Un giardino per ricordare

Inaugurato a Roma, nel maggio scorso, il «Giardino Italiani nel mondo». L’idea è nata da una lettera arrivata, sette anni fa, dagli Stati Uniti. Madrina dell’iniziativa, Francesca Alderisi.
12 Giugno 2013 | di

In risposta alle richieste pervenute da tanti italiani residenti all’estero, il 22 maggio scorso, in piazza Gentile da Fabriano a Roma, è stato inaugurato il «Giardino Italiani nel Mondo», come segnale di attenzione e riconoscenza verso quanti, in oltre un secolo di storia, hanno lasciato l’Italia. Madrina dell’iniziativa è stata Francesca Alderisi, per anni conduttrice del programma televisivo di Rai Internazionale «Sportello Italia». «Dopo una puntata di “Sportello Italia” andata in onda anni fa – ha dichiarato – in cui siamo stati portavoce e promotori del desiderio da parte di alcuni telespettatori di Rai Internazionale di avere un luogo dedicato ai nostri connazionali, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha accolto la richiesta di dedicare uno spazio della città agli italiani nel mondo, come gesto di attenzione e riconoscenza». L’idea è nata, sette anni fa, da una lettera inviata alla Alderisi da Aldo Marcozzi residente negli Stati Uniti (che nel maggio 2013 ha ricevuto in Campidoglio una medaglia dal sindaco Alemanno) e dalle segnalazioni di un gruppo di telespettatori. «In questo momento ricordiamo i tanti connazionali che sono partiti, ma anche i numerosi giovani italiani che stanno partendo oggi.

Stiamo assistendo a una nuova ondata di emigrazione. Questo vuole essere un giardino del ricordo – ha concluso la Alderisi dopo aver citato Mirko Tremaglia che tanto ha fatto per gli italiani nel mondo –, ma anche un luogo dove gettare i semi dei buoni propositi e delle iniziative future, perché bisogna capire che gli italiani nel mondo rappresentano, ora più che mai, una risorsa per l’Italia». «L’emigrazione – ha proseguito il vice presidente dell’Assemblea capitolina Giorgio Masino – è un’esperienza sociale che ha segnato il nostro passato e che è tornata a manifestarsi nei giovani che hanno deciso di lasciare l’Italia per cercare all’estero spazio e maggiori garanzie per la loro creatività, inventiva, capacità e imprenditorialità. Essi rappresentano, da un lato, un pezzo della nostra storia da ricordare sempre con affetto e, dall’altro, un potenziale socio-economico con il quale non dobbiamo mai “rompere i ponti”, così da crea­re le condizioni affinché essi possano far ritorno in qualsiasi momento». Alla cerimonia hanno partecipato i deputati della circoscrizione Estero, Renata Bueno (Usei-Maie), Ricardo Merlo (Maie), Mario Caruso (Scelta Civica per l’Italia), il direttore generale per gli Italiani all’Estero del Mae Cristina Ravaglia, il direttore di Rai Internazionale Daniele Renzoni, Giovanna Chiarilli e il segretario generale del CTIM – Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo – Roberto Menia.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017