Stati Uniti. A Maria Fosco il premio Dean Martin

17 Ottobre 2014 | di

Astoria (New York) e Orsogna (Chieti). La vita di Maria Fosco oscilla da sempre come un pendolo tra due estremi geografici che si uniscono nella sua memoria. Nasce nel quartiere situato nel Queens, dove vivono oltre 150 mila abitanti, ma il suo cuore staziona spesso nella terra degli avi, in quella Orsogna che vide partire tanti suoi figli e che a New York vanta una grande comunità raccolta in due attivissime associazioni regionali.

«Astoria – precisa la professoressa Fosco – è uno dei tanti spicchi della grande mela di New York. I miei genitori, Filomena e Antonio, emigrarono da Orsogna verso la fine degli anni Cinquanta, trasmettendomi l’amore per la loro terra natale. Nel 1985 mi sono laureata in Storia dell’arte all’Hunter College di New York e l’anno seguente sono entrata nell’istituto italo-americano John D. Calandra, ospitato nel Queens College. Ormai sono quasi trent’anni che lotto quotidianamente per preservare la cultura italiana».

Pochi mesi fa l’Abruzzo si è ricordato della sua figlia nata sulla sponda americana dell’Oceano Atlantico. La fondazione «Dean Martin», che opera a Montesilvano, città d’origine della famiglia del noto artista italo-americano, le ha infatti consegnato l’omonimo premio per aver realizzato il «sogno americano.

«È stato un momento di grande emozione. La consegna del premio mi ha ripagato dei tanti anni di lavoro a New York in favore della nostra lingua e della nostra cultura. L’Abruzzo mi ha reso ancora più orgogliosa di essere figlia di questa terra, tenace e operosa e di una cittadina, Orsogna, che nel 2001 pagò tragicamente il suo amore per gli Stati Uniti: il pilota Victor Seracini e il passeggero Vincenzo Trentini erano entrambi sul primo aereo che si schiantò sulle Torri Gemelle».

Sono decine le onorificenze ottenute dalla professoressa italiana durante i suoi trent’anni dedicati alla comunità italo-americana. Tra queste, spiccano quella di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e quella di Donna dell’anno conferitale dall’Italian American Legal Defense and Higher Education Fund. L’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme le ha conferito il cavalierato per le sue opere religiose e i servigi a nome della comunità. Maria Fosco è però conosciuta negli ambienti italo-americani soprattutto per la tenacia con cui ha combattuto, e vinto, la battaglia contro il tentativo di chiusura dell’istituto John D. Calandra (Centro studi per gli italiani d’America).

Nel 1996 e nel 2002 ha ricevuto il Distinguished Service Award per la grande dedizione alla comunità italo-americana. Nel 1997 ha ricevuto il Certificate of special appreciation dalla Conferenza dei legislatori italo-americani di New York. Nel 1998 l’abruzzese è stata eletta presidente dell’Italian Welfare League che, fondata nel 1920 a New York City, è una delle organizzazioni italo-americane più prestigiose in America (ora ne è direttore amministrativo). Nominata dal governatore George Pataki al Dipartimento per le donne dello Stato di New York/Capitolo New York City, l’italo-americana è anche direttore per lo sviluppo dell’Italian Center of New York City, un’organizzazione che assiste gli italiani immigrati di recente arrivo. L’Accademia tiberina, istituto di cultura universitaria e di studi superiori di Roma, le ha conferito un dottorato onorifico per i servizi resi nella promozione di arte, letteratura e scienza italiane.

«Non ho mai voluto – conclude – dimenticare le mie origini. Viaggio con un passaporto italiano. Da quando avevo 14 anni, faccio parte del coro folcloristico americano Orsogna, Paese Mio, col quale ho cantato per quindici anni. Vivo con un conterraneo originario del mio stesso paese. E sulla tavola ovviamente non possono mancare i piatti della tradizione italiana e regionale».

 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017