Per un futuro, anche semplice
È nata a Palermo nel gennaio del 1997, per offrire un minimo di autonomia ai disabili psichici con più di 18 anni. Oggi l' associazione «Futuro semplice» opera in un edificio appartenuto alla mafia. Una sfida nella sfida. |
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A Palermo, l' associazione «Futuro semplice» vuole dare una risposta ad alcune di queste angoscianti preoccupazioni, creando opportunità di lavoro e accoglienza per disabili mentali gravi e medio-gravi. L' associazione vive e opera in un edificio appartenuto alla mafia. Una sfida nella sfida.
«Abbiamo appena concluso un programma chiamato 'Spazio per tutti' - ci spiega la presidente, Fiorella Acanfora - e oggi siamo impegnati in una nuova sfida rivolta ai disabili gravi, 'Continuare insieme'. Per questi ragazzi abbiamo creato una casa laboratorio: al piano terra laboratori di pittura su stoffa, giardinaggio e attività domestiche; al primo piano l' appartamento vero e proprio, dove i giovani disabili stanno imparando a vivere insieme, per divenire il più possibile autonomi».
Il simbolo di «Futuro semplice» è una tartaruga, un animale che, seppur lentamente, riesce a raggiungere tutte le mete che si prefigge.
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GLI ADULTI DELLA FIBROSI CISTICA
S ono cresciuti nonostante la malattia e grazie all' evoluzione e alle scoperte della farmacologia. Sono gli adulti della fibrosi cistica o mucoviscidosi, una malattia genetica che provoca l' ostruzione delle vie respiratorie, pancreatiche e biliari.«Abbiamo voluto creare un gruppo che seguisse le molte problematiche dei malati adulti - afferma Luisa Casiraghi, del Gruppo italiano adulti fibrosi cistica - . Per esempio, le difficoltà legate ai ricoveri: poiché la mucoviscidosi è una malattia genetica che si manifesta fin dai primi giorni di vita, è stata sempre seguita dai pediatri e anche quando dobbiamo essere ricoverati in ospedale, veniamo inseriti nel reparto di pediatria, con le conseguenze immaginabili». Ma i problemi non finiscono qui. «Almeno ogni quattro mesi - prosegue Casiraghi - siamo costretti a ricoverarci per una quindicina di giorni. Come facciamo a lavorare come gli altri?». Una risposta difficile da dare, a meno che non ci si accontenti di quello che capita. Forse il telelavoro, in questo caso come non mai, potrebbe venire incontro alle singole necessità .Per saperne di più tel. 0522/520281 internet: www.adulti fibrosicistica.it |