Un Balsamo per Sicilia bedda

Cultura e tradizione tra le priorità dell'Associazione intitolata a Santa Rosalia.
12 Aprile 2006 | di

Il fondatore del Club Deliano e dell’Associazione Religiosa Santa Rosalia, Angelo Balsamo, è originario di Barrafranca, in provincia di Enna, ma è arrivato in Canada nel 1963. Si sposò due anni dopo con la deliana Lina Bancheri, divenendo da allora membro attivo della comunità deliana. Egli è proprietario di un importante laboratorio fotografico professionale: The Color Network Lab Inc., specializzato nello sviluppo e nella stampa di immagini di qualsiasi tipo, e impiega nella sua azienda oltre 120 operai. Oltre ad essere ben conosciuto negli ambienti italiani di Toronto in virtù del suo lavoro, Balsamo si è distinto in opere caritatevoli e umanitarie, ricevendo vari riconoscimenti onorifici ufficiali, tra i quali il titolo di Cavaliere e Commendatore al merito della Repubblica italiana, e il titolo di Cavaliere di san Gregorio Magno, la più alta onorificenza civile concessa dal Vaticano. Attualmente Angelo Balsamo si occupa prevalentemente della festa religiosa di Santa Rosalia, lasciando la responsabilità delle attività sociali del Club al nuovo presidente Angelo Barone, il quale collabora allo stesso tempo all’organizzazione della Festa di Santa Rosalia, che viene sempre celebrata la prima domenica di settembre. In tale occasione oltre 2 mila persone – ma il numero aumenta ogni anno – si riuniscono per festeggiare la loro protettrice nella chiesa di St. Clare of Assisi, a Woodbridge. Per alcuni anni, il parroco di Delia, don Giuseppe Riccabene, o il vescovo di Caltanisetta, monsignor Alfredo Maria Garsia, venivano appositamente dall’Italia per portare la reliquia di Santa Rosalia che è conservata a Delia. Da qualche anno, però, tramite l’intervento del nunzio apostolico in Canada, monsignor Paolo Romeo, una reliquia della santa è stata inviata dal vescovo di Palermo. La reliquia è conservata permanentemente nella Chiesa di Santa Chiara di Woodbridge, dove è esposta alla venerazione dei fedeli un’artistica statua di Santa Rosalia, ottenuta tramite il diretto intervento del parroco della parrocchia, padre John Lucio Borean.
Oltre alla festa di Santa Rosalia, che diventa ogni anno più popolare, il Cavalier Balsamo conserva stretti contatti con la regione d’origine. In passato ha già inviato un gruppo di bambini in una colonia estiva nella terra dei nonni, sovvenzionata completamente dalla Regione Sicilia. Varie volte ha anche ottenuto dei fondi per viaggi di ritorno di adulti nella terra nativa, e quest’anno spera di organizzare un viaggio a cui parteciperanno una quarantina di deliani. Il suo sogno più ambizioso è quello di vedere questi viaggi più frequenti, più numerosi, e soprattutto caratterizzati dalla partecipazione dei giovani, futuri continuatori delle tradizioni e della cultura siciliana in terra canadese.

Un'isola da sogno
La Sicilia «bedda» (cioè bella), la più grande delle isole italiane, oltre ad essere famosa per il sole perennemente splendente, per il mare limpido e per il clima mite, vanta anche paesaggi stupendi e soprattutto è ricca di storia e di capolavori d’arte che è riuscita a conservare attraverso i secoli, nonostante i terremoti e varie altre calamità naturali o belliche. Oltre ai resti di templi di antiche civiltà, agli immensi mosaici, di cui le pareti di varie chiese monumentali sono decorate, e ai numerosi musei d’arte e di cultura disseminati ovunque sul territorio siciliano, i turisti provenienti da ogni parte del mondo restano affascinati dalla cortesia istintiva verso lo straniero, dal senso innato dell’ospitalità e dalla viva prontezza dell’intelligenza di cui sono dotati gli abitanti di questa regione. Tuttavia, mentre il territorio che costeggia il mare conta splendide spiagge, basse e sabbiose, e pianure ricche di vigneti e agrumeti, l’interno dell’isola è prevalentemente montuoso e spesso si presenta brullo e desolato, quindi poco adatto all’agricoltura. È per questo motivo che nonostante la bellezza del paesaggio e la mitezza del clima, molti sono i siciliani che in tutte le epoche, ma soprattutto dopo l’ultimo conflitto mondiale, decisero di abbandonare la loro terra e di cercare altrove un futuro più roseo per se stessi e per i loro figli. Moltissimi si trasferirono in Canada e formarono una nutrita rappresentanza sia a Montréal che a Toronto dove si sono messi in evidenza per la loro resistenza al sacrificio, per la loro intraprendenza negli affari, per il loro senso di solidarietà, e soprattutto per lo spirito di attaccamento ai valori e alle tradizioni della loro regione d’origine.

Il Delia Social & Cultural Club
Molte sono le associazioni sociali siciliane sorte in queste due metropoli canadesi, e una delle più fiorenti e meglio organizzate è senza dubbio il Delia Social and Cultural Club di Toronto. Delia è un grande paese che si trova su un altopiano centro meridionale della Sicilia, in provincia di Caltanissetta, non molto lontano da Agrigento. La comunità deliana di Toronto è formata da circa 5 mila persone che hanno riscosso un notevole successo nella loro nuova patria, e vivono agiatamente, grazie alla loro grande volontà di riuscire, impiegandosi in gran parte nei settori delle costruzioni e fondando piccole o grandi imprese edili e industriali.
Essendo una comunità molto numerosa e caratterizzata da un forte spirito di solidarietà e generosità, alcuni anni fa un gruppo di deliani, con a capo il ragioniere Angelo Balsamo, fondarono il Club Deliano per rinvigorire i legami d’amicizia tra le famiglie provenienti dal medesimo paese per organizzare riunioni e feste sociali e per assicurare ai pensionati e alle loro famiglie un luogo dove poter passare il tempo libero. Più di tutto, però, il Club Deliano è stato fondato per attirare i giovani e far loro conoscere il ricco patrimonio culturale e religioso del paese d’origine, affinché essi cooperassero a conservare le loro tradizioni e la loro cultura, per poi tramandarle anche ai loro figli. Nel 1999, poi, per dare maggiore importanza all’elemento religioso dei deliani, e ancora una volta, per diretta iniziativa di Angelo Balsamo, fu fondata l’Associazione Religiosa Santa Rosalia che si dedica in modo particolare al culto della Santa Patrona di Delia, e all’organizzazione della festa in suo onore.

La storia di Santa Rosalia
Santa Rosalia è una santa vissuta prima del 1624, anno in cui si credette di aver trovato il suo corpo in una spaziosa grotta del Monte Pellegrino, nei pressi di Palermo. Si racconta che durante quel tempo la peste bubbonica faceva strage in Sicilia e soprattutto a Palermo. Un giorno la santa apparve ad un cacciatore e a lui mostrò il luogo dove si trovavano i suoi resti mortali. Allo stesso tempo la santa, tramite il cacciatore, invitò il vescovo di Palermo e tutti i palermitani a fare penitenza per alcuni giorni, e a portare in processione, lungo le vie della città, il suo corpo trovato nella grotta, affinché la peste potesse scomparire dalla città. In seguito a questo avvenimento straordinario e miracoloso, i palermitani scelsero questa santa che essi affettuosamente chiamano la «santuzza» come loro patrona, e celebrano con grande solennità la sua festa il 4 settembre di ogni anno. Si dice che Santa Rosalia fosse nata e vissuta a Palermo, alla corte della regina Margherita, moglie del re Guglielmo, ma che da giovanetta si fosse ritirata sul monte Pellegrino per vivere da eremita e penitente in una spelonca dove fu sepolta dopo la sua morte. Attualmente il corpo di Santa Rosalia è conservato nella cattedrale di Palermo. E la spelonca dove fu trovato, è rimasta quasi intatta, trasformata in un santuario caratteristico, con innumerevoli ex-voto per grazie ricevute, ed è diventata un’oasi di preghiera che attira numerosi pellegrini da ogni parte della Sicilia e del mondo, soprattutto il giorno della festa della santa; moltissimi sono i palermitani che a piedi intraprendono la faticosa salita al Monte Pellegrino per andare a venerare la loro «santuzza» protettrice. Oltre che a Palermo, Santa Rosalia è venerata in varie altre città della Sicilia, e numerose sono le chiese a lei dedicate. Anche Delia, sin dal 1624, anno della sua fondazione, scelse Santa Rosalia per patrona del paese, dopo aver ottenuto una reliquia della santa dal vescovo di Palermo.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017