Corea

Yun Dong Ju

Vento blu

Recensione di

Potrebbe essere solo poesia orientale: la natura, il paesaggio, la vita semplice dei villaggi. Eppure qualcosa non quadra, l’atmosfera è piuttosto cupa e allusiva. Questa è poesia «resistente» di un giovane poeta coreano, cattolico, morto in carcere nel 1945 durante l’occupazione giapponese del suo Paese. Poesie scritte nella sua lingua nazionale, e per ciò stesso già un atto sovversivo: «Spero di guardare il cielo fino al giorno della mia morte / senza provare la minima vergogna».