Un Villaggio per celebrare il taumaturgo

Migliaia di fedeli presenti ai festeggiamenti. Cordiale benvenuto al sindaco di Poggioreale, Leonardo Salvaggio, dal presidente dell'Associazione, Peter Maniscalco.
15 Marzo 2010 | di
Sydney
Il 40° Festival di Sant’Antonio ha confermato anche quest’anno la vitalità dell’Associazione Sant’Antonio di Padova a Sydney; santo protettore di Poggioreale. Fin dalla sua fondazione, l’Associazione ha realizzato, nel nome del grande Santo, iniziative di successo e importanti progetti. Sono stati migliaia i fedeli che hanno partecipato ai festeggiamenti religiosi nel salone da 1.800 posti del Five Dock Leisure Centre, e alla serata di gala alla Conca d’Oro del Navarra Group dove i poggiorealesi di Sydney hanno dato un caloroso benvenuto al sindaco di Poggioreale, Leonardo Salvaggio, giunto per partecipare all’importante evento. Presenti, quali ospiti d’onore, il console generale d’Italia, Benedetto Latteri; il parlamentare statale, Victor Dominello; il sindaco di Canada Bay City, Angelo Tsirekas, con il consigliere comunale Tony Fasanella; il sindaco di Ryde, Ivan Petch, con il vicesindaco Roy Maggio, e i sindaci di Burwood, John Sidoti, e di Hurstville, Vince Badalati.
Iniziata con la messa solenne, concelebrata dal vescovo monsignor Geoff Robinson, dai padri Alberico Iacovone e Julian Belich, della locale Parrocchia All Hallows, la cerimonia è poi proseguita con la processione con la statua del Santo lungo le vie del circondario, accompagnata dalla banda maltese, che ha richiamato moltissime persone ad accodarsi ai fedeli.
Il presidente dell’Associazione, Peter Maniscalco, aprendo la parte ricreativa, ha affermato che la presenza del sindaco Salvaggio è segno evidente degli stretti legami esistenti tra le comunità poggiorealesi residenti in Italia e a Sydney, e della loro comune devozione al Santo protettore, attecchita in Australia e rimasta sempre viva e operante. Il presidente, dopo aver precisato che tra gli scopi dell’Associazione, istituita dai poggiorealesi di Sydney, c’è l’impegno di occuparsi dei malati e degli anziani, ha ricordato i traguardi raggiunti in quarant’anni di attività e, soprattutto, il prestigioso progetto del Villaggio Sant’Antonio di Ryde, costato 8 milioni di dollari, a cui si è giunti dopo l’acquisto, nel 1978, della proprietà di 25 acri a Kemps Creek, cambiata nel 1987 con una Nursing Home da 27 letti, di fronte alla piscina di Ashfield, e venduta nel 1990 per acquistarne a Ryde una più ampia da 40 letti. La Nursing Home di Ryde è stata dedicata a Sant’Antonio di cui troneggia una statua giunta da Padova, e nel 2005 ha avuto la visita eccezionale delle reliquie del Santo protettore. L’attuale moderno edificio a due piani, con parcheggio e ampio salone comunitario, è stato inaugurato quattro anni fa, e dispone di 50 camere con servizi, dotato delle più avanzate attrezzature per rendere confortevole la vita degli ospiti. Il presidente ha annunciato che il suo Comitato sta ora lavorando all’ampliamento della Nursing Home dove potranno essere accolti altri 27 anziani iscritti nella lunga lista d’attesa, alimentata dai riconoscimenti governativi e dal buon nome del Villaggio nella nostra comunità, e tra gli australiani.
Leonardo Salvaggio, sindaco da due anni di Poggioreale dove da 27 anni svolge la professione di medico di famiglia, si è detto lieto di aver potuto accettare l’invito del presidente Maniscalco a partecipare al Festival di Sant’Antonio, che gli ha permesso di incontrare molti suoi concittadini che hanno lasciato Poggioreale dopo il sisma della Valle del Belice, nel 1968, completamente distrutta. Salvaggio ha annunciato un progetto di soggiorni in Italia per quanti non sono più tornati al paese e per i giovani, onde permettere loro di conoscere la cultura e le tradizioni della terra dei loro padri. «Si può affermare, ha precisato il sindaco, che il nostro paese è ora a cavallo di due mondi: con 1.700 abitanti a Poggioreale, e 4.500 connazionali d’origine poggiorealese a Sydney, comprendenti i 1.000 emigrati prima e dopo il sisma del ’68, e le seconde e terze generazioni: tutti meritevoli di ritornare per partecipare agli eventi importanti della vita poggiorealese e siciliana».
Il sindaco Salvaggio ha inoltre illustrato il grosso progetto del recupero monumentale e storico della vecchia Poggioreale, fondata dal marchese Morso nel 1642, su cui sta lavorando il suo Comune con l’appoggio dell’Unione europea, della Regione Sicilia e della Provincia di Trapani. «Si tratta di recuperare gran parte della cittadina, distrutta e abbandonata nel 1968, per farne un centro turistico d’eccellenza – ha affermato Salvaggio –. Poggioreale aveva un barocco povero ma era una delle poche città del tardo Medioevo con una piazza centrale ottagonale dove si intersecavano tutte le strade, che è l’unico segno di questa civiltà medioevale rimasto intatto nella valle del Belice e in tutta la Sicilia. Recuperare la vita di questa piazza, i monumenti e le sue dodici bellissime chiese, tra cui la chiesa Madre con la suggestiva torre campanaria, significa permettere ai posteri di conoscere quella civiltà, a chi vi è nato e vissuto di recuperare i ricordi più cari, e ai visitatori di conoscere la caratteristiche architettoniche e artistiche della vecchia Poggioreale».
Il sindaco Salvaggio ha poi donato ai suoi conterranei di Sydney una gigantografia della vecchia Poggioreale, raffigurante la piazza principale, punto d’incontro e centro delle attività quotidiane e serali del paese, e la maestosa facciata della chiesa Madre, culla della devozione al grande Santo che è stato vicino ai poggiorealesi nel dramma dell’emigrazione in Australia e, come parecchi hanno affermato, li ha fattivamente aiutati ad affrontare l’inserimento nella nuova patria, e a risorgere a una nuova vita.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017