Sfida per i giovani, orgoglio per i padri
In Australia la lingua e la cultura italiana sono sostenute e promosse con diversi mezzi d'informazione, primi fra tutti giornali e radio. Le due testate maggiori: Il Globo (per gli Stati di Victoria, South Australia, Western Australia e Tasmania), e La Fiamma (per New South Wales e Queensland) sono attivi da oltre 40 anni. Erano settimanali fino a due anni fa, oggi sono «quotidiani» (5 volte alla settimana). La radio Rete Italia trasmette 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, raggiungendo i luoghi più disparati del continente. Vi sono tanti altri giornali, riviste o bollettini, come Dante Oggi della Società Dante Alighieri di Melbourne, Il Progresso Italo-Australiano del patronato Inas-Cisl, Il Paese, ecc. Da circa 3 mesi si sta diffondendo Il Corriere della Sera: qualche migliaio di copie vendute soprattutto a Sydney e a Melbourne (una «nicchia» per i lettori più esigenti). I governi statali e le amministrazioni comunali promuovono l'italiano come tutte le principali lingue comunitarie, rifornendo le biblioteche comunali di libri italiani, quotidiani e riviste.
Italiano secondo dopo l'inglese
La questione della lingua è un punto nodale nella trasmissione di un patrimonio culturale millenario come quello dell'Italia. Perciò il cosiddetto bilinguismo è molto diffuso in Australia a motivo dell'origine europea o asiatica di una buona metà degli abitanti. L'italiano è la seconda lingua parlata dopo l'inglese. Pochi sono i casi di trilinguismo: essi sussistono ancora presso gruppi di italo-egiziani (che parlano italiano, francese, inglese e altre lingue) o in piccole comunità asiatiche. Nei Paesi anglosassoni come l'Australia, l'inglese, essendo lingua universale, è predominante, e si vede la necessità di conoscere in concreto altre lingue. I figli degli emigranti le studiano per mantenere un certo legame con la tradizione dei loro genitori, ma senza profonde convinzioni. I giovani italiani seguono alcuni aspetti della «cultura» italiana come lo sport, la moda, la musica. Il loro italiano è quindi motivato dal fatto di seguire l'evolversi di questi aspetti. La lingua italiana diventa solo un mezzo per tenersi aggiornati in questi specifici campi. Nessuna lingua può avere pari dignità dell'inglese. Tutte le lingue sono più o meno delle cenerentole.
Oggi i principali fruitori della lingua italiana sono, in particolare, gli emigranti degli anni Cinquanta e Sessanta, che ancora considerano l'italiano la madrelingua, ed è l'unica che conoscono bene. I loro figli "; la seconda generazione che ha un'età intorno ai 40-50 anni "; è bilingue, acquista il giornale italiano (e ascolta la radio) assieme a quello inglese locale, a giorni alterni o a seconda del tipo di notizia che interessa. I giovani seguono lo sport, i risultati del calcio, ma in modo frettoloso. Non sono interessati ad altre notizie. Gli studenti d'italiano nelle scuole secondarie e nelle università preferiscono le riviste e l'ascolto della musica. Anch'essi trovano difficile il «linguaggio della stampa».
Ciò che fa più presa sul senso d'orgoglio dell'italiano medio è lo sport, vero araldo del made in Italy. I giovani si sentono intensamente italiani, e lo esprimono con un entusiasmo quasi fanatico, in occasione delle vittorie della Nazionale ai campionati europei e mondiali. Sono le occasioni in cui si sventola il tricolore, si sfila in auto, si indossano le maglie dei giocatori più famosi. Lo stesso accade per le vittorie della Ferrari o di altri campioni sportivi. Su un livello più basso si trovano i contenuti artistici della nostra cultura: dai grandi italiani del Rinascimento ai moderni cineasti, architetti, ecc. Quello della «cucina italiana» è forse il contenuto più diffuso, di immediata percezione per gli stranieri. I ristoranti italiani a Melbourne e in altre città australiane sono centinaia. Secondo un sondaggio, la pasta è diventata il piatto più diffuso anche in Australia, primo in classifica; e quindi si può dire che anche in Australia si mangia all'italiana. Un altro contenuto privilegiato è quello della moda.
Le nuove tecnologie
Sul fronte delle nuove tecnologie, invece, va detto che Internet potrebbe avere un ruolo determinante nella conoscenza della lingua e della cultura italiana, agevolando i contatti tra giovani che hanno comuni interessi culturali. Molte Regioni e associazioni di emigranti hanno aperto sportelli per permettere ai giovani all'estero di dialogare con i loro coetanei in Italia e in tutto il mondo. È un'iniziativa da sostenere anche se non potrà mai sostituire il linguaggio diretto parlato e la visita ai luoghi d'origine della famiglia. Internet può essere uno stimolo interessante, la prefazione ad un libro di conoscenze più approfondite e interessanti. Ai viaggi virtuali bisognerà far seguire quelli veri, per una conoscenza geofisica dell'Italia. Solo così l'interesse e l'amore per la propria identità italiana durerà e maturerà nel tempo.