A piedi dietro Antonio, uomo evangelico
Ripercorrere a piedi l’ultimo viaggio terreno di sant’Antonio, facendo tappa nei tre principali santuari che ne perpetuano la memoria. È la proposta di pellegrinaggio che la Provincia patavina dei frati minori conventuali lancia in vista della festa del 13 giugno, per rinverdire la tradizione che da secoli vede i devoti del Santo percorrere i 25 chilometri tra Camposampiero e Padova per giungere fino alla tomba di Antonio. Saranno in molti, nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno, a incamminarsi per quell’antica via, aiutati dal silenzio della notte, dal ritmo del cammino fatto a piedi, dalla preghiera comunitaria di tanti amici pellegrini diretti alla stessa meta, non solo fisica ma spirituale. In proposito abbiamo interpellato l’animatore e promotore dell’iniziativa, padre Alberto Tortelli.
Msa. Quali sono le novità del «Cammino» di quest’anno?
Padre Tortelli. Intanto la scelta del tema che per il 2008 è «Antonio, uomo evangelico». Riecheggiando i centenari celebrati negli ultimi anni, cioè quello della conversione di san Francesco e quello della Regola francescana, abbiamo voluto sottolineare l’adesione di Antonio alla Parola. La Regola francescana, infatti, inizia proprio così: «La vita dei frati è vivere il santo Vangelo», che è anche il sottotitolo del «Cammino» 2008. L’itinerario spirituale antoniano è legato a questi temi dai forti richiami evangelici, come pure ai miracoli del Santo. Inizieremo l’esperienza del «Cammino» a Camposampiero, con un’adorazione eucaristica silenziosa e con la consegna a ciascuno di una frase del Vangelo, che guiderà il pellegrino durante il percorso notturno. Ogni partecipante, inoltre, porterà con sé alcuni grani di incenso e la cartolina «Caro sant’Antonio», da compilare durante l’adorazione con una particolare intenzione di preghiera: saranno queste invocazioni ad accompagnare il pellegrinaggio fino alla Tomba del Santo, ai piedi della quale le cartoline verranno solennemente deposte.
A chi è rivolta la proposta?
In particolare è diretta ai giovani, ma è aperta anche a tutti i devoti che sono in grado di affrontare il percorso a piedi. Il «Cammino di sant’Antonio» vede oramai un crescendo di affezionati, simpatizzanti e pellegrini che lo percorrono con spirito di fede, chiedendo intercessione e grazia al Santo per rinnovare la propria vita, risanandola da ciò che le impedisce di essere sempre più piena.
Come si svolgerà il pellegrinaggio?
Secondo uno schema consolidato negli ultimi anni, ripercorreremo il viaggio compiuto da sant’Antonio prima del suo transito al cielo. Si tratta di un percorso di 25 chilometri, da compiere di notte attraverso la campagna dell’alta padovana. Già dalle ore 21.00 del 31 maggio è possibile pervenire ai Santuari antoniani di Camposampiero per l’accoglienza nei chiostri. Poi si procede all’iscrizione, con la consegna delle credenziali e della Guida del pellegrino. Alle 22.00 ci raccoglieremo in preghiera con un tempo di adorazione eucaristica, che si concluderà alle 23.00 con la benedizione dei pellegrini da parte del guardiano della locale fraternità. Subito dopo partiremo, destinazione Padova. Si attraverserà il centro di Camposampiero, per poi inoltrarsi nelle stradine buie della campagna. Alcune soste meditative ritmeranno il percorso: l’eucaristia, la penitenza e il perdono, la preghiera. Alle ore 6.00 circa del mattino celebreremo all’Arcella il transito di sant’Antonio, presieduto da padre Giancarlo Zamengo, parroco e rettore del santuario dove morì il Santo. A seguire, la frugale colazione predisposta dalla parrocchia. Alle 8.30 ripartiremo per la Basilica, ripercorrendo l’antica via di accesso alla città, la stessa percorsa dalla salma di Antonio: porta Molino, le piazze – cuore della città –, via del Santo e quindi, finalmente, la Basilica. Alle ore 10.00 vivremo la Messa solenne presieduta dal rettore, padre Enzo Poiana, terminata la quale compiremo il tradizionale gesto del pellegrino, vale a dire l’omaggio alla Tomba del Santo. Infine, verrà apposto l’ultimo timbro sulla credenziale e consegnato l’attestato ufficiale che certifica l’avvenuto pellegrinaggio.
Avete coinvolto anche la società civile nell’organizzazione?
Sì, le amministrazioni comunali che abbiamo interpellato si sono dimostrate molto disponibili. Il «Cammino» ha anche ottenuto un suo riconoscimento ufficiale. In particolare, poi, i Comuni si sono impegnati a sistemare e valorizzare il tratto di percorso di loro competenza.
Inoltre garantiscono il servizio di sicurezza in collaborazione con la Protezione civile e con l’Arca del Santo, che in tal modo inaugura il giugno antoniano, cioè la serie di iniziative proposte congiuntamente con il Comune di Padova in preparazione della festa del 13 giugno.
Info. Come partecipare, cosa portare
Per il pellegrinaggio serve un equipaggiamento adeguato. Essenziale è portare scarpe adatte alle strade sterrate e agli argini che verranno percorsi; un cappellino e giacca impermeabile in caso di pioggia; una torcia elettrica. Non sono previsti punti di ristoro durante il cammino, e di conseguenza i pellegrini dovranno avere con sé pranzo al sacco e acqua. Si tenga presente che il pellegrinaggio in notturna, per quanto affascinante, risulta più faticoso di un pellegrinaggio che si svolge di giorno. Per chi ha lasciato la macchina a Camposampiero sarà comodo il ritorno in treno.
L’organizzazione è volutamente minima ed essenziale per non distogliere dal carattere spirituale della proposta. Le iscrizioni devono avvenire entro il 18 maggio 2008; in proposito si veda il sito ufficiale del «Cammino», www.ilcamminodisantantonio.it.
Per contatto telefonico è a disposizione lo 049 9315711, orario d’ufficio. Chiedere di padre Simone o padre Giuseppe.