Il martirio e la gloria

Molti riti affondano le loro radici in un passato secolare ed esprimono, con gesti drammatici e appassionati, la memoria collettiva della morte e della risurrezione di Cristo.
16 Marzo 2004 | di

Sono un centinaio le più importanti manifestazioni di fede e folklore che, fra la domenica delle Palme e quella di Pasqua, caratterizzano le tradizioni popolari della Settimana Santa in tutte le regioni italiane. Occasioni che, non di rado, coincidono con il rientro in Italia di numerosi nostri connazionali all";estero che amano trascorrere questi momenti nella terra d";origine.
A Nissoria, in Sicilia , nella mattina della domenica delle Palme due processioni partono, rispettivamente, dalla parrocchia di San Giuseppe e dalla casa di un bambino che per l";intera giornata impersonerà  Gesù. L";incontro avviene sul cosiddetto monticello del Calvario, dove il parroco bacia il piede al piccolo: quindi la processione si unifica per rientrare in chiesa. Lungo il percorso, un gruppo di bambini e di bambine mettono in scena la risurrezione di Lazzaro, mentre, all";uscita dalla Messa, il piccolo Gesù distribuisce biscotti, come segno comunitario di pace e d";amicizia.
In generale, la tradizione considera il Giovedì santo come il giorno dei poveri, fra i quali vengono scelti i personaggi della Lavanda dei piedi e dell";Ultima cena. Ma in diverse zone si svolge, già  in questo giorno, la processione dei «misteri» relativi alla Passione. 
Il Venerdì Santo è la giornata in cui si esprime la coralità  del popolo, che si riunisce lungo la strada della Passione di Cristo e ai piedi della Croce per vivere comunitariamente il momento del dolore più profondo e della più accesa speranza. È la Via Crucis, ovviamente, il cuore delle decine di sacre rappresentazioni, più o meno elaborate. A Sordevolo, in Piemonte , si svolge quella forse più scenografica, anche perché ha luogo ogni cinque anni, a motivo dell";enorme lavoro di preparazione che richiede. Anche in altre regioni settentrionali hanno luogo manifestazioni tradizionali, che, comunemente, assumono però forme meno appariscenti rispetto a quelle del Sud.
La Sicilia, in particolare, è ricchissima di riti. A Pietraperzia viene portato in corteo un alto palo, sormontato da una sfera che rappresenta il mondo, sulla quale è conficcato il crocifisso. A Naro , di buon mattino, un predicatore illustra le ultime sette parole di Cristo in croce; successivamente la processione si muove verso il Calvario, dove viene rappresentata l";intera Passione. Qui, come altrove, è caratteristica l";affannosa corsa che l";Addolorata fa per le vie del paese, alla ricerca del figlio Gesù, fino a quando non lo vede di lontano sulla croce.
Le più note processioni siciliane dei misteri sono quelle di Caltanissetta e di Trapani , cui prendono parte migliaia di persone. Una ventina di gruppi statuari, raffiguranti le diverse scene della Passione, vengono condotti lungo le strade cittadine fino a tarda notte. A precedere la sfilata ci sono suonatori di tromba e di tamburo, che ritmano i passi dei portatori e delle confraternite, vestite dei tradizionali abiti col cappuccio.
In Puglia le manifestazioni sono molteplici. A Bari si tiene la processione dei perdune : i membri della Congregazione del Carmine che portano in giro le statue di cartapesta dell";Addolorata e del Cristo morto. Spettacolare è l";evento di Taranto , dove sono centinaia i membri delle Confraternite che portano sulle spalle le statue (alcune delle quali risalgono al Settecento), o che accompagnano a piedi nudi la processione percuotendo il selciato con i bastoni. La processione dura per una giornata intera, fino all";alba del Sabato Santo.
In Campania, la tradizionale chiesa per l";adorazione del Cristo morto è Sant";Anna dei Lombardi, nel centro storico di Napoli. Qui le cinquecentesche statue in terracotta di Guido Mazzoni vengono adornate dalle pallide spighe del grano coltivato al buio, e da fiori combinati in un disegno a croce. Notevoli processioni si svolgono a Sorrento, dove il Cristo viene portato in processione, accompagnato dai fedeli che tengono in mano ceri e fiaccole, mentre l";Addolorata viene condotta a visitare i sepolcri allestiti nelle chiese cittadine; e a Procida, che vede all";alba la Congrega dei Bianchi portare a spalla i misteri e il Cristo morto.
Rappresentazioni in costume di grande suggestione si svolgono a Cesinali, con la conclusione su una collina alla periferia del paese sulla quale viene messa in scena la crocifissione; a Lauro, dove le tappe della Passione vengono raccontate in versi; e a Velia , nei pressi degli scenografici scavi dell";antica colonia greca di Elea.
In Abruzzo, a Vasto, Campobasso, Riccia e Campodipietra , si tengono processioni della Passione. Curiosa tradizione di questa regione, oggi ormai tramontata, era il divieto di compiere alcuni gesti: non spolverare la casa, per non far cadere la polvere su Cristo; non abbrustolire o tagliare il pane, per non riaprirne le piaghe; non apparecchiare la tavola o contare soldi, per non rinnovare il tradimento di Giuda.
Il Sabato Santo a Favara, in Sicilia , alcuni devoti continuano tuttora a fare visita alla statua della Madonna in chiesa per esprimerle idealmente il proprio cordoglio per la morte del figlio. Del resto Maria è concretamente vista dalla tradizione religiosa popolare come la madre colma di dolore, posta al centro del dramma sacro che ha quale protagonista Cristo. In questo giorno del silenzio e dell";attesa, si preparano dovunque le manifestazioni della Pasqua.
La domenica è il giorno della riappacificazione e della gioia. Per rappresentarla idealmente, in numerosi paesi si svolgono due processioni, guidate rispettivamente dalla statua di Maria e da quella del Risorto, che si incontrano e si abbracciano sulla piazza principale: in Sicilia , avvengono a Sciacca, Misilmeri, Modica e Caltagirone; in Sardegna , a Oliena e a Teulada; in Abruzzo, a Lanciano; in Umbria, a Cannara. Nell";isola, due originali tradizioni sono quelle di Adrano e di Prizzi , dove si tiene il ballo degli angeli e dei diavoli che esprimono il combattimento fra bene e male, con la sconfitta di quest";ultimo.
A Badolato, in Calabria, quando suona la campana che annuncia la risurrezione del Signore, viene sollevato il lenzuolo che copre l";altare maggiore e compare una statua di Gesù risorto. A Bormio, in Lombardia, la celebrazione dei «pasquali» vede, tra l";altro, la benedizione degli agnelli. Molto coreografico, a Firenze , lo scoppio del carro allestito dinanzi alla cattedrale, provocato da un razzo che percorre la piazza lungo una corda tesa a partire dall";altare maggiore: dal modo in cui avviene l";intera operazione vengono anche tratti degli auspici sull";abbondanza dei raccolti nell";annata.
Anche il periodo immediatamente successivo alla Pasqua vede in diversi luoghi delle significative tradizioni, in generale associate a località  e santuari dedicati alla Vergine. Dai battenti della Madonna dell";Arco (Sant";Anastasia, in Campania), ai talami della Madonna nera (Orsogna, in Abruzzo), alle ";nzegne della Madonna del Belvedere (Carovigno, in Puglia ), è tutto un susseguirsi di pellegrinaggi che, attraverso la devozione a Maria, rimandano alla centralità  dell";evento redentore di suo figlio Gesù.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017