La vittoria che non ti aspetti
A volte per risolvere un problema basta solo ascoltare. Ma spesso limitarsi ad ascoltare, specie all’inizio, non è semplice. E così quando la signorina Nallamayan Logamani, direttrice di Wed Trust – un’associazione per l’emancipazione e lo sviluppo della donna a Chellampatti (distretto di Madurai, Tamil Nadu) in India – propone a Caritas Antoniana «un progetto olistico in favore dei bambini in difficoltà», che ha come perno un integratore alimentare, beh! è difficile non farsi assalire dai dubbi. I casi elencati a sostegno della necessità del progetto parlano di bambini e adolescenti di famiglie povere, spesso vittime di violenza e costretti a lavorare, con salute precaria e bassissima capacità di apprendimento, figli di genitori assenti o dediti all’alcol: nessun integratore al mondo potrebbe fare il miracolo in una situazione così compromessa. Almeno a prima vista.
La signorina Logamani in realtà ha fatto ben altri calcoli. Dal 2002 al 2007 ha realizzato con l’aiuto di Caritas Antoniana, e quindi di voi lettori, cinque micro-progetti di formazione riservati ai bambini, tutti con ottimi risultati. Da questi lavori gli operatori di Wed Trust hanno capito che la maggior parte dei problemi di salute e di apprendimento dei piccoli è causata dalla malnutrizione, dovuta non solo alla penuria di cibo ma anche alla poca conoscenza delle regole basilari dell’alimentazione e dell’igiene personale. Ragazzini perennemente deboli e incapaci di studiare come potrebbero uscire dalla spirale dello sfruttamento e della violenza o prendere coscienza delle proprie potenzialità e dei propri diritti?
Bisogna invertire la storia, dare forza ai piccoli, renderli attori di sviluppo, donare loro i mezzi materiali e spirituali per fare quello che i grandi non sanno più fare: costruire il futuro. Bisogna farlo, però, senza sovvertire l’ordine sociale e la vita dei villaggi, con mano dolce e ferma.
Il primo passo è trovare un modo economico e facile di equilibrare la dieta e rafforzare il sistema immunitario dei bambini. Il Wed Trust individua un’alga azzurra, che prolifera nelle acque salate alcaline dei climi tropicali e subtropicali. Il nome scientifico è Arthrospira Platensis, ma è comunemente chiamata «spirulina» per la sua forma a spirale. È uno dei più completi integratori alimentari a basso costo. Non si tratta di una scoperta, ma di un ritorno all’antico: la spirulina era usata addirittura dagli aztechi e dai romani. Il Wed Trust, con l’aiuto di organizzazioni benefiche straniere, riesce a trovare il modo di produrla in loco e di trasformarla in dolci o bevande, fondando nel 2011 un’attività che a tutt’oggi dà lavoro a venti persone.
Gli ultimi saranno i primi Intorno alla spirulina si costruisce un sistema di formazione a misura di villaggio, fondato su quattro architravi: lezioni dopo scuola di educazione alimentare e di igiene, accesso ai prodotti contenenti spirulina, introduzione alla preghiera per aprire alla dimensione spirituale e ai diritti della persona, promozione di giochi e attività per aiutare l’autostima e valorizzare i talenti dei bambini. Wed Trust testa la formula in apposite giornate di sensibilizzazione e i risultati, riportati da un giornale locale, sono immediati: «Mostrami la lingua – dice Subeca, una ragazzina di circa 12 anni a un’altra piccola che le sta di fronte –: è bianca! Probabilmente sei anemica». Eswari dice invece alla sua amica Kala: «Sei sottopeso per la tua età». E poi passa ai consigli dietetici, basati sulla piramide alimentare dei cibi indiani. Consapevolezza e solidarietà, partendo dalle piccole cose.
È tutto pronto per passare a progetti su più ampia scala, raggiungendo i bambini poveri dei villaggi dell’interno. Nel febbraio 2013 in Caritas Antoniana arriva la famosa richiesta: «Vorremmo realizzare un progetto olistico in favore dei bambini in difficoltà, che ha alla base la spirulina». Il progetto durerà un anno, coinvolgerà dieci villaggi e quattrocento bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, per un costo di 5.500 euro. Caritas Antoniana accetta la sfida. Ma i genitori collaboreranno? I risultati non si fanno attendere, i bambini seguiti recuperano in pochi mesi la loro forma psicofisica, sono più attenti, più sereni, più propositivi, più bravi a scuola. Non solo, portano con amore e delicatezza all’interno delle famiglie tutto quello che imparano. Insegnano alle madri i rudimenti dell’alimentazione, abbattono pregiudizi, sanno tenersi puliti e curati, imparano a nutrirsi bene, ad apprezzarsi ed apprezzare gli altri. «Ora i genitori con figli difficili li mandano da noi» spiega Logamani nel suo resoconto. Frasi che sono echi di Vangelo: «Lasciate che i piccoli vengano a me»; «Gli ultimi saranno i primi».
Al progetto pilota segue un secondo, nel gennaio del 2014: altri dieci villaggi, altri quattrocento bambini, altri 5.600 euro. Con il resoconto finale arriva in Caritas Antoniana la storia di Sneka, 15 anni, a dirci che tutto è possibile. Il padre, operaio edile, è alcolizzato e spende i pochi guadagni in liquori. Urla e picchia la madre. Sneka si sente impotente e umiliata. La vita è un inferno. La bambina è denutrita e va malissimo a scuola, ma fortunatamente entra nel progetto. Scoppia in lacrime con un’insegnante e racconta la sua storia.
Aiutata dagli operatori comincia ogni sera a pregare per suo padre. «La preghiera è potente» le hanno spiegato. Il programma formativo e alimentare migliora gradualmente la concentrazione a scuola e l’autostima. Così un giorno Sneka si fa coraggio e comincia a esprimere al padre quanto lo ami e quanto l’alcol lo allontani da lei. L’uomo è profondamente colpito e smette di bere. In una gara di disegno organizzata da Wed Trust, Sneka illustra la sua storia e vince il primo premio. Nella lettera giunta in Caritas Antoniana c’è anche una foto: una ragazzina esile e bellissima, dallo sguardo un po’ triste, mostra il primo trofeo della sua vita.
Siete ancora convinti che gli integratori alimentari non possano fare miracoli?
I PROGETTI IN BREVE
- Tipo di progetto: formazione alimentare e accesso all’integratore spirulina- Dove: Chellampatti, Madurai, Tamil Nadu, India- Quando: 2013 e 2014- Durata: 1 anno per ciascun progetto- Beneficiari: 800 bambini e adolescenti malnutriti in 20 villaggi- Costo: euro 11.100