Ripartiamo dall’associazionismo
Nei contatti con gli italiani all";estero, si rimane colpiti dall";importanza che hanno le memorie legate alla terra d";origine, alle esperienze della loro vita e a quelle dei loro padri. Memorie che fanno risaltare il ruolo che le associazioni italiane, provinciali e regionali, i patronati e le missioni cattoliche italiane hanno svolto ponendosi al servizio dei connazionali all";estero. Tuttavia i presidenti delle associazioni invecchiano, le nuove generazioni subentrano con difficoltà nei loro ruoli, e alcuni punti di riferimento «storici» "; come le missioni cattoliche italiane o altre realtà sociali "; non hanno più garanzie di continuità .
Perciò viene spontaneo chiedersi: hanno un futuro le associazioni italiane all";estero? La risposta è affermativa se corrisponderanno adeguati interventi da parte dei Ministeri italiani, ai quali si chiede l";ammodernamento delle strutture e il rafforzamento del personale delle sedi consolari, per rispondere in tempi brevi alle richieste per la cittadinanza italiana o alle operazioni per il voto in loco; e poi un maggiore finanziamento per l";insegnamento della lingua italiana all";estero, come lingua di cultura nel mondo. Alle associazioni si chiede, invece, una più forte consapevolezza e valorizzazione dei patrimoni culturali, sociali e imprenditoriali del territorio di provenienza, e un graduale utilizzo delle nuove tecnologie per «porsi in rete», attivando l";informazione circolare, interscambi tra federazioni e circoli italiani nel mondo. Così esse permettono alle giovani generazioni di rapportarsi tra loro e contattare i punti forza del mondo delle università e dell";imprenditoria della regione d";origine. Per tanti di loro, il recupero dell";identità non è legato solo al desiderio di conoscere le proprie radici, ma anche alla possibilità di frequentare stage e corsi di specializzazione professionale in università e aziende italiane. A favore degli anziani, le associazioni possono promuovere iniziative di turismo sociale.
Le Regioni e le Province italiane, avvertendo il pericolo della perdita della memoria storica e dei rapporti con i loro conterranei, si stanno impegnando su diversi livelli. Un ulteriore motivo di speranza ci è dato dal futuro inserimento, nel Parlamento italiano, di membri eletti dagli italiani all";estero, che conferiranno ai loro elettori un peso politico e una maggiore autonomia nella loro vita culturale e sociale.
Oggi quali sono le sfide da affrontare? Il futuro delle associazioni è legato alla loro capacità di aggregare e di progettare. I responsabili delle associazioni devono specializzarsi nel riattivare rapporti, offrire servizi che rispondano ai problemi, a volte specifici, delle loro comunità . Un futuro che è legato anche al ruolo dell";informazione per gli italiani residenti in patria e all";estero. La non conoscenza o lo scarso interesse da parte dell";opinione pubblica italiana, balzano evidenti ogni volta che si parla di problemi inerenti gli italiani all";estero. 125 anni di epopea migratoria nel mondo possono essere invece scuola di vita per una società , come quella italiana, che si trova di fronte a problemi sociali che riguardano l";accoglienza e l";integrazione degli immigrati. Se in passato in Italia non è calato un velo d";oblio sul fenomeno migratorio e sui rapporti tra le «due Italie», un grande merito va attribuito ai mass media d";emigrazione, attivi all";estero e in Italia.
Un";ulteriore sfida per il nostro mondo associazionistico si gioca sul terreno delle giovani generazioni. Se rimaniamo inerti spettatori di fronte al processo d";integrazione o di assimilazione in atto nei Paesi europei o d";oltreoceano, sono poche le prospettive per l";italianità nel mondo. Come legare, allora, i nostri giovani oriundi all";Italia? Oltre alle Regioni italiane, che si stanno mobilitando per recuperare i valori della loro identità italiana, le associazioni, se vogliono aggregare, devono promuovere motivazioni e centri d";interesse, utilizzando in modo sinergico le risorse intellettuali, culturali e imprenditoriali dell";italianità estesa ai mondi dello spettacolo, dell";arte, della moda, dell";imprenditoria, degli interscambi universitari ed economici; e utilizzando, a tale scopo, gli strumenti informatici, la stampa, le radio e le Tv.
È sulla scia di questi impegni che intravediamo un futuro per le associazioni provinciali e regionali che per tanti anni hanno operato a favore degli italiani nel mondo. Ai loro dirigenti e ai soci, come cittadini di un villaggio globale, ci sentiamo quanto mai uniti per dare un contributo alla salvaguardia dei valori dell";uomo, che costituiscono la «ragione» d";ogni programma e la spinta ideale affinché l";identità e la cultura dei popoli diventino parti insostituibili del mosaico del nuovo ordine mondiale.