Giovani e vocazioni: il coraggio di una scelta

Il Gruppo di ricerca vocazionale «San Damiano» accompagna i giovani aiutandoli a conoscere la vita religiosa francescana. Ce ne parla padre Alberto Tortelli.
25 Febbraio 2009 | di
Luogo di preghiera e di devozione, ma non solo. La Basilica è anche il contesto in cui è possibile vivere alcuni momenti significativi per la ricerca e l’approfondimento della propria vocazione. Padre Alberto Tortelli ci racconta la vita del Gruppo di ricerca vocazionale «San Damiano» che, all’interno della Basilica, offre questa opporunità.
Msa. Padre Alberto, quali sono gli obiettivi che si propone il «San Damiano»?
P. Tortelli. Il gruppo di ricerca vocazionale si prefigge di tracciare un percorso di conoscenza e di approfondimento della vita religiosa francescana. Ha l’obiettivo di accompagnare verso un discernimento a 360 gradi i giovani che chiedono di conoscere la nostra vita di frati.
Che attività propone?
Viene organizzato un week end al mese durante il quale si promuove la ricerca, lo studio e, soprattutto, la conoscenza diretta delle realtà francescane. In genere si svolge all’interno di una delle nostre comunità: di solito è quella di Brescia, sede del Postulato, il luogo cioè pensato per l’accoglienza di giovani che coltivano il desiderio della vita religiosa e che si prendono due anni di tempo per verificare la chiamata del Signore prima di entrare in noviziato. Il gruppo «San Damiano» si ritrova anche in altri luoghi che consentono di conoscere più da vicino sant’Antonio e le realtà a esso collegate: il Villaggio sant’Antonio, la comunità di recupero san Francesco di Monselice, i Santuari Antoniani di Camposampiero.
Chi anima il gruppo di ricerca vocazionale?
Il gruppo è guidato da padre Alessandro Brentari, che da oltre venticinque anni svolge con passione questo servizio per i ragazzi; ci sono, poi, padre Giancarlo Paris, il rettore, padre Enzo Poiana, che segue i postulanti prima del grande passo del noviziato, fra Alessandro Perissinotto, architetto, la cui vocazione è nata proprio all’interno del gruppo «San Damiano» e, infine, il sottoscritto.
Come si articolano gli incontri, tra preghiera, riflessione e confronti?
Il sabato pomeriggio viene dedicato alla preghiera, anche se non mancano momenti di fraternità con i postulanti, per conoscere più da vicino l’esperienza di un giovane ai primi passi all’interno di una famiglia francescana. La domenica mattina, dopo la preghiera, approfondiamo un tema inerente la vocazione che possa aiutare il discernimento, ovviamente con un taglio mirato, francescano e antoniano. Ampio spazio viene dato al dialogo personale e alla condivisione fraterna. Sempre molto bella è la testimonianza, e dunque il perché della propria scelta, che un postulante condivide in semplicità col gruppo. Interessanti sono anche le visite a luoghi in cui hanno vissuto i santi: questi luoghi hanno ancora oggi un grande fascino, perché, in un certo senso, ripropongono ai giovani di oggi esperienze di santità forte.
Quale momento vi ha toccato più di altri?
Molto bella è stata la visita al cardinale Carlo Maria Martini il quale, nonostante la salute cagionevole, si è reso disponibile ad accogliere il gruppo. Per noi ha scritto espressamente questa preghiera speciale: Gesù, nostra via, / fa’ che camminiamo / per i tuoi sentieri / per quelli che tu hai previsto / per noi. / Gesù nostra verità, / fa’ che ti possiamo conoscere / e avere la certezza della strada / che tu ci proponi. / Gesù nostra vita, / fa’ che troviamo in te la pienezza / di ciò che tu ci prepari / in questa vita e per l’eternità. Questa preghiera è proposta tutti i mesi ai giovani che incontriamo. Inoltre è pubblicata sul sito www.riparalamiacasa.it. I giovani del gruppo hanno incontrato il cardinal Martini lo scorso novembre: è stato un momento molto intenso, ci siamo sentiti accolti da un padre. Ci ha raccontato la sua esperienza con i giovani a Milano e ci ha confidato di aver molto a cuore le vocazioni, come testimoniano i grandi appuntamenti in Duomo da lui avviati, dove arrivavano migliaia di ragazzi. Lui stesso ha seguito, in prima persona, numerosi giovani nel loro cammino di discernimento. Ai ragazzi in ricerca ha sempre detto di mantenere un atteggiamento fiducioso, di compiere scelte di vita anche affrontando dei rischi. Insieme abbiamo pregato e poi gli abbiamo donato una statua di sant’Antonio, il libro dei Sermoni e la Sinossi di padre Angelico Poppi, nostro frate e docente, compagno di studio del cardinale. Ricordando sant’Antonio sembrava che il filo d’oro della Parola che chiama passasse attraverso i secoli per invitare tutti, anziani e giovani, a una vita sempre più piena e vera.        
 
info
Sei un giovane in ricerca? www.riparalamiacasa.it P. Alberto Tortelli fra.alberto@ davide.it tel. 049 8242811c/o Basilica del Santo.

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017