A due anni dalla tempesta che ha spazzato via 14 milioni di alberi in Veneto, Friuli e Trentino, la tragedia di Vaia è prima di tutto quella del rapporto dell’uomo con il paesaggio che lo accoglie e che lui stesso ha contribuito a modellare.
Si può provare a mettere tra parentesi quel fastidio che proviamo per il meteo «avverso», contrastare quel grigiume che sembra pervaderci, offrendolo al Signore anziché diffondendolo su tutta la nostra giornata e tra chiunque incontriamo.