Stati Uniti. Un portale per amico

08 Febbraio 2013 | di

Chi si trova – per lavoro o in vacanza – a New York e vuole orientarsi nella selva di iniziative ed eventi relativi alla comunità italiana, non può fare a meno di consultarlo. Si chiama «I-Italy» (www.i-italy.org) e, nel giro di pochi anni, è diventato il portale catalizzatore dell’informazione bianco-rosso-verde nella Grande Mela. Nato da un progetto risalente ai primi anni Novanta, da pochi mesi questo contenitore di notizie ha dato vita a una rivista mensile («I-ItalyNY»). Alla sua testa, in veste di editor in chief (caporedattore, ndr) c’è un’italiana, Anna Letizia Soria, residente negli Usa da una ventina d’anni e, da pochi mesi, insignita del titolo di cavaliere della Repubblica. Figlia di Nicola Soria (ex presidente di sezione della Corte dei conti), Anna Letizia è approdata in America dopo aver vinto un concorso al ministero degli Esteri e aver lavorato a Mosca per sei anni, come assistente dell’ambasciatore Sergio Romano.

Appassionata da sempre di comunicazione (scrisse i suoi primi articoli per il quotidiano «La Voce Repubblicana»), Letizia ha sempre cercato di conciliare il lavoro con la passione per il giornalismo, l’informatica e la grafica. «A Mosca, durante il mandato di Michail Gorbaciov (presidente dell’Urss dal ’90 al ’91, ndr), realizzai piccoli reportage firmati Letizia Airos (pseudonimo che tuttora utilizza all’interno del portale I-Italy, ndr) – ricorda la donna –. Al mio ritorno in Italia, scoprii il potere comunicativo di internet e partecipai alla fondazione di una delle prime società web di Roma, la Reference srl. Successivamente, insieme a mio marito Ottorino Cappelli e all’amico Stefano Giannuzzi, elaborai una piattaforma per gestire “La Voce della Campania”, il primo settimanale campano on line».

Ben presto per Anna Letizia Soria venne il tempo di lasciare di nuovo l’Italia. Trasferitasi a Boston, iniziò a occuparsi, per conto del ministero degli Esteri, di assistenza, pensioni e del rinnovamento della rete informatica per l’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero). Questo lavoro le aprì gli occhi sulle problematiche delle comunità italiane all’estero, tanto da farle decidere di avviare una rete informativa dedicata ai conterranei residenti negli Stati Uniti. «A Boston studiai grafica, impaginazione e animazione per il web – continua Letizia Airos –. Frequentai corsi universitari serali e, grazie alla disponibilità dell’allora console, realizzai il sito del consolato locale».

Sempre più sensibile alle problematiche dei suoi connazionali emigrati e ormai esperta di nuove forme di comunicazione, Anna Letizia Soria si trasferì quindi a Newmark, nel New Jersey: «Iniziai a dedicarmi alla bonifica dei database degli italiani all’estero», conclude il caporedattore di «I-Italy». L’ultimo viaggio, quello che la portò nel cuore di New York, avvenne proprio in concomitanza con la nascita della cosiddetta New economy. Un caso? Forse. Ma l’innovazione, si sa, genera innovazione. E per quanto il web rappresenti una risorsa pressoché illimitata, senza una buona dose di entusiasmo, ricerca e sacrificio, questo potente strumento di comunicazione rischia di affogare nella sua stessa superficialità.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017