Quadri fioriti * decorazioni sottovetro. Natura in cornice

Usare fiori, foglie, bacche, semi come colori è la proposta bricolage di questo mese. Ecco come trasformare un anonimo vassoio in un oggetto bello e prezioso come un quadro.
15 Settembre 1998 | di

È dedicata agli amanti della natura la proposta bricolage di questo mese. Si tratta di rinnovare un vecchio vassoio dall`€™aspetto anonimo con un minuto decoro che, sottovetro, perpetua nel tempo le tante sfumature di colore di un giardino fiorito. Il procedimento consiste nell`€™incollare su un supporto di legno bacche, fiori, foglie, semi e altri elementi naturali, essiccati o pressati, fino a comporre un disegno preciso, delimitando i contorni con sottili listelli di legno.

Tra gli attrezzi necessari, sarà  utile una pinzetta per poter spostare e collocare negli spazi adatti anche i fiori o i semi più piccoli. I fiori utilizzati nella composizione, qualora non siate voi stessi a raccoglierli ed essiccarli, si possono trovare nei negozi specializzati; l`€™assortimento è ampio e la gamma di colori completa. Ecco l`€™esecuzione.

Scelto un particolare motivo grafico, abbastanza ornamentale che permetta di dosare l`€™armonia dei colori, tracciate sul legno le linee che definiscono le zone da decorare, riportando sul fondo del vassoio l`€™intero disegno con l`€™aiuto della carta carbone.

Per separare i diversi settori si utilizzano dei listelli di legno a sezione rettangolare di millimetri 2x5 che si possono trovare in vendita nei negozi di modellismo o di fai-da-te, e che hanno già  un`€™altezza predisposta di un metro. Tagliateli in tanti segmenti, rispettando le misure del disegno e fissateli sul fondo del vassoio con un collante per legno.

Disponete tutto il materiale davanti a voi: fiori, foglie, semi, ecc., e osservate le tinte delle varie miscele, facendo anche attenzione alla forma dei diversi elementi così da poter scegliere quelli più interessanti per la vostra composizione.

Prima di iniziare a riempire i vari scomparti è necessario stendere una mano di colla sul fondo di ciascuno di essi. La colla più adatta è quella vinilica, bianca e fluida perché quando asciuga risulta invisibile e non produce filamenti durante la lavorazione. La colla dovrà  però essere diluita in proporzione di una parte di colla per tre d`€™acqua.

Quindi, prendete la miscela che avete scelto e, definita una casella, cominciate a riempirla versando con un cucchiaino i diversi elementi. Procedete sistemando altri fiori nei successivi scomparti, rispettando gli accostamenti e i colori prestabiliti nel progetto iniziale (vedi foto). Riempite in tal modo tutto il vassoio; a lavoro ultimato, spruzzate un po`€™ di lacca sui fiori per evitare che si rovinino per effetto dell`€™umidità , perdendo la loro lucentezza.

La decorazione deve essere sempre protetta sotto vetro. Procuratevi, perciò, da un vetraio un vetro tagliato a misura, con spessore di circa due millimetri; sempre in vetreria chiedete di sigillare la vostra composizione. Se volete farlo da voi, allora appoggiate il vetro su un piano protetto da un foglio di giornale, spruzzatelo con un po`€™ di alcol e pulitelo sino a renderlo terso e brillante, poi stendete lungo i bordi del vassoio una striscia sottile di silicone sigillante trasparente. In caso di errore, il silicone appena applicato può essere tolto con l`€™aiuto di un panno imbevuto di acquaragia. La pellicola adesiva si forma in 5/10 minuti, ma il tempo di essiccazione definitiva è di circa 12 ore. Quindi per far sì che il vetro aderisca bene alla superficie sottostante, sistematevi sopra un peso o alcuni libri e lasciateli in appoggio per una notte.

Con la stessa tecnica sono possibili tante altre realizzazioni, come i quadro-teca, cioè piccole e minuziose opere d`€™arte sottovetro, di estrema facilità  realizzativa, ritornate di moda negli ultimi tempi.

 

L`€™architetto consiglia / di Valentina Giacon
Arredare con le porte

«Ci si protegge, ci si barrica. Le porte bloccano e separano. La porta rompe lo spazio, lo scinde, vieta l`€™osmosi, impone la compartimentazione: da un lato, ci sono io e casa mia, il privato, il domestico (lo spazio sovraccarico delle mie proprietà : il mio letto, la mia moquette, il mio tavolo, la mia macchina da scrivere, i miei libri, i miei numeri spaiati di 'La Nouvelle Revue Franà§aise'...); dall`€™altro, ci sono gli altri, il mondo, il pubblico, il politico. Non si può andare dall`€™uno all`€™altro lasciandosi scivolare; non si passa dall`€™uno all`€™altro, né in un senso, né nell`€™altro: ci vuole una parola d`€™ordine, bisogna oltrepassare la soglia, bisogna farsi riconoscere, bisogna comunicare come il prigioniero comunica con il mondo esterno.

«Evidentemente è difficile immaginare una casa senza porta».

(George Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino 1989).

 

Si pensa alle porte solo quando nella casa è già  tutto definito; quando sono stati realizzati i fori nelle pareti, tutti uguali, si scelgono le porte. Ma potremmo immaginare porte grandi a due battenti, che si aprono ampie e spaziose per accoglierci nel soggiorno; discrete porte scorrevoli che si aprono e si chiudono senza invadere lo spazio; porte mimetiche, che assumono le sembianze dell`€™arredo della stanza...

Seppure è buona norma una certa omogeneità  nella scelta delle porte, è bene ricordare quanto queste potrebbero rappresentare importanti segnali per intuire cosa può accadere dietro. Nel passato era d`€™uso diversificare le porte in relazione agli ambienti in modo da individuare a colpo d`€™occhio quale poteva essere l`€™importanza del locale situato al di là  della porta.

Recuperare la logica che relazionava la scelta dell`€™infisso all`€™ambiente cui era destinato significa pensare a questo non solo come elemento singolo risolto in se stesso, ma ridare importanza alla «soglia» quale significativo momento di transizione da un luogo all`€™altro.

Nei disegni alcune soluzioni di molto effetto, da copiare con poca spesa.

i in Italia e all`€™estero.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017