Un anno insieme
Scrivendo quest";editoriale all";inizio di un nuovo anno d";impegni ma anche di contatti, vorrei riflettere con voi sulle caratteristiche della nostra rivista e sulle scelte da noi compiute per renderla più corrispondente alle vostre attese. È una riflessione su cui intendo coinvolgervi sollecitando anche il vostro contributo critico. Come espressione di un centro di fede, di storia e d";arte qual è la Basilica del Santo di Padova, l";edizione per gli italiani all";estero del Messaggero di sant";Antonio "; che si rivolge a connazionali, oriundi e a cittadini dei più diversi Paesi del mondo che amano la lingua, la cultura e le tradizioni italiane "; ha un suo stile e una sua particolare missione.
Le caratteristiche del Messaggero di sant";Antonio. La rivista intende trasmettere il patrimonio della fede cristiana e i valori della devozione antoniana. Offre molte pagine di riflessione sugli eventi politici, sociali e culturali emergenti, sulle iniziative delle Regioni italiane, sul mondo della donna e sulle attese degli anziani. Ma si rivolge anche alle nuove generazioni con una rubrica informativa, nuova per stile e contenuto, e cerca d";incentivare l";informazione di ritorno tra le associazioni e le istituzioni italiane all";estero con la terra d";origine. La sua missione è quella di dare un messaggio di fede, un";informazione costruttiva, promuovendo dialogo e rapporti sempre più profondi tra i suoi lettori. Nella società c";è infatti un forte bisogno di comunicazione per superare steccati, barriere sociali e culturali che purtroppo alimentano solo la solitudine.
Il significato di un";appartenenza. Sono numerosi i motivi e gli interessi che come frati ci legano ai lettori di questa rivista. Sono rapporti forgiati non da legami di consanguineità , ma da un";affinità di sentimenti e ideali che si esprime nei momenti più significativi della vita e che richiede la partecipazione alle loro gioie o alle loro sofferenze. Tanti nostri lettori sono abbonati da diversi anni e sono divenuti amici e collaboratori. I loro apporti "; in termini di consigli, critiche o proposte sui temi sviluppati o da sviluppare "; sono di grande aiuto. Il Messaggero di sant";Antonio è «anche» la loro rivista, che desiderano sempre più bella per contenuti e veste grafica. Ma c";è anche un altro aspetto che caratterizza il nostro rapporto con i lettori: chi si abbona diviene membro di una singolare famiglia: la Famiglia antoniana. Una realtà che ha come punto di riferimento i frati della Basilica del Santo di Padova, ai quali ogni vecchio e nuovo amico può rivolgersi per chiedere una preghiera, un consiglio su problemi morali, una consulenza su temi o settori (come quello della previdenza) che trovano sempre spazio nella rivista.
Globalizziamo la solidarietà . Il mondo, sotto l";incalzare dei processi di mondializzazione e in virtù dello sviluppo dei mass media, non ha più spazi inesplorati: fatti positivi o negativi, accaduti nel più piccolo Paese del pianeta, sono subito conosciuti dai popoli d";ogni continente. È uno degli aspetti positivi del processo di globalizzazione in atto che ci consente di vivere e trasmettere agli altri, figli di un";unica terra, i valori e i sentimenti legati alla nostra identità e alla nostra cultura. C";è, però, un nostro modo di vivere questo fenomeno: da Padova, attraverso il Messaggero di sant";Antonio, noi estendiamo i nostri ideali cristiani, il patrimonio della nostra cultura e identità , ma anche alcune iniziative a difesa dei diritti umani, a quanti sono in stato di bisogno. Diviene di anno in anno sempre più forte l";impegno per la promozione dei Paesi poveri del mondo, nel nome del Santo di Padova, con opere di carità e solidarietà non con aiuti «a pioggia», ma nello stile di progetti sociali con sicure garanzie di continuità . Tanti progetti sociali proposti dalla Caritas antoniana attraverso le edizioni del Messaggero di sant";Antonio, oggi sono realizzazioni efficienti; altri, come i progetti del 2002, in fase di realizzazione. È un risultato positivo che la rivista, oltre ad essere strumento d";informazione, promuova la «cultura della solidarietà » e sia punto di riferimento per quanti desiderano concorrere ogni anno alla realizzazione dei progetti proposti. Un";altra espressione di quest";apertura mondiale della rivista dei frati della Basilica del Santo è il «Premio Internazionale sant";Antonio», consegnato lo scorso 29 novembre a suor Nancy Pereira, indiana, divenuta «la banchiera dei poveri», e al giornalista Mino Damato per la sua attività di aiuto ai bambini della Romania, affetti da Aids.
Come vedete, insieme abbiamo raggiunto traguardi davvero ragguardevoli. Senza di voi non sarebbe stato possibile. Il nostro è un impegno che continua in redazione; il vostro come lettori, sostenitori, amici e consiglieri: insieme, sul solco e nello spirito del messaggio antoniano. Che il 2003 sia di buon auspicio a tutti!