Caro sant’Antonio...

24 Febbraio 2010 | di

«Ci si rivolge a te ogni volta che si perde qualcosa... io e Walter abbiamo perso l’amore di uno

per l’altra». È una delle migliaia di preghiere inviate per posta o portate a mano in Basilica durante i giorni dell’Ostensione del corpo del Santo.


La sofferenza


«Siamo ospiti al centro diurno… Facciamo fatica a venire da te, ma ti vogliamo vicino con il tuo spirito. Ti chiediamo la forza di sopportare ogni male, sia fisico che spirituale …la forza di accettare l’altro nella sua diversità. Ti chiediamo di ascoltare le preghiere dei nostri cari. Fa che tutte le operatrici del centro siano serene e… compassionevoli. Affinché tutti gli esseri siano sereni e felici».

I giovani de na’ volta


«Sono una lettrice da molti anni, una tua grande devota, sono una mamma-nonna molto triste. Una cara figlia è andata in cielo, lasciando tre bambine quaggiù, in questo mondo molto malato. Il papà è lontano e loro sono sole… non abbandonarci».

Una mamma sola


«In famiglia stiamo attraversando una “dura prova” (il cancro alla mammella di mia moglie/madre), che speriamo di vincere e superare con il tuo aiuto. Confidiamo in te, buon sant’Antonio … Tutto questo accade nel periodo della speciale Ostensione del tuo corpo …ti prego accendi la luce nella nostra famiglia…».

(Firma tutta la famiglia)



Il lavoro


«Purtroppo non posso venire a Padova, ma ti prego di ascoltare la mia preghiera. Sono la mamma di un ragazzo di 39 anni, che dopo 23 ha perso il lavoro e ha una relazione che non va per nulla bene per lui. Adesso è in stato di forte depressione. Noi lo aiutiamo ma siamo poveri pensionati. Ti prego di fargli tornare la salute e il lavoro».

Renata


«Accresci la mia fede. Proteggimi, dammi la salute: sono sola. Do lavoro, con la mia azienda a operai e loro famiglie, in ricordo di mio padre, continuando il suo lavoro. Aiutami come hai aiutato sempre anche lui e la mia mamma».

Giuliana



Solitudine


«Ti prego intercedi, se puoi, presso il Signore Gesù, che io possa trovare la serenità nel cuore… Ho 75 anni e non ho più famiglia, i miei cari sono tutti in Dio. Chiedi a Gesù di darmi la forza di continuare con serenità a portare la mia croce».

Ondina


«Ti chiedo di aiutarmi a trovare un lavoro e magari anche una persona che mi voglia bene in modo sincero. Sono tanto sola e triste…».

Cinzia



I legami in crisi


«Ci si rivolge a te ogni volta che si perde qualcosa. In questi ultimi anni ho perso – anzi abbiamo perso, io e Walter – l’amore di uno per l’altra. Aiutaci…».

Maria Cristina


«Ti raccomando mia figlia e la sua famiglia. Aiutali a ritrovare l’accordo e la pace… solo un miracolo può farlo? Allora tu solo puoi. Intercedi presso Dio, aiutali, ti prego, fallo per i bambini».

Francesca



La grazia di un figlio


«Io e mio marito ti chiediamo per tua intercessione la gioia di avere dei figli. Aiutaci a completare il nostro progetto di famiglia».

Claudio e Carla


«Proteggi la mia famiglia, affinché possiamo vivere in serenità, nella speranza che un giorno possa avvenire il miracolo di un figlio tanto desiderato».

Fabio



Offerte e affidamenti


«Caro sant’Antonio, nel 1981 ho avuto la grazia di vederti. Questa volta non posso, ma conto sulla tua preghiera! Ti offro il mio ministero pastorale».

Don Gianni


«Così vicino da poterti toccare, sentire, respirare. Eppure per le nostre difficoltà, non possiamo vederti. Solo con gli occhi del cuore. Affidata a te, da mia madre fin dalla tenera età, rinnovo questo affidamento, unendo il mio dolce sposo Giuseppe…».

Olga


«Come hai tenuto in braccio Gesù – come una mamma – tieni sempre in braccio le mie figlie, Sofia e Irene».

Non firmata


«Sono qui a implorarti di proteggere Matteo. Fa che in Afghanistan non gli succeda niente…».

La sua mamma



In ricerca


«Aiutami a eliminare i residui delle precedenti esperienze religiose non cristiane. Fa che sia determinato a seguire Gesù e amare i fratelli».

Non firmata


«Mi ricordo di te solo quando ho bisogno e di questo mi vergogno. Aiutami lo stesso, la preghiera non è il mio forte, aiuta i miei figli, i miei nipotini e portali sempre sulla retta via…».

Non firmata


«Aiutami a percorrere la via della verità e della luce che porta ad avvicinarmi al nostro Padre che è nei cieli. Fa che io possa essere sempre più in contatto con la mia anima».

Non firmata



Grazie!


«Grazie per tutto il bene che vuoi alla mia famiglia. Come quella volta che Riccardo, mio figlio, ebbe l’incidente in moto, e, per me, il Tau che portava al collo e la devozione che abbiamo per te, lo hanno salvato…».

Anacleto


«Ti voglio ringraziare per tutto il bene che continui a fare a noi che siamo ancora quaggiù, per la speranza, la pace e l’amore che infondi in noi. Ecco tu sei presente là dove si soffre…».

Rossella



L’amore più grande


«Nulla accade mai per caso. Qui ho ritrovato la fede, grazie a te, sant’Antonio. Ho quasi 22 anni, malata da tre di una malattia rara cronica e incurabile. Non ho mai pregato per la guarigione…, ho sempre chiesto la serenità..., ma soprattutto di vegliare sulla mia famiglia e su tutte le persone che porto nel cuore e che si rivolgono a me, affranti e in difficoltà. Io porto avanti la mia voglia di vivere, di lottare per me e per gli altri con tutto l’amore possibile».

Elisa



Oltre 8 mila le preghiere «Caro sant’Antonio» inviate dai lettori alla sede del «Messaggero» nei giorni dell’Ostensione del corpo del Santo. Un’apposita cartolina per far arrivare le proprie intenzioni era stata inserita nel numero di febbraio della rivista: il motivo principale era di consentire a tutti, anche a quelli che non potevano venire di persona, di partecipare alla messa in Basilica dedicata ai lettori, che si è tenuta sabato 20 febbraio alle ore 11.00, a conclusione della speciale Ostensione del corpo del Santo. Tutte le cartoline arrivate in tempo sono state portate in Basilica e ai piedi della reliquia. Tantissime – oltre 150 mila – sono state anche le preghiere poste vicino a sant’Antonio, in un contenitore di plexiglass, durante l’Ostensione. Preghiere toccanti che sono l’espressione della nostra grande famiglia. Vi proponiamo alcuni stralci, sia di quelle inviate via posta che di quelle portate a mano in Basilica. Un modo per condividere la grande spiritualità di quei giorni.




Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017