Un aiuto per donne in carriera
La figura della consigliera di parità non è nuovissima, perché la legge che l' ha introdotta (la 125, «per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro») compie 10 anni nel 2001. Non è nuova, ma è poco conosciuta, perché finora per vari motivi (ritardi nelle nomine, retribuzioni simboliche, mancanza di uffici attrezzati...) ha fatto poco parlare di sé. Eppure, le statistiche stanno a indicare che trovare un lavoro adeguato alle competenze, ricevere un giusto compenso e salire ai livelli alti delle gerarchie professionali per la donna è più difficile che per gli uomini.
L' Italia, proprio grazie alla 125, è in posizione di avanguardia quanto ad affermazione di principi. Di fatto, però, il nostro tasso di occupazione femminile resta tra i più bassi d' Europa.
Tra i compiti della consigliera di parità (o del consigliere, il ruolo non è precluso agli uomini), vi è quello di monitorare le condizioni di lavoro, intervenire là dove si verificano discriminazioni e mettere in atto «azioni positive». Da un lato, si tratta di promuovere le pari opportunità , dall' altro, di rimuovere gli ostacoli all' affermazione femminile nel mondo del lavoro.
Se finora la sua presenza è stata poco notata, dovrebbe adesso prendere più rilevanza, con le nuove nomine e soprattutto con l' applicazione di una nuova normativa che aumenta le risorse e coinvolge, nella gestione dei progetti, le cooperative, le associazioni, le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro, pubblici e privati.
La consigliera, nell' esercizio delle sue funzioni, è un pubblico ufficiale. La nomina è di competenza del ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, che decide di concerto con il ministro per le Pari opportunità .
I nominativi vengono segnalati dalle regioni e dalle province, che sono tenute ad allestire gli uffici per i rispettivi consiglieri (e consigliere).
Il mandato di quattro anni è rinnovabile una sola volta.
La legge chiede «requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità nonché di mercato del lavoro».
Un master universitario in «pari opportunità » è previsto per l' anno accademico 2001/2002 all' Università di Milano.
Per informazioni: masterpo@sociol.unimi.it _
LEGGERE IL TERRITORIO
N on solo una bella gita scolastica nel verde, ma un efficace percorso didattico per la lettura del territorio: è questa la proposta dei Centri di educazione ambientale (Cea) che Legambiente ha creato nei parchi, nelle vicinanze delle aree protette e anche in qualche città che dispone di un patrimonio da promuovere e capire.
Sono ben cinque i Cea in Abruzzo, tre si trovano in Toscana; gli altri in Umbria, Veneto, Campania, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia e Sicilia. Collaborano con le scuole nella progettazione degli interventi; ai giovani offrono opportunità di volontariato e di incontro.
Le informazioni si trovano all'e-mail: legambiente.cea@tiscalinet.it o alla pagina web:
www.legambiente.org/attivita/scuola/cea.htm
CORSI DI GRAFICA E DESIGN
«D esidererei sapere se esistono corsi della durata di uno-due anni, inerenti la grafica, il disegno artistico e il design». Scuole pubbliche di design sono gli Istituti superiori per le industrie artistiche (Isia ) di Firenze, Roma e Urbino. Questi sono i rispettivi indirizzi: via degli Alfani, 58 - Firenze (tel. 055/218836); piazza della Maddalena, 53 - Roma ( tel. 06/6796195); via Santa Chiara, 36 - Urbino ( tel. 0722/4336). |