Sean Gallup/Getty Images

I cani radioattivi, custodi di Chernobyl

| Alberto Friso collaboratore

Anna Sovtus è una giovane veterinaria ucraina. E' il suo mestiere, ma la foto che la ritrae mostra la sua attività di volontaria, in un luogo non qualsiasi: Chernobyl. Anche il cucciolo che ha in mano non è un animale "qualsiasi". E' uno dei circa 900 cani randagi che vivono nella "zona di alienazione", creata dopo il disastro nucleare del 1986. I volontari veterinari ed esperti in rilevazione di radiazioni, provenienti da tutto il mondo e coordinati dall'organizzazione non profit Clean Futures Fund, nel corso dell'iniziativa "Dogs of Chernobyl" a metà agosto hanno catturato gli animali, studiato la loro esposizione alle radiazioni, hanno prestato loro cure e somministrato i più elementari vaccini nella clinica veterinaria mobile di appoggio, per poi rilasciarli nella "zona di alienazione". Alcuni cani sono stati inoltre dotati di speciali collari che consentono di monitorare la quantità di radiazioni cui sono esposti, in modo da poter mappare il livello di contaminazione della zona attorno all'ex centrale nucleare sovietica.

Data di aggiornamento: 27 Agosto 2017