Dodici ritratti, dodici storie di «prossima felicità», futura, ma anche e forse con maggior pregnanza di «felicità prossima», possibile, sostanzialmente vicina e raggiungibile, a patto che…
Ecco, la differenza la fa quel «a patto che». Il sottotitolo ci indirizza quando associa a «felici» gli aggettivi «liberi» e «resistenti».