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Affitti insostenibili per gli studenti fuorisede

Trovare una stanza in affitto per gli studenti è sempre più caro e «rischioso», in assenza di una politica che affronti il problema. Alcuni indirizzi per orientarsi.
| Giulia Cananzi Redattrice

Ogni anno il problema si ripropone: i costi degli affitti per studenti sono sempre più alti e le famiglie fanno sempre più fatica a mandare i figli all’università. Già in questi giorni d’estate, dopo l’ultima sessione di esami, i ragazzi cercano l’alloggio per il prossimo anno accademico, possibilmente prima di settembre, quando il mercato delle stanze in affitto diventa sempre più asfittico e caro.

Proprio in questi giorni il progetto StudMiHome, ideato dal programma di responsabilità sociale del Politecnico di Milano, ha scattato una foto della situazione di Milano, la città più cara d’Italia per gli studenti. L’80% abita in condivisione. Una stanza singola costa in media 650 euro e addirittura 500 a testa se condivisa. Stime per difetto secondo Immobiliare.it che nel 2024 ha registrato affitti a 700 euro a stanza singola. Il problema non riguarda solo i soldi, il 28% di studenti ha accusato contraccolpi psicologici dovuti alla difficoltà di trovare alloggio. Il 65% ha riscontrato alloggi di bassa qualità, il 25% non ha un contratto regolare, il 30% ha avuto a che fare con annunci ingannevoli. Le difficoltà si moltiplicano per gli studenti stranieri.

Caro affitti anche per il resto d’Italia, stavolta i numeri provengono dall’Udu, l’Unione degli universitari su dati Eurostudent. Il primo dato che colpisce è che gli studenti fuorisede stanno aumentando esponenzialmente. Erano il 28,7% nel 2011 e sono diventati il 48% nel 2021. La crisi degli affitti sta però rallentando questa crescita, perché studiare fuori sede costa molto, in media 5.160 euro l’anno solo per l’alloggio e le bollette, mentre quasi 23 milioni di italiani guadagnano circa 20 mila euro annui lordi.

D’altro canto le contromisure politiche non ci sono: i posti letto del diritto allo studio coprono solo il 5% dei fuori sede, contro il 30 % dei Paesi Bassi, ma anche il 20% di Paesi come Slovenia, Ungheria, Estonia. Insomma un diritto allo studio davvero compromesso nel nostro Paese.

Per aiutare gli studenti a trovare alloggio senza cadere in brutte sorprese Milano, la piazza più difficile, ha pensato a uno sportello di orientamento abitativo accessibile dal sito Studmihome, che oggi è in via sperimentale. Ma si è mosso anche il fronte sindacale, con una guida affitti studiata ad hoc per gli studenti, scaricabile dai siti degli enti coinvolti: Udu, Sunia e CGIL.

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Data di aggiornamento: 18 Luglio 2024