Stati Uniti. In California tra i vigneti di Ada
Sole, mare e buona terra. Ottima per il vino di qualità. Ada Tiso ha amato da subito la soleggiata California, anche per le qualità di una terra assai simile a quella mediterranea e, come questa, ricca di opportunità per chi ama arare e seminare e sa attendere la crescita di buoni frutti. «Ho incontrato un ragazzo americano in Italia – spiega Ada –. Dopo alcuni anni, ho deciso di trasferirmi e qui ho creato la mia famiglia. Pensavo che l’impatto fosse più morbido, invece è stato difficile. Nuova lingua, nuove persone, nuova cultura. Quando sei in vacanza vedi solo i lati positivi di un Paese; quando devi viverci, devi scontrarti e adeguarti alla realtà locale».
Arrivata negli Usa nel 1997, Ada ha vissuto dapprima a Palo Alto, vicino a San Francisco, una città che accoglie la rinomata università di Stanford frequentata da studenti di tutto il mondo. Una città cosmopolita, aperta alle differenti culture e capace di apprezzare al meglio quella italiana, considerata in quegli anni un vero e proprio punto di forza per i conterranei negli Stati Uniti. «A quel tempo essere italiani era un gran bonus. Con molti di loro ho fatto amicizia immediatamente. Noi italiani all’estero abbiamo sempre un occhio di riguardo per i nostri connazionali. Una specie di innata solidarietà. Ci sono numerose associazioni a cui rivolgersi, ogni grande città ha la propria, sempre pronta a fornire l’aiuto necessario. Io sono fortunata perché la California è molto bella e quasi tutto funziona come dovrebbe. Forse in pochi, però, ci rendiamo conto di quanto anche l’Italia, in fondo, sia bella. Anziché copiare gli americani nella musica, nella moda dei teenager e nei gadgets, dovremmo imparare il loro altissimo senso sociale. Qui le cose sono di tutti e tutti le rispettano. Il senso civico è stato forse la prima cosa che mi ha colpito in questa nuova realtà. Vederlo insegnato ai bambini sin da piccoli ti fa capire quanta importanza assuma questo aspetto nella società americana».
Ma all’Italia Ada è rimasta sempre legatissima. E infatti è nei pressi di Warner Springs, nel nord della Contea di San Diego, che ha messo radici, avviando una produzione vinicola di ottima qualità, identificata sul mercato con il nome «La Serenissima», in omaggio alla terra natale della famiglia di Ada. «Pur avendo la cittadinanza americana, sono e rimarrò sempre fiera di essere italiana. Nel cuore, nel sangue, nel modo di pensare. Come se non fossi mai partita. Ho mantenuto un legame costante con la mia famiglia che, appena possibile, viene a trovarmi. Non torno in Italia da parecchi anni perché ho un bambino autistico e con lui è difficile viaggiare. Nella vigna di famiglia si valorizza sempre la cultura italiana. I macchinari e quanto serve per la vinificazione sono italiani. I nostri ospiti mangiano italiano, la casa è in stile italiano. Non potevamo fare a meno di dare un nome italianissimo al nostro prodotto, in omaggio a una città che per secoli ha rappresentato il simbolo della cultura italiana nel mondo.