Nel 2024 ricorrono i 100 anni della Rapsodia in blu di George Gershwin. Presentata il 12 febbraio 1924 all’Aeolian Hall di New York, fu definita dal «New York Times» un brano di «irresistibile vitalità». Gershwin la pensò come uno specchio della realtà newyorkese e la sua capacità di trasportare il jazz (con l’iconico assolo di clarinetto) all’interno della musica classica ne ha fatto un capolavoro. Tante le incisioni celebri: noi riascoltiamo quella del 2010 con la «strana coppia» Chailly-Bollani e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, la più antica in Europa.
A trent’anni dal suo esordio, in occasione dell’uscita del suo ultimo album «Afterallogy», la cantante israeliana Achinoam Nini (in arte Noa) si racconta al «Messaggero di sant’Antonio».
«Qui ho incontrato grande disponibilità e poca discriminazione. Alle persone interessa se sei capace di fare bene quello che fai» dice l’affermato batterista Luca Santaniello, migrato dal Molise a New York.