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Un simbolo nel presepe

È il segno rosso che indica la lotta contro la violenza sulle donne, dipinto sulla guancia di un personaggio di un presepe di via San Gregorio Armeno, a Napoli.
| Redazione

A un mese dal Natale e in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), sulla guancia di una statuetta di un presepio di via San Gregorio Armeno, a Napoli, viene dipinto il segno rosso simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Un modo per ricordare i 107 femminicidi avvenuti in Italia nel 2023, tra cui quello recente di Giulia Cecchettin per mano del suo ex fidanzato (proprio a Giulia l'artigiano napoletano Genny Di Virgilio ha dedicato un intero presepe, segnando le gote di tutti i personaggi col simbolo rosso).

Per monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, intervenuto a Roma, lo scorso 24 novembre, al convegno «Un diritto negato» in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è urgente aiutarsi «a ricostruire legami rispettandosi a vicenda». Serve dunque, a detta di monsignor Paglia, «una profonda educazione ai sentimenti, alle emozioni e alla capacità di gestirle, assecondarle o frenarle» e bisogna riconoscere pari dignità alla donna.

Il presule ha evidenziato che oggi «la progressiva perdita del senso del trascendente» e «del riferimento a Dio» sta portando «alla fallace illusione del mondo virtuale», dove «tutto può - e deve - essere conquistato immediatamente», e che si sta verificando «l’eclissi del senso del limite», e «un mondo che non conosce limiti, “bordi”, confini, è pericoloso». «La nostra società nevrotica, accecata dalla furia del caos e del disordine, fa diventare incapaci di fermarsi» ha osservato monsignor Paglia, aggiungendo che «noi viviamo di amore, di voler bene e di essere voluti bene», ma che «di amore si muore quando si trasforma nel suo contrario».

Data di aggiornamento: 26 Novembre 2023