i suoi collaboratori e tutti i presenti per aver partecipato in modo encomiabile a tutte le manifestazioni programmate durante il 2007, ha brevemente accennato ad alcuni tra gli avvenimenti più importanti, tra cui la ben riuscita tournée della Corale Veneta in Italia, nel settembre del 2007, «ricca di momenti memorabili e di grandi emozioni, neppure lontanamente immaginabili, portando dal Centro Veneto il nostro messaggio musicale con concerti a Padova, Chiampo, Longarone, San Vito di Cadore, Badoere e a Ca’ Rainati, ed esibendosi con classe nelle grandiose basiliche di Sant’Antonio a Padova, e di San Marco a Venezia. Un viaggio – afferma Clara Ceolin – che rimarrà nella nostra memoria come uno dei ricordi più belli perché, attraverso il canto, sia cantori che spettatori si sono sentiti uniti in una reciproca fusione di sentimenti di cordialità e amore per la musica». Oltre a elogiare il successo della Corale Veneta, Clara Ceolin ha accennato all’altro ensemble della Federazione: il Coro dei bimbi veneti, che progredisce con molte voci nuove sotto la direzione di Maddalena Salafia, e partecipa con i canti più belli dello Zecchino d’oro ai concerti della Corale Veneta, ma spesso allieta con le loro vocine cristalline alcune case di riposo per anziani.
Due altri progetti molto importanti sono curati dal Comitato culturale. Il primo è il programma radiofonico Ciacoe venete, animato dalla stessa signora Ceolin e da Giorgio Beghetto, consultore alla Regione del Veneto, viene trasmesso su Radio CHIN, 1540 AM, alle ore 10 di ogni venerdì mattina. Questo programma settimanale, molto seguito in tutta la Provincia dell’Ontario e in alcune are degli Stati Uniti, è già arrivato al suo quarto anno di vita. La seconda importante iniziativa di cui è ancora responsabile il Comitato culturale è la rivista biennale Terra Veneta. Redatta dalla signora Ceolin con la collaborazione di Stefania Zoppi e Giusy Strazzabosco, raggiunge a domicilio migliaia di famiglie venete nella regione dell’Ontario, riportando gli avvenimenti più rilevanti, illustrati da foto, riguardanti il Centro Veneto, i soci della Federazione e la Regione del Veneto.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017