Allenarsi per la vita
È un movimento mondiale, sostenuto dalla «Fondazione Kennedy». Nel mondo è presente in 155 paesi e coinvolge un milione di «atleti speciali»: giovani con difficoltà mentali.
È Special Olympics, nato con l' obiettivo di aiutare i disabili mentali ad abilitarsi e integrarsi nella società civile, anche attraverso lo sport. «Le esperienze raccolte fino a oggi - spiega il professor Alessandro Palazzotti presidente di Special Olympics Italia - sono tantissime e gratificanti. Sono i ragazzi a essere testimonial di loro stessi e attraverso questo processo di miglioramento che passa per lo port, hanno conquistato anche la possibilità di lavorare, sia in strutture pubbliche sia private».
E non c' è solo Special Olympics a credere in questo nuovo modo di vivere. Un' importante azienda farmaceutica multinazionale, infatti, ha sostenuto il progetto Cometa. Si tratta di una favolosa imbarcazione che permetterà di avviare all' uso della vela i ragazzi con disagi mentali. «Questo sostegno - aggiunge Palazzotti - permetterà presto a moltissimi istruttori nei circoli di vela in giro per l' Italia di formare questi ragazzi a una disciplina considerata, fino a poco tempo fa, inadeguata per ragazzi con difficoltà mentali. Special Olympics non sostiene lo sport in quanto tale, ma vuole diventare veicolo per lanciare un messaggio sociale molto più ampio: se questi ragazzi sanno sciare, nuotare, andare a cavallo, se sanno andare a vela, possono essere una risorsa anche nella vita produttiva». Non per nulla il giuramento di Special Olympics recita proprio: «Che io possa vincere, ma se io non vincessi che possa tentare con tutte le mie forze». Nello sport e anche nella vita.
Per saperne di più: 06/52246485.
A
RARO È BELLO
Per saperne di più: Ospedale Burlo Garofolo di Trieste, tel. 040/3785111.
LA MUSICA A OCCHI CHIUSI
I l Centro internazionale del libro parlato , di Feltre, in provincia di Belluno, ancora una volta è riuscito ad affrontare e a risolvere una semplice necessità di persone non vedenti afflitte anche dall' impossibilità di gustare un brano musicale direttamente dallo spartito. Il Centro feltrino, diretto dal maestro Gualtiero Munerol , ora può, infatti, trascrivere in scrittura braille qualsiasi brano musicale. Non solo, quindi, quelli già pubblicati e venduti, ma anche composizioni di autori ciechi.Per saperne di più: libro.parlato@feltrino.bl.it |