Siamo la locomotiva culturale del Middle West
Chicago, Illinois
Segafreddo. La ripresa dell";interesse per l";italianità , che ho avuto modo di constatare a Chicago, capitale dello Stato dell";Illinois, è superficiale o ci sono elementi tali da confermare una prospettiva ottimistica?
Sgrò. Credo che la sua impressione non sia dettata da fatti o circostanze contingenti, ma sia frutto di un impegno preciso del nostro governo di mobilitare tutte le istituzioni italiane presenti a Chicago per «fare sistema» e sostenere il processo di internazionalizzazione dell";Italia. Da parte del console generale c";è una particolare cura nel coordinare tutti i «giocatori» che sono in campo, tra i quali: l";Istituto Italiano di Cultura, l";Istituto per il Commercio Estero, la Camera di Commercio Italo-Americana per il Middle West e l";Enit. A Chicago abbiamo una forte presenza istituzionale, e al console generale spetta il compito di coordinamento, in sintonia con le istituzioni locali, in modo da poter assecondare le esigenze di conoscenza del nostro Paese in ambiti che sono ritenuti di particolare priorità e interesse per il Paese che ci ospita. Tutte le nostre iniziative culturali, per esempio, sono attuate in collaborazione con i principali responsabili delle istituzioni accademiche, dei centri di ricerca, delle istituzioni museali presenti in città , ma anche in altri Stati. Non dimentichiamo che il Consolato generale di Chicago ha una giurisdizione che copre un territorio esteso quanto 8 volte l";Italia, e comprende ben 11 Stati: quasi tutto il Middle West. Chicago è certamente la locomotiva nel campo dell";economia e della cultura della circoscrizione.
Qual è la situazione della lingua e della cultura italiana?
Il mantenimento della nostra identità e dell";italianità passa inevitabilmente attraverso lo studio dell";italiano. Questa consapevolezza ha fatto sì che il nostro governo impegnasse cospicui finanziamenti per la diffusione della lingua italiana negli Stati Uniti dove l";italiano, fino a pochi anni fa, si trovava in una situazione d";inferiorità rispetto ad altre lingue, particolarmente diffuse, come spagnolo e francese. Il cambiamento di rotta è dovuto all";investimento di 2 milioni e 400 mila euro, nel 2004, nel campo dello studio della lingua italiana negli Usa. Oggi la lingua italiana è al quarto posto nella classifica delle lingue più studiate dopo spagnolo, francese e tedesco; e questa sua diffusione ha trovato un terreno fertile nelle comunità italo-americane e nelle comunità d";origine italiana che si sono dimostrate particolarmente sensibili. Sono state infatti mobilitate delle risorse finanziarie grazie all";intervento degli americani d";origine italiana e degli stessi cittadini italiani.
Questa volontà di rafforzare e diffondere lo studio della lingua italiana è stata alla base delle decisioni delle autorità americane, in campo linguistico, per istituire l";Advanced Placement Program (APP): un";iniziativa didattica tesa a portare l";insegnamento della lingua italiana, a livello curriculare, in 500 istituti superiori degli Stati Uniti. Per la prima volta, l";italiano ha pari dignità nei confronti di altre lingue, come appunto spagnolo e francese. Inoltre consente agli studenti che l";apprendono, di acquisire dei crediti validi e spendibili per l";iscrizione ai corsi universitari. Si stabilisce così un collegamento tra lo studio della lingua nelle scuole medie inferiori, superiori e gli istituti universitari dove ovviamente abbiamo una presenza italiana importante che è quella dei Lettori ovvero di professori di ruolo italiani, selezionati dal Ministero degli Affari Esteri, e inviati presso i dipartimenti d";Italianistica delle università segnalate dai consoli generali, particolarmente attive nella loro giurisdizione per lo studio della lingua italiana a livello universitario. Per l";avvio del programma è stato determinante l";intervento del ministro Mirko Tremaglia. Una delle condizioni era proprio la possibilità di finanziamento, da parte dei Paesi beneficiari del programma "; nonché l";attivazione della domanda di corsi "; di oltre 500 istituti scolastici. In questo processo di negoziato, il nostro Ministro ha il merito d";aver colto l";importanza della decisione che doveva essere presa dalle autorità americane nell";ottica della promozione e del rafforzamento dell";italianità all";interno delle nostre collettività residenti negli Stati Uniti.
Nella grande Chicago, quante sono le scuole in cui s";insegna l";italiano?
Solo nell";area di Chicago ci sono 45 scuole superiori con 5.500 giovani, e altri 6 mila ragazzi nelle scuole materne, elementari e medie che studiano l";italiano, per un numero complessivo di 12 mila alunni. Siamo veramente orgogliosi di questo risultato. Sempre in campo linguistico, vorrei ricordare l";importante accordo, siglato nel 2002, tra Chicago Public School e Direzione Distrettuale della Lombardia, per scambi d";insegnanti. In base a quest";accordo, alcuni docenti di Milano, selezionati ogni anno, vengono inviati ad insegnare l";italiano nelle scuole di Chicago a spese della Chicago Public School. Un";operazione che si è rivelata di grande interesse, estendibile a tutto l";Illinois. In futuro potrebbe coinvolgere altre regioni italiane, interessate a sviluppare i rapporti con i propri corregionali all";estero, rafforzando così la propria presenza nel campo della politica culturale. Ultimamente abbiamo ricevuto la visita dei presidenti delle Regioni Campania e Toscana, i quali si sono dimostrati molto interessati all";iniziativa.
A Chicago, in quali momenti l";italianità è stata più visibile?
A parte le richieste che ci vengono da istituzioni culturali e museali, che denotano una certa sensibilità e curiosità nei confronti di tutto ciò che è italiano, devo dire che a Chicago si è di fronte ad un radicamento della nostra cultura. Ricordo, per esempio, l";architetto Renzo Piano, vincitore del Pritzker Architecture Prize, con sede a Chicago, per l";ampliamento dell";Art Institute: una delle più prestigiose istituzioni museali nordamericane. Un progetto che richiederà 285 milioni di dollari. Ricordo anche il Chicago Humanities Festival: un";importante manifestazione culturale annuale che nell";edizione del 2003 si è aperta con la partecipazione di Roberto Benigni, che alla Simphony Orchestra di Chicago ha declamato l";ultimo canto del Paradiso di Dante davanti a ben 3 mila spettatori paganti. Sono eventi che hanno avuto un";enorme eco sulla stampa di Chicago e su quella italiana.
E dell";associazionismo italiano che cosa può dirci?
Le associazioni sono la linfa vitale della nostra collettività . Attraverso le associazioni, si possono tramandare alle nuove generazioni, che costituiscono il futuro della nostra presenza all";estero, i valori di cui è intrisa l";italianità : i valori della famiglia, della religione, il rispetto degli anziani. Le associazioni svolgono il ruolo fondamentale di collante tra la terra d";origine e il Paese di residenza, e non a caso il legislatore italiano ha voluto che gli organismi rappresentativi delle collettività italiane all";estero fossero espressioni delle associazioni. Il Comites, organismo di rappresentanza nei rapporti con l";autorità consolare, è eletto dalle associazioni. I membri del Cgie, Consiglio generale degli italiani all";estero, sono eletti dai Comites, dallo Stato e dai rappresentati delle associazioni regolarmente iscritte negli albi degli uffici consolari operanti nei vari Paesi del mondo. Credo quindi che anche da parte del legislatore italiano ci sia la piena percezione dell";importanza del fenomeno associazionistico italiano nel mondo. Tra le tante associazioni attive a Chicago, ricordo la Società San Francesco di Paola, che ogni prima domenica d";agosto organizza a Stone Park una grande manifestazione a cui partecipo regolarmente, e che richiama migliaia di persone, tra cui molti giovani. È bello avere un contatto diretto con tanti italiani anche di nuova generazione in quella cornice stupenda che è Casa Italia.
Quali sono le manifestazioni culturali più significative di questi mesi?
Il 2005 è l";anno mondiale della Fisica, e l";Istituto Italiano di Cultura ha già avviato le celebrazioni agli inizi del dicembre scorso, con la presenza a Chicago di due premi Nobel: James Cronin, americano, e Riccardo Giacconi, premio Nobel 2002 per la Fisica, che hanno tenuto delle conferenze presso l";Istituto Italiano di Cultura e l";Istituto Fermi. Nello stesso tempo, all";inizio delle celebrazioni dei Nobel per la Fisica, ho ritenuto opportuno organizzare un incontro con i ricercatori italiani, o di origine italiana, presenti nell";area di Chicago. Li ho riuniti in Consolato nel dicembre scorso, presente anche l";addetto scientifico della nostra Ambasciata a Washington, per testimoniare il senso di riconoscenza che dobbiamo avere nei confronti dei geni italiani all";estero. A volte non sono gratificati, anche se donano lustro al nostro Paese con la loro attività di ricerca, dai risvolti umani estremamente importanti. A Chicago ci sono medici ricercatori che ricoprono incarichi d";alta responsabilità presso l";Istituto dei Trapianti o all";Istituto per la cura dei tumori. Oltre a dimostrare riconoscenza, l";incontro ha voluto avviare una forma di collaborazione con le istituzioni italiane, nell";ottica di un reciproco arricchimento. Il 2005 è l";anno in cui l";Istituto Italiano di Cultura celebra il suo 25° anniversario, e per l";occasione abbiamo pubblicato un libro sull";Istituto, corredato da un Dvd, che ripercorre le tappe più significative della storia degli ultimi vent";anni: dalla guida dei suoi direttori, alla supervisione dei vari consoli generali che si sono succeduti in questi anni a Chicago. La pubblicazione, resa possibile grazie anche al contributo del Ministero degli Affari esteri, è già stata lanciata lo scorso 16 febbraio nella cornice di una mostra di Emilio Vedova, uno dei più importanti design italiani. È stata una cornice ideale per presentare il libro alla stampa e ai principali rappresentanti delle istituzioni culturali accademiche di Chicago. Un grazie per la manifestazione va alla direttrice dell";Istituto, Francesca Valente, dotata di grandi capacità manageriali. Momenti culturali di prestigio avvengono anche in altri Stati, come nel Missouri e in Colorado, dove nella seconda metà di luglio si svolgerà un Festival della cultura italiana con la partecipazione del Piccolo di Milano, e dei fratelli Colla con le loro marionette, famose in tutto il mondo.