Charcot Marie Tooth
Non è una canzone dei Beatles, ma una frequente neuropatia di origine genetica. Colpisce una persona su 3 mila e ha importanti conseguenze sulle capacità motorie. I centri di diagnosi e cura in Italia.
C amminavo in modo goffo, con una deambulazione instabile. Con grande facilità mi causavo distorsioni e spesso cadevo. Il piede poi ha cominciato a diventare cavo e le dita si sono messe a martello. Ho provato ad acquistare dei plantari, sperando di alleviare anche un senso di fastidio misto a dolore quando mi infilavo la calza; sembrava quasi che mi fosse diminuita la sensibilità . | I l solo nome merita un titolo di giornale. È una malattia abbastanza diffusa (un caso su 3 mila), ma fondamentalmente non è conosciuta. È identificata anche come neuropatia ereditaria motoria e sensitiva ed è la più frequente tra le polineuropatie genetiche, coinvolgendo solo i nervi periferici e mai il cervello. «I sintomi attraverso i quali è possibile identificare questa patologia - spiega la dottoressa Paola Mandich, genetista medico presso il servizio di Genetica medica dell'azienda ospedaliera San Martino di Genova e del Dipartimento di biologia e |
oncologia genetica dell'Università di Genova - sono una debolezza muscolare, soprattutto delle gambe, una debolezza dei muscoli del polpaccio che si associa spesso a un piede cavo o piatto.
È importante che il paziente sia messo al corrente della propria situazione in quanto, essendo la Charcot-Marie-Tooth una malattia genetica ed ereditaria, è bene che sappia che esistono dei test genetici che permettono di identificare molto precisamente la malattia. È ormai possibile anche la diagnosi nei bambini molto piccoli e addirittura la diagnosi prenatale, in maniera da dare alla famiglia un'informazione il più completa possibile».
Nella gran parte dei pazienti la malattia esordisce nei primi venti anni di vita. I bambini con Charcot Marie Tooth, inizialmente, possono sembrare impacciati nei movimenti, e difficilmente sostengono u' attività sportiva o comunque sono evidenti le differenze con i coetanei nell'eseguire i movimenti. Questo può rappresentare un motivo di derisione da parte dei compagni e, quindi, non va sottovalutato l'aspetto psicologico.
Molti bambini tendono a camminare sulle punte, anche se vi sono molte altre cause che possono determinare questo tipo di camminata. Altri bambini ritardano la camminata e cadono spesso. La ricerca è abbastanza avanti in quanto ha permesso, con i test molecolari, di identificare il difetto genetico della maggior parte di queste forme e di recente si stanno sviluppando i sistemi per capire qual è il meccanismo della malattia e quindi effettuare una terapia specifica e non solo sintomatica in questi pazienti.
CENTRI SPECIALIZZATI IN ITALIA
Università di Genova Istituto di biologia e genetica, Servizio genetica medica, viale Benedetto XV, 6 16132 Genova, tel. 010/3538950. Ospedale San Raffaele Irccs |
Istituto nazionale neurologico «C. Besta» Divisione biochimica e genetica del sistema nervoso, via Celoria, 11 20133 Milano, tel. 02/2394257. Università degli studi di Padova |
Università degli studi di Verona Dipartimento scienze neurologiche e della visione, sezione neurologica clinica, Policlinico Borgo Roma, 37134 Verona, tel. 045/8074461. Ospedale «Casa Sollievo della Sofferenza», Irccs |