Ferdinando Aiuti: «Hanno salvato milioni di persone»
Msa. Professor Aiuti, cosa sono e come agiscono i vaccini? Aiuti. Le vaccinazioni sono procedure mediche iniziate nel 1796 quando il dottor Jenner, per la prima volta, inoculò il virus del vaiolo bovino a un bambino, ottenendone la protezione anche contro il vaiolo umano. Da allora la vaccinazione è ritenuta una procedura atta a creare immunità contro determinati agenti infettanti. Oggi esistono vaccinazioni contro malattie infettive virali (morbillo, rosolia, epatite) e contro malattie batteriche (tetano, difterite, tubercolosi) e, recentemente, sono state introdotte vaccinazioni sperimentali contro alcuni tipi di tumore.
Possono verificarsi effetti collaterali di una certa serietà in caso di vaccinazioni, sia obbligatorie che non obbligatorie? Alcuni vaccini possono avere effetti collaterali locali o generali, ma le reazioni avverse sono di gran lunga inferiori ai danni provocati dalla malattia. Nei casi di vaccini consigliati poi, le reazioni sono davvero modeste e le vaccinazioni obbligatorie sono comunque un fatto positivo, avendo come scopo la protezione della comunità , rispetto ai rari rischi di rigetto.
Esistono comunque terapie alternative alla vaccinazione per determinate forme allergiche? I vaccini contro le malattie allergiche sono utilizzati per desensibilizzare l'organismo contro vari allergeni, come pollini, muffe, acari della polvere, peli di animali. Certamente questi vaccini vanno usati soltanto nei casi di fallimento delle terapie mediche e non in prima istanza. Questo perché sono potenzialmente rischiosi, anche se si tratta di eventi rari. In una prima fase sono preferibili i farmaci antistaminici, i broncodilatatori, i cortisosnici e recentemente nuove sostanze in grado di bloccare la produzione di leucotrieni.
Consiglierebbe a tutti la vaccinazione contro l'epatite A e B? Contro l'epatite A consiglio la vaccinazione a bambini, adolescenti e adulti, in quanto questa infezione in Italia è in aumento progressivo. La consiglio, inoltre, alle persone che devono recarsi in paesi in cui l'epatite alimentare di tipo A è diffusa (Africa, Medio ed Estremo Oriente). Per l'epatite B consiglio la vaccinazione a coloro che hanno comportamenti sessuali a rischio di contrarre infezioni, ai tossicodipendenti e alle donne prima della gravidanza.
Oltre alle vaccinazioni d'obbligo, consiglierebbe di sottoporsi a vaccinazioni cosiddette «consigliate»? I vaccini non obbligatori per gli adulti sono particolarmente utili in alcune condizioni: quello per l'influenza, ad esempio, è bene lo facciano chi ha superato i 65 anni anche se sani, i sofferenti di bronchite cronica o con insufficienza cronica respiratoria, i cardiopatici, gli asmatici, i soggetti con insufficienza renale, i diabetici e i pazienti immunocompromessi. Agli anziani è anche utile un vaccino antipneumococco; ai bambini, in particolari condizioni di epidemia, può essere utile quello contro la meningite e, per aree a rischio, anche quello contro la tubercolosi.E naturalmente è consigliabile la vaccinazione specifica per tutti quelli che si mettano in viaggio verso paesi del Sud del mondo dove certe epidemie da noi scomparse sono ancora diffuse, come il colera o la febbre gialla. Purtroppo non esiste ancora un vaccino efficace per la malaria, anche se ci sono ricerche promettenti.
A proposito di ricerche promettenti: e il vaccino contro l'Aids? Sono ottimista e penso che si riuscirà a trovare un vaccino efficace, ma non molto presto. Inoltre ci vorrà un approccio di combinazione di varie proteine virali per avere effetti protettivi adeguati.
Vaccini a parte, esiste un modo per stimolare le naturali difese immunitarie del nostro organismo contro le infezioni più comuni? Anzitutto adottare una vita sana ed equilibrata, evitando errori alimentari in eccesso e in difetto, diete prive di proteine o carenti di vitamine e ferro. Non usare sostanze stimolanti non specificamente indicate, o ormoni che potrebbero avere influenza indiretta sulla proliferazione di cellule del sistema immunitario. Non utilizzare antibiotici inutilmente perché si potrebbero creare ceppi resistenti di batteri in grado di causare gravi infezioni. Inoltre oggi si tende ad usare sostanze naturali o di sintesi, come l'interferone, le citochine, e alcune proteine batteriche di membrana, oltre ovviamente ai vaccini specifici per le singole patologie. |