Svizzera. Scrittrice dei Quattro Cantoni

15 Gennaio 2013 | di

Dalla finestra di casa sua, mentre imbandisce la tavola con le pietanze della tradizione bolognese, può ammirare il lago dei Quattro Cantoni. Giada Trebeschi, però, non vuole essere identificata come italiana all’estero. «Non sento il bisogno – spiega Giada – di sottolineare la mia “italianità”: lo sono e basta. Mi fa sempre piacere parlare della tradizione artistica, storica e culturale, nonché di quella culinaria, del mio Paese, ma troppo spesso i gruppi italiani all’estero sono chiusi e guardano con eccessiva malinconia alla terra d’origine, senza ampliare le proprie vedute». Nata a Reggio Emilia ma cresciuta a Bologna, Giada Trebeschi oggi vive a Lucerna ed è madre di due splendide bambine. Laureata in Lingue e letterature straniere all’Università G. D’Annunzio di Chieti, collabora da anni con la cattedra di Storia moderna della facoltà di Lingue di Pescara, per la quale è cultore della materia dal 1999. Da sempre, inoltre, è appassionata di teatro, fin da quando calcava il palcoscenico dell’Antoniano di Bologna all’età di 6 anni. «Sono venuta in Svizzera dopo il matrimonio. Mio marito è tedesco, lavora qui. Per noi era la posizione perfetta, a metà tra Bonn (la sua città) e Bologna (la mia). Qui ho avuto modo di conoscere persone di varie nazionalità mentre gli italiani li ho incontrati soprattutto attraverso le suore scalabriniane, per via della scuola delle mie figlie».

Conseguita l’abilitazione all’insegnamento e ottenuto il dottorato di ricerca in Storia del Mezzogiorno e dell’Europa mediterranea dal Medioevo all’età contemporanea, Giada ha dato sostanza al proprio amore per la scrittura pubblicando diversi articoli e saggi di storia e storia dell’arte su riviste specializzate. «Mi sento scrittrice. Il mio lavoro in italiano non è molto conosciuto qui a Lucerna, dove si parla il tedesco. Viaggio spesso per andare a trovare la mia famiglia d’origine e per lavoro». Appassionatasi alle ricerche storiche su Ezzelino da Romano, Giada nel 2005 ha dato alle stampe Gli Ezzelino. Signori della Guerra, prima fatica letteraria che ha ottenuto un buon successo di pubblico e di critica arrivando in finale al premio «Campiello – Opera prima» 2006. Autrice di teatro (ha scritto lo spettacolo Nouvelle – Omaggio a D’Annunzio), ha collaborato con vari gruppi professionisti in qualità di attrice, aiuto regista e commediografa. Nel 2008 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Le donne del Grimorio. Nello stesso anno ha pubblicato l’e-book Elisabetta allo specchio. La società è di scena.
«Le mie radici sono italiane e tali resteranno, sempre. Le mie figlie, ovviamente, parlano anche italiano, e mangiano lasagne e tortellini preparati da me. Cerco di tramandare loro alcune tradizioni, quelle che ritengo abbiano davvero importanza».


Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017