Fattore cibo
«Il cibo che scegli e il modo in cui lo consumi hanno ripercussioni sulla tua salute e su quella del nostro pianeta. Il che si riflette sul funzionamento dei sistemi agroalimentari. Dobbiamo costruire un futuro con sufficiente cibo nutriente e accessibile a tutti. Unisciti al cambiamento». Recita così il sito della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura) dedicato alla Giornata Mondiale dell'Alimentazione (16 ottobre).
«Oltre 3 miliardi di persone (circa il 40 per cento della popolazione mondiale) non possono permettersi un'alimentazione sana». Di contro, «Quasi 2 miliardi di persone sono sovrappeso od obese a causa di una alimentazione scorretta e di uno stile di vita sedentario» si legge ancora sul sito web. Un paradosso reso ancora più drammatico dal fatto che «Il 14 per cento degli alimenti prodotti nel mondo va perso a causa di raccolto, stoccaggio e trasporto inadeguati e il 17 per cento deperisce per mancato consumo».
Ad aggravare ulteriormente la situazione il Covid, che ha mostrato l’esigenza di un urgente cambio di rotta: «La pandemia ha reso ancora più difficile per gli agricoltori - già alle prese con eventi climatici variabili ed estremi - vendere i loro raccolti, mentre l'aumento della povertà sta spingendo un numero sempre crescente di cittadini a ricorrere alle banche alimentari, e milioni di persone richiedono aiuti alimentari di emergenza. Sono necessari sistemi agroalimentari sostenibili, in grado di nutrire 10 miliardi di persone entro il 2050».
Nella foto: piatti pronti da servire alla mensa comunale di Sibreh, nella Provincia di Aceh, in Indonesia, nella Giornata mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre).