Un sogno si è avverato

A colloquio con l'attrice inglese che ha interpretato madre Teresa in una fiction televisiva. L'incontro con Giovanni PaoloII.
27 Novembre 2003 | di

Olivia Hussey, l'attrice inglese resa celebre dalla sua interpretazione di due film firmati dal regista Franco Zeffirelli, Romeo e Giulietta, e Gesù di Nazaret, di recente ha prestato il volto a madre Teresa nella fiction televisiva andata in onda con successo lo scorso ottobre. L'abbiamo intervistata in Vaticano, dove era appena stata ricevuta da Giovanni Paolo II.

Msa. Lei una volta disse che impersonare madre Teresa era un sogno che coltivava da anni. Perché?
Hussey
. Perché madre Teresa è stata una donna straordinaria, la più grande del secolo passato. Ho sempre avuto grande ammirazione per lei perché era una che non si fermava alle parole, ma metteva in pratica i suoi ideali. Lei amava tutti, e in ognuno vedeva il volto di Gesù. Nessuno di noi può essere come lei, possiamo però cercare di vivere i suoi ideali. Se lo facessimo, il mondo sarebbe migliore.

Come riesce un'attrice a rappresentare la sofferenza senza che appaia una banale finzione? Com'è riuscita a mettere anima e cuore nella sua recitazione?
A differenza di molte altre attrici, trascorro molto tempo nella preghiera e nella contemplazione. Da sempre. Mia madre era cattolica fervente e praticante. A casa, da piccola, avevo un altarino sul quale mia madre teneva sempre accesa una candela. Aveva un grande amore per Dio e riuscì a infonderlo anche in me. Ogni mattina, appena sveglia, prego Dio perché mi aiuti a dare il meglio di me stessa e offro con tutto il cuore la giornata a Dio, e poi inizio il mio lavoro.
Questo mi fa sentire vicina a madre Teresa. Quando giravamo il film, pregavo costantemente, anche perché costretti a lavorare in condizioni molto difficili. Mi dicevo sempre: se le condizioni sono così difficili per noi, chissà  quanto lo erano per madre Teresa. Lei è riuscita a superare le difficoltà . Scelse di vivere nelle strade di Calcutta: io non ne ho mai visto al mondo di così sconvolgenti. Ebbene lei, avendo a disposizione solo cinque rupie è riuscita ad aiutare migliaia di poveri tra i più poveri.

Per esprimere meglio la figura di madre Teresa, lei si è documentata, ha cercato le persone che l'hanno conosciuta: adesso, che cosa è per lei madre Teresa?
Una luce di bontà , una fonte d'ispirazione. Ogni giorno cerco di vedere Dio nelle persone che incontro, anche se non sempre è facile. Non c'è donna del secolo passato che mi abbia colpito così tanto.

In India proliferano religioni e maestri spirituali di ogni tipo: quale segno, secondo lei, ha lasciato madre Teresa in una realtà  così complessa?
La trattavano tutti come la Madre dell'India. La amavano perché si dava da fare per loro. Una santa. Come lo è per noi, perché chiunque faccia quello che lei ha fatto è un santo. Come le suore che cercano di tradurre il messaggio di madre Teresa ogni giorno della loro vita.

Come ha vissuto i momenti della beatificazione di madre Teresa?
Mi sono sentita onorata di esserci. Quando hanno tolto il drappo che copriva il quadro con la sua immagine, ho cominciato a piangere.

Il giorno dopo la beatificazione ha incontrato il Papa: che impressioni ne ha tratto?
Giovanni Paolo II è un uomo veramente straordinario, che ha fatto cose straordinarie. Mi piace soprattutto il suo prodigarsi per i giovani. Penso abbia reso un grande servizio alla Chiesa e al mondo. Io prego per la sua salute e tengo in casa una sua immagine.


 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017