Al via l'edizione 2024 del Festival francescano
Si è aperta ieri, giovedì 26 settembre, a Bologna, l’edizione 2024 del Festival francescano. Il tema scelto per quest’anno è «Attraverso ferite», prendendo spunto dagli 800 anni delle stimmate che, secondo la tradizione, san Francesco ricevette a La Verna nel settembre 1224.
«Quale significato dare alle ferite del corpo e soprattutto dell’anima? – si legge nel Manifesto scientifico del Festival –. La risposta sta nella domanda stessa, ovvero: l’attraversare un dolore richiede sempre fornire senso a quel dolore. Sia il dolore subito, che quello inferto, necessita di significato per non cadere nel baratro. Affinché le ferite si trasformino in feritoie, occorre guardarle, riconoscerle. […] (Solo allora) le ferite possono aprire alla civiltà – alla fraternità in termini francescani – mediante il prendersi cura. E mai come ora abbiamo bisogno di prenderci cura gli uni degli altri. […] Le stimmate che Francesco riceve a La Verna acquistano il significato di bolla di approvazione divina alla vita di una persona che, sull’esempio di Cristo, abbracciando il lebbroso e tutte le creature, le ha liberate dalla stigmatizzazione di cui erano oggetto».
Oltre 100 gli incontri, presentazioni di libri ed eventi che costellano l’edizione di quest’anno. Tra i numerosi ospiti ricordiamo: Massimo Recalcati, Stefania Andreoli, Roberto Mancini, Giovanni Salonia, Chiara Giaccardi, Mauro Magatti, fra Paolo Benanti, Pablo Trincia, Marta Cartabia, fra Francesco Patton, Davide Rondoni, Lorenzo Fazzini, Paolo Curtaz, don Luigi Verdi, Simone Cristicchi.
Il programma completo su www.festivalfrancescano.it.
Nella foto: padre Antonio Ramina, rettore della Basilica di sant’Antonio, e il poeta Davide Rondoni presentano al Festival francescano il volume Vivere il Cantico delle creature (Emp, 2024) firmato dallo stesso Rondoni con il monaco padre Guidalberto Bormolini.