Un’icona per il 13 giugno
La memoria della morte di sant";Antonio, avvenuta nel lontano 13 giugno 1231, si ripresenta ogni anno come l";occasione più opportuna per riflettere sulla continuità della missione che il Santo svolse, nella chiesa e nella società , come annunciatore del vangelo e promotore di carità a beneficio dei fratelli bisognosi. Quest";anno, in preparazione alle celebrazioni antoniane che si svolgono nella Basilica di Padova e nelle chiese in cui il Santo è particolarmente venerato, abbiamo proposto ai devoti del Santo sparsi in ogni continente "; e abbonati al Messaggero di sant";Antonio "; l";iniziativa dei «13 martedì con sant";Antonio». A tutti è stata inviata una lettera personale, con l";invito a compiere un singolare «itinerario spirituale» che comprendeva momenti di comunione, di dialogo e di riflessione su alcuni temi tratti dai Sermoni del Santo, oltre all";appuntamento ad incontri di preghiera comunitaria, attuati preferibilmente nei 13 martedì che precedevano la festa del Santo. Come frati abbiamo assicurato il nostro ricordo nelle sante messe celebrate in Basilica e l";affidamento all";intercessione di sant";Antonio di tutte le intenzioni che avremmo ricevuto.
L";ampiezza delle risposte pervenute ha superato ogni aspettativa. Ci ha colti di sorpresa, tanto da farci vivere una forte esperienza di relazioni umane e spirituali con i nostri associati, che noi consideriamo membri della Famiglia antoniana. Attraverso tutte le vie di comunicazione: dalla lettera al telefono, dal fax alla posta elettronica, ci sono pervenute decine di migliaia di intenzioni da parte di singole persone e di famiglie residenti in Italia e all";estero. La fiducia, con la quale i membri della Famiglia antoniana hanno risposto al nostro invito, è divenuta un ulteriore stimolo per la nostra missione caritativa e di evangelizzazione. La maggior parte delle intenzioni finora ricevute ci rivelano situazioni di sofferenza, di crisi personali e familiari; fanno appello alla nostra preghiera e all";intercessione di sant";Antonio. Abbiamo trovato significative tante lettere inviate da sacerdoti e religiose che affidano alle nostre preghiere situazioni di parrocchiani e di famiglie che stanno particolarmente loro a cuore.
Dagli appelli ricevuti, vengono alla luce richieste di sostegno morale per situazioni sociali anche gravi, come il bisogno di sicurezza per il proprio avvenire; le preoccupazioni dei genitori per i figli che non riescono ancora a trovare un lavoro e formarsi così la loro famiglia; si rispecchiano dolori e tristezze per incomprensioni e delusioni che hanno inciso negativamente nella vita o la disperazione per gravi malattie che hanno messo a dura prova la fede e la speranza dei propri cari. Sono tutte situazioni che motivano maggiormente la nostra «vicinanza spirituale» e la nostra preghiera affinché per tutti questi amici l";intercessione del nostro Santo possa far loro sperimentare i segni dell";amore di Dio nella loro vita.
Raramente, come in quest";occasione, abbiamo percepito quanto sia importante questo nostro ministero, che svolgiamo come confratelli di sant";Antonio: un servizio cioè di accoglienza, di ascolto, di partecipazione spirituale e umana alle molteplici situazioni di vita comunicate. Viviamo un altro momento di forte coinvolgimento quando, attraverso il Messaggero di sant";Antonio , proponiamo i progetti sociali attuati dalla Caritas antoniana. Se questa iniziativa evidenzia l";attualità di sant";Antonio promotore di solidarietà umana, gli appelli legati ai «13 martedì con sant";Antonio» lo caratterizzano come il Santo della famiglia, il patrono di quanti si trovano in situazioni di sofferenza, di prove spirituali e morali. A tutti gli amici che ci hanno coinvolto, abbiamo assicurato d";aver deposto le loro suppliche presso l";altare del Santo, inviando anche l";icona che pubblichiamo in questa pagina. Rimarrà come ricordo di questo singolare itinerario spirituale, segno di un particolare legame con sant";Antonio e con i suoi confratelli, ai quali hanno inviato i loro appelli.