Per un futuro, anche semplice

12 Maggio 2001 | di
   

   

     È nata a Palermo nel gennaio del 1997, per offrire un minimo di autonomia ai disabili psichici con più di 18 anni. Oggi l' associazione «Futuro semplice» opera in un edificio appartenuto alla mafia. Una sfida nella sfida.   

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o dovuto abbandonare il mio lavoro. Ero insegnante, ma il giorno del compimento del diciottesimo anno di mia figlia disabile, ho capito che per lei era arrivato il maggior problema della sua vita: troppo grande per la scuola, inabile per il lavoro». È la testimonianza di Caterina M. di Segrate, in provincia di Milano. Una testimonianza che ben esprime il sentimento di quanti hanno un figlio disabile, che vedono crescere insieme alle difficoltà  e con un' incognita sofferta: «Cosa accadrà  quando noi non ci saremo più?».
A Palermo, l' associazione «Futuro semplice» vuole dare una risposta ad alcune di queste angoscianti preoccupazioni, creando opportunità  di lavoro e accoglienza per disabili mentali gravi e medio-gravi. L' associazione vive e opera in un edificio appartenuto alla mafia. Una sfida nella sfida.
«Abbiamo appena concluso un programma chiamato 'Spazio per tutti' - ci spiega la presidente, Fiorella Acanfora - e oggi siamo impegnati in una nuova sfida rivolta ai disabili gravi, 'Continuare insieme'. Per questi ragazzi abbiamo creato una casa laboratorio: al piano terra laboratori di pittura su stoffa, giardinaggio e attività  domestiche; al primo piano l' appartamento vero e proprio, dove i giovani disabili stanno imparando a vivere insieme, per divenire il più possibile autonomi».
Il simbolo di «Futuro semplice» è una tartaruga, un animale che, seppur lentamente, riesce a raggiungere tutte le mete che si prefigge.
                    

Per saperne di più

Associazione «Futuro semplice», tel. 091/348878, internet: www.futurosemplice.org


   
   
BOLOGNA: UN COMPUTER PER TUTTI      

A

   Bologna è nata la prima postazione telematica pubblica accessibile alle persone con disabilità  motorie. Presso il Centro documentazione Handicap      (Cdh) è possibile provare nuovi software e macchinari appositamente creati per agevolare l' uso delle tecnologie alle persone disabili. «È una postazione collegata sia alla rete interna del centro sia a internet - dice Nicola Rabbi           responsabile dell' area informazione del Cdh - . Gli utenti possono scrivere, consultare gli archivi e accedere a internet, verificando 'sul campo' l' adattabilità  del computer e di tutti gli accessori». Un tavolo adattabile in altezza, una serie di ausili che permettono agli utenti con disabilità  motorie di sentirsi a proprio agio, tastiere di differenti dimensioni per coloro che hanno subito incidenti o amputazioni agli arti superiori, fino a software evoluti che permettono di dettare con la voce senza l' uso del mouse   . Un regalo intelligente a Bologna e ai bolognesi, anche in memoria di un ragazzo disabile «patito per le tecnologie»: Ivan Bensi.Per saperne di più
tel. 051/6415005 internet:
www.accaparlante.it

 

   
   
GLI ADULTI DELLA FIBROSI CISTICA      

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ono cresciuti nonostante la malattia e grazie all' evoluzione e alle scoperte della farmacologia. Sono gli adulti della   fibrosi cistica  o mucoviscidosi, una malattia genetica che provoca l' ostruzione delle vie respiratorie, pancreatiche e biliari.
                       «Abbiamo voluto creare un gruppo che seguisse le molte problematiche dei malati adulti - afferma Luisa Casiraghi, del Gruppo italiano adulti fibrosi cistica - . Per esempio, le difficoltà  legate ai ricoveri: poiché la       mucoviscidosi è una malattia genetica che si manifesta fin dai primi giorni di vita, è stata sempre seguita dai pediatri e anche quando dobbiamo essere ricoverati in ospedale, veniamo inseriti nel reparto di pediatria, con le conseguenze immaginabili». Ma i problemi non finiscono qui. «Almeno ogni quattro mesi - prosegue Casiraghi - siamo costretti a ricoverarci per una quindicina di giorni. Come facciamo a lavorare come gli altri?». Una risposta difficile da dare, a meno che non ci si accontenti di quello che capita. Forse il telelavoro, in questo caso come non mai, potrebbe venire incontro alle singole necessità .
Per saperne di più
tel. 0522/520281       internet:
www.adulti  fibrosicistica.it

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017