Testimoni di stile... francescano
Giunti a metà anno solare, una miriade di scadenze – specie per i giovani – bussa alle porte. C’è chi si appresta ad affrontare la maturità e chi la sessione estiva degli esami universitari. Sulle spalle dei lavoratori comincia a pesare la stanchezza dei mesi di attività e si agognano le vacanze e le mete di villeggiatura più o meno lontane. Arrivata la conclusione dell’anno pastorale, inizia il conto alla rovescia anche per le iniziative ecclesiali del periodo caldo: grest, campi scuola, campi di lavoro, settimane di formazione e di spiritualità…
Ma l’estate 2011 dei giovani cattolici attende in particolar modo il loro raduno mondiale. Sono già trascorsi tre anni dall’ultima edizione della Gmg (Giornata mondiale della gioventù), svoltasi a Sidney, in Australia, nel luglio 2008; il prossimo meeting internazionale insieme con papa Benedetto XVI avrà luogo a Madrid, la capitale spagnola, dal 16 al 21 agosto.
Una Gmg in fraternità
L’idea di una Giornata mondiale della gioventù – momento di incontro, preghiera e festa delle nuove generazioni insieme con il Pontefice, nelle differenti parti del mondo – venne a papa Giovanni Paolo II la domenica delle Palme del 1984, quando, per il Giubileo internazionale della gioventù, vide giungere a Roma centinaia di migliaia di ragazzi. Da questo fortuito esordio e con l’istituzione ufficiale dell’evento, milioni sono stati i giovani che si sono radunati a Czestochowa, Manila, Roma, Toronto e Colonia (per citare solo alcune delle città in cui la Gmg ha fatto tappa), testimoniando la fede personale e fermandosi a riflettere sulla propria vita e il rapporto con Gesù.
«La Giornata mondiale della gioventù – sottolineano gli organizzatori – non si pone in alternativa o in sostituzione alla pastorale giovanile ordinaria, ma ne diventa un appuntamento particolare per rafforzare l’abituale percorso. La Gmg è l’aspetto celebrativo, visibile, di tutto il lavoro nascosto, e tante volte faticoso, che si fa giorno per giorno, settimana per settimana, nelle parrocchie e nei gruppi, nelle associazioni e nei movimenti, attraverso il cammino personale, quello comunitario e l’accompagnamento».
In quest’ottica si è inserito il desiderio – suggerito dal ministro generale dei frati minori conventuali, padre Marco Tasca – di un incontro, nell’ambito della Gmg madrilena, tra i frati e i giovani delle comunità francescane nel mondo. Partecipando alle celebrazioni ufficiali ma unendovi anche qualche momento specifico di formazione e condivisione, in puro «stile francescano».
Un desiderio che i frati hanno tradotto in realtà. Anticipa fra Antonello Fanelli, del centro nazionale unitario di pastorale giovanile e vocazionale di Assisi: «Le attività legate a noi frati saranno vissute nel collegio di san Bonaventura, che ci ospita, mentre quelle relative a tutte le famiglie francescane, compresi quindi l’ordine femminile, l’ordine francescano secolare, i giovani della Gifra (Gioventù francescana), si svolgeranno presso la chiesa di san Francesco il Grande, dove sarà allestita una sorta di villaggio francescano con tanto di stand in cui ciascun gruppo potrà presentare le proprie iniziative. Si tratta di situazioni parallele che si intersecheranno tra loro e con il contesto della Gmg. Non vogliamo escluderci o defilarci: sarà un modo per vivere al meglio l’esperienza».
È previsto anche un pellegrinaggio nel pellegrinaggio: il servizio pastorale nazionale giovanile della Cei, la comunità francescana e il centro Giovanni Paolo II di Loreto organizzano il «viaggio» di una copia della croce di San Damiano e della statua della Madonna di Loreto da Assisi a Madrid. Passando per tappe intermedie – città che ospiteranno giovani delle diocesi italiane – la croce e la statua della Madonna verranno consegnate il 17 agosto ai ragazzi spagnoli, la sera successiva al cardinale di Madrid Antonio Maria Rouco Varela e alla Conferenza episcopale spagnola, quindi saranno portate nella chiesa di san Francesco il Grande dove rimarranno fino al 21 agosto, data conclusiva della Gmg.
Il linguaggio comprensibile a tutti
«Radicati ed edificati in Cristo, saldi nella fede» è il titolo della Gmg 2011. «Sulle orme di Francesco di Assisi nostro padre e fratello» aggiunge la famiglia francescana. Agli eventi proposti dai frati si attendono all’incirca 2 mila giovani, provenienti da tutto il mondo. «Da Assisi coordiniamo tutti i gruppi delle nostre comunità internazionali – aggiunge fra Fanelli –. L’Europa sarà ben rappresentata: Austria, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Slovacchia sono le nazioni che hanno fornito più adesioni. Ma non mancheranno presenze da Stati Uniti, America Latina e Asia. Dai Paesi più lontani, o che vivono situazioni di difficoltà, ci sarà una rappresentanza più ristretta; stiamo aiutando, come pure fanno molte diocesi, chi sarebbe altrimenti impossibilitato a pagarsi il viaggio.
L’organizzazione generale ha previsto quote differenziate, tra cui anche una “quota di solidarietà”, cercando di venire incontro alle situazioni più difficili». E dall’Italia? «Giungeranno giovani da tutte le regioni – spiega padre Giuseppe Franco che, insieme con padre Alberto Tortelli, è responsabile della pastorale giovanile e vocazionale dei frati minori conventuali del Triveneto –. Dalla provincia patavina dei frati conventuali, che comprende quasi tutto il Nord Italia, arriveranno 230 giovani, cui si aggiungono i 40 della provincia bolognese. Ma molti ragazzi rimangono ancora in lista d’attesa, perché i posti sono limitati. Abbiamo scelto, infatti, di viaggiare in pullman, sia per contenere i costi, sia per creare fin dalla partenza comunione e intesa. Il viaggio, lungo e disagevole, ci aiuterà ad affrontare insieme la fatica e il sacrificio».
Oltre alle iniziative ufficiali in programma, i giovani che faranno capo alla famiglia francescana vivranno insieme momenti di catechesi, di preghiera, di adorazione eucaristica. E di festa. «I ragazzi francesi, per esempio, proporranno un musical su san Francesco – prosegue padre Franco –. L’ultima sera di permanenza, il 21 agosto, ci fermeremo per un momento conclusivo di saluto: ogni nazione presenterà qualcosa per gli altri: danze, mimi, canti. Adoperando il linguaggio in assoluto più comprensibile, al di là delle differenze linguistiche, lasceremo parlare il corpo, la musica, la scena. Credo che per chi verrà con noi, oltre al momento forte delle celebrazioni con il Papa, l’incontro nel collegio di san Bonaventura con giovani francesi, tedeschi, russi e sudamericani diventerà un’importante occasione di crescita, in cui sarà possibile capire che non si è soli, che tanti sono gli amici di san Francesco, in ogni luogo del pianeta».
Una testimonianza di «Chiesa accanto»
Lo stile non è questione da sottovalutare. E la dimensione fraterna data da una convivenza gomito a gomito, sacco a pelo a sacco a pelo, tra frati, suore, laici, giovani e adulti, nei giorni della permanenza, sarà immediata. Lo stesso dicasi per l’internazionalità dei presenti, prova di un comune ideale, di un linguaggio condiviso: quello di Francesco, di Antonio, di Massimiliano Kolbe. «Le Gmg permettono ai ragazzi di aprire il cuore e la mente alla dimensione universale della Chiesa, scoprendo così che, anche al capo opposto del mondo, ci sono altri che vivono i medesimi valori, sono entusiasmati dagli stessi testimoni – nota padre Alberto Tortelli –. Questo può essere d’aiuto a chi, nella vita di tutti i giorni, si trova in una situazione di minoranza, tra tanti coetanei non credenti o non praticanti. Incontrando ragazzi con i quali, in culture diverse e in altri Paesi magari lontanissimi, si sente di poter dialogare in profondità e sincerità, poiché si condivide la stessa fede, non ci si sente emarginati, ma si progredisce nel cammino. E si scopre come il Signore opera ed è presente ovunque».
Saranno giorni che avvicineranno alla Chiesa, troppo spesso vista solo come un’istituzione fredda e lontana: la Chiesa dei vertici come la Chiesa dei sandali. «Non sarà cosa di poco valore per i giovani, ma anche per noi consacrati, vivere la precarietà e la fatica fisica di quelle giornate – conclude padre Tortelli –. Ma sono esperienze che legano, che fanno toccare con mano che un religioso può essere vicino, un frate fratello. Non sempre riusciamo a vivere accanto, in modo che gli altri possano sentirci uniti e vederci camminare con loro. Noi religiosi cercheremo di fornire in quei giorni la testimonianza di una Chiesa “viva”. Ma sicuramente i giovani, per primi, la offriranno a noi».
Notes
Ecco alcuni degli appuntamenti che si svolgeranno nel collegio di San Bonaventura per i giovani francescani:
- Martedì 16 agosto: testimonianza e fraternità sulla vita di san Francesco
- Mercoledì 17 agosto: ore 17-19 incontro con i ministri generali delle 4 famiglie francescane; ore 21.00 «Festival della gioia»
- Giovedì 18 agosto: dalle ore 21 preghiera francescana e adorazione eucaristica (presiederà padre Marco Tasca)
- Venerdì 19 agosto: spettacolo sulla vita di san Francesco
- Domenica 21 agosto: serata di fraternità «Festival delle Nazioni»