Rom

La scritta si nota da lontano, quando scendiamo lungo la Casilina. È posta in alto sull’edificio, ed è a lettere cubitali: «Figli di uno stesso Padre». Una frase, un annuncio che ti lascia con il fiato sospeso. È un pugno allo stomaco. Contro pregiudizi, paure e inevitabili chiusure.

06 Ottobre 2015 | di