Quando l'unione fa la forza
TORONTO
Il 15 febbraio 1944, nella fase finale della Seconda Guerra mondiale, l";immensa e monumentale Abbazia di Montecassino venne a trovarsi sulla linea del fuoco dell";esercito tedesco e di quello degli alleati. Nello spazio di tre ore, questo luogo di preghiera e di studio, che per queste circostanze eccezionali era divenuto asilo pacifico di inermi civili, fu ridotto ad un cumulo di macerie sotto le quali trovarono la morte molti rifugiati.
L";esito finale della guerra dipese molto da questa battaglia frontale e insieme all";Abbazia molti dei paesi limitrofi furono rasi al suolo o subirono danni gravissimi. Molti abitanti della provincia di Frosinone "; noti anche come ciociari per un tipo di calzatura usata specialmente dai contadini, la ciocia , che consisteva di una suola a forma piatta legata con stringhe di stoffa attorno alla caviglia ";, soffersero miseria e fame. Appena si aprì l";emigrazione verso il Canada, lasciarono in massa la propria terra. Alcuni di essi si stabilirono a Leamington, nei pressi di Windsor, dove il governo assegnava ai nuovi arrivati dei terreni da coltivare; altri, la maggior parte, si stabilirono a Toronto e contribuirono allo sviluppo e all";espansione demografica di questa città . I nuovi venuti, con il ricordo del paese nativo, conservarono anche un profondo attaccamento alle proprie tradizioni. Per molti di essi, la celebrazione della festa patronale del paese d";origine costituiva la calamita che li incoraggiava a rivedersi periodicamente e a restare insieme. Sorsero così varie associazioni che ottennero successi rimarchevoli. Col passare del tempo, però, essendo cessata l";emigrazione italiana verso il Canada fin dagli anni Settanta, ed essendo i primi emigrati diventati anziani, molte di queste associazioni avevano difficoltà a sopravvivere. Fu per questo motivo che negli anni Ottanta sorsero varie federazioni regionali nelle grandi città canadesi, con lo scopo preciso di raggruppare sotto un unico ombrello le associazioni regionali già esistenti, per rafforzarle e tenerle in continuo contatto con la regione d";origine, affinché si potesse continuare a tramandare alle nuove generazioni le proprie tradizioni, e soprattutto la propria cultura.
La Confederazione Canadese dei Club e delle Associazioni Laziali fu fondata proprio nel 1980 ed ebbe un inizio strepitoso, soprattutto perchè era appoggiata da personalità importanti nel campo della politica e degli affari. La Confederazione Laziale aveva anche trovato nella municipalità di Vaughan un terreno adatto per costruire e si pensava già di realizzare dei progetti all";avanguardia. Purtroppo, questi piani, a causa di circostanze impreviste, non furono portati a termine. La Confederazione raggruppa ben 22 club e associazioni rappresentanti tutte le cinque province della regione Lazio e non solo la Ciociaria, benché il più gran numero di laziali provenga da quella zona, in quanto economicamente è la meno favorita dalla posizione geografica, e manca anche di risorse industriali. Il nuovo direttivo, presieduto dal giovane e dinamico presidente, Vittorio Scala, cerca innanzitutto di creare uno spirito di concordia e di emulazione tra i vari club appartenenti alla Confederazione, piuttosto che di scissione e campanilismo. Inoltre incoraggia le varie associazioni a conservare le tradizioni e la cultura d";origine. Il direttivo, affiancato e appoggiato dalla Regione Lazio, agisce come ponte di collegamento tra i laziali canadesi e la regione di provenienza, promuovendo la cultura laziale sotto tutti gli aspetti, organizzando spettacoli classici e popolari, e mostre di artigianato ad ogni livello. Il suo obiettivo principale, però, è quello di attirare, ispirare e unire i giovani, incoraggiandoli ad integrarsi nella cultura laziale tramite i mezzi della tecnologia moderna messi a loro disposizione.